Claudio Fazzone, senatore di Forza Italia e coordinatore del partito nel Lazio, è indagato per corruzione. Secondo la Procura di Latina avrebbe chiesto un favore a un dirigente regionale e in cambio si sarebbe interessato dell'occupazione della figlia. Per usare le intercettazioni che lo riguardano serve però l'autorizzazione del Senato. Continua a leggere
Il dolore e la rabbia della sorella di Giulia Cecchettin nelle storie condivise sul proprio profilo Instagram: "È stato il vostro bravo ragazzo. Per te bruceremo tutto". Continua a leggere
Giulia Cecchettin è la 105esima vittima di femminicidio nel 2023. Già quando si sperava che fosse ancora viva, troppi commenti, pur in buona fede, finivano per colpevolizzare il suo comportamento: ma in una società sbagliata, dal patriarcato strutturale, ogni scelta femminile è un rischio. Continua a leggere
La storia tra Diana Spencer e Dodi Al-Fayed è nota ai più, ma non tutti sanno che il figlio del proprietario di Harrods doveva sposarsi prima di conoscere la principessa. La storia della donna abbandonata che lo ha citato in causa per essere stata lasciata. Continua a leggere
Le avrebbe palpeggiato il fondoschiena. Poi, una volta scesa dal bus, l'avrebbe seguita fino a casa: a processo per violenza sessuale un ultrasettantenne. Continua a leggere
L'Antitrust ha deciso di avviare un'indagine sulla Hot Chip Challenge, la patatina super piccante a forma di bara utilizzata per una sfida su TikTok. Continua a leggere
La vicinanza del sindaco di Venezia e del governatore del Veneto alla famiglia di Giulia Cecchettin
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha così scritto sui suoi canali social: «L’epilogo peggiore a una vicenda che ha tenuto l’Italia intera col fiato sospeso per una settimana. Mi stringo al papà e ai familiari di Giulia, ai suoi amici e a coloro che le erano vicini. Un segnale di vicinanza anche alla famiglia di Filippo Turetta che in queste ore deve affrontare una tragica realtà. E una preghiera per giulia, con tutto il cuore».
È DI GIULIA CECCHETTIN IL CADAVERE RECUPERATO NEL LAGO DI BARCIS
L’epilogo peggiore a una vicenda che ha tenuto l’Italia intera col fiato sospeso per una settimana. Il corpo recuperato nel lago di Barcis stamattina è quello di Giulia Cecchettin. pic.twitter.com/CQLmeSn8DF
Gli ha fatto eco il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: «Una notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. È stato trovato il corpo di Giulia Cecchettin, giovane veneziana scomparsa pochi giorni fa. Tutta la Città si unisce al dolore della famiglia, degli amici, dei suoi cari e di tutti coloro che le hanno voluto bene».
Una notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. È stato trovato il corpo di #GiuliaCecchettin, giovane veneziana scomparsa pochi giorni fa.
Tutta la Città si unisce al dolore della famiglia, degli amici, dei suoi cari e di tutti coloro che le hanno voluto bene. pic.twitter.com/vJohcE0s0W
Così il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana: «Apprendo con sgomento la notizia della tragica fine di Giulia Cecchettin. Mi stringo al dolore dei genitori, della famiglia e dei suoi cari ai quali rivolgo le espressioni di profondo cordoglio e della più sentita vicinanza. Il mio pensiero commosso va a questa ragazza strappata alla vita nel fiore degli anni».
Apprendo con sgomento la notizia della tragica fine di Giulia Cecchettin. Mi stringo al dolore dei genitori e dei suoi cari ai quali rivolgo profondo cordoglio e sentita vicinanza. Una preghiera per questa ragazza strappata alla vita nel fiore degli anni.
Alla notizia del ritrovamento del corpo di Giulia, i dirigenti di Forza Italia riuniti a Taormina per una convention del partito hanno interrotto i lavori per un minuto di silenzio. Mentre la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella ha annunciato la calendarizzazione al Senato dell’esame del disegno di legge per il rafforzamento e la velocizzazione delle misure preventive e cautelari già approvato all’unanimità dalla Camera. «Abbiamo anche aumentato i fondi per i centri anti-violenza ed è già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole che illustreremo nei prossimi giorni con i ministri della Cultura e dell’Istruzione. E continueremo a diffondere dovunque e senza sosta, con sempre maggiore intensità, il numero anti-violenza 1522, perché una richiesta di aiuto, o anche solo un consiglio di fronte a una percezione, può salvare la vita», ha aggiunto.
Aggredì agente in carcere, confermata condanna per Rosa Della Corte, la donna che era già stata in carcere per aver ucciso il fidanzato, in provincia di Napoli, nel 2003. Continua a leggere
Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni di cui si erano perse le tracce sabato 11 novembre, è stata trovata morta in un canalone tra il lago di Barcis e Piancavallo, in provincia di Pordenone. Proprio qui gli inquirenti avevano concentrato le ricerche negli ultimi giorni dopo che, giovedì mattina, era stato confermato il passaggio dell’auto dell’ex fidanzato Filippo Turetta, ancora disperso. Una svolta arrivata in maniera casuale grazie alla riaccensione della telecamera che registra il passaggio dei veicoli all’ingresso dell’area turistica di Piancavallo, rimasta off per quattro giorni per manutenzione.
L’indizio grazie al Targa-system di Piancavallo
Come riportato dal Gazzettino, il software aveva continuato a registrare i transiti, pur senza trasmetterli al sistema operativo. Alla riaccensione, dunque, è scattato l’alert con la targa dell’auto di Filippo. Trattandosi di una zona completamente periferica e per la quale il giovane aveva fatto una deviazione anomala rispetto al successivo rilevamento, alla diga del Vajont, gli investigatori hanno iniziato a scandagliare i 12 km di strada che separano Piancavallo dal lago di Barcis. Sabato 18 novembre, intorno a mezzogiorno, il tragico rinvenimento. La zona è stata interdetta al traffico per consentire alle autorità di svolgere i rilievi del caso. Il medico legale Antonello Cirnelli ha già eseguito una prima ispezione esterna del cadavere confermandone l’identità.
L’auto di Filippo Turetta registrata mercoledì in Austria
Intanto continuano le ricerche del ragazzo, su cui pende un mandato di arresto europeo. Un provvedimento firmato dalla magistratura veneziana dopo la conferma del passaggio della sua auto in Austria. La vettura, mercoledì, è stata infatti registrata dal Targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. Inizialmente si pensava potesse essere tra quelle parcheggiate nei pressi del parcheggio del lago di Barcis, ma l’ipotesi è stata successivamente smentita. Il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi, al Tg1, l’ha invitato a costituirsi: «La ricostruzione che potrebbe fare il ragazzo sarebbe molto importante, anche per lui. L’invito che gli rivolgo è quello di non continuare in questa fuga verso l’Austria, si costituisca».
Fedez si è allontanato quando è intervenuto l'assessore alla sicurezza di Regione Lombardia, che non è fra i promotori dell'evento. E quindi La Russa ha detto che "è un piccolo uomo". Continua a leggere
Aveva provato a gettare le ceneri del padre gettando l'urna in un cassonetto. Interrogata dalla polizia avrebbe detto che si è trattato di un errore: "Non sapevo che le ceneri di papà fossero lì". Continua a leggere
Continua l'infinito tira e molla tra Oriana Marzoli e Daniele Dal Moro. Dopo la rottura annunciata dall'ex gieffino una manciata di giorni fa, la trentunenne fa sapere: "Siamo tornati insieme". Continua a leggere
Potrebbero essere passati sotto traccia, oscurati dalla prossima COP28di Dubai, ma il 13 novembre si sono aperti a Nairobi, in Kenya i negoziati per un trattato globale contro l’inquinamento da plastica. Il summit, a cui partecipano 170 Paesi e la cui fine è prevista domenica, è il terzo di cinque sessioni nell’ambito di un processo avviato lo scorso anno dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), che punta a concludere i negoziati il prossimo anno. ll futuro trattato potrebbe essere così adottato entro la metà del 2025. Il passaggio keniano è però già cruciale perché in questi giorni si discute per la prima volta davanti a una bozza di testo pubblicata a settembre.
Le richieste degli ambientalisti: ridurre entro il 2040 il 75 per cento della produzione di plastica
L’appuntamento non si tiene a caso in Kenya, Paese che guida da tempo la lotta all’inquinamento da plastica e che dal 2017 ha messo al bando la produzione, la vendita e l’utilizzo delle buste monouso. Il tema sembra stare parecchio a cuore al Sud del mondo anche a giudicare dalle manifestazioni che si sono svolte a Nairobi. I gruppi ambientalisti come Greenpeace chiedono una riduzione entro il 2040 di almeno il 75 per cento della produzione di polimeri plastici che derivano da combustibili fossili, per mantenere l’aumento della temperatura globale entro un grado e mezzo rispetto ai livelli pre industriali. Il presidente keniano William Ruto all’apertura dei lavori è parso fiducioso e ha definito l’appuntamento la prima tessera di un domino che porterà alla fine dell’inquinamento da plastica.
Limiti globali vincolanti alla produzione o autonomia decisionale degli Stati: le divergenze sulla bozza del negoziato
La posta in gioco a Nairobi è molto alta. Trovare una quadra sarà un’impresa tutt’altro che facile viste le posizioni contrastanti soprattutto per quanto riguarda i freni alla produzione. La “bozza zero” sul tavolo dei negoziati definisce infatti tre opzioni per agire nell’ottica di ridurre la plastica vergine. La prima prevede un obiettivo concordato a livello globale. La seconda obiettivi globali di riduzione con restrizioni a livello nazionale, e la terza restrizioni decise da ogni Stato. Da una parte ci sono circa 60 nazioni dette “ad alta ambizione” che chiedono regole globali vincolanti per ridurre l’uso e la produzione di plastica. Questa posizione è sostenuta dai gruppi ambientalisti e appoggiata da Paesi come Kenya, Rwanda, Norvegia e Canada, ma anche dagli Stati membri dell’Unione europea. Che dal canto loro non brillano: nel 2021, ogni cittadino residente in Ue, ha generato in media quasi 36 kg di rifiuti in plastica. Di questi, solo meno della metà (14,2 kg) sono stati riciclati. Dall’altro lato invece c’è chi vorrebbe puntare maggiormente sul riciclo, l’innovazione, una migliore gestione dei rifiuti e determinare autonomamente i propri obiettivi. È il caso di potenze esportatrici di prodotti petrolchimici come Cina – responsabile nel 2021 del 32 per cento della produzione globale di materie plastiche – India e Arabia Saudita. Riad in particolare guida una coalizione che comprende anche Iran, Cuba e Bahrein, e che spingerà affinché il trattato si concentri sui rifiuti piuttosto che sui limiti alla produzione. Gli Stati Uniti – secondi inquinatori da plastica monouso al mondo con 17,2 milioni di tonnellate prodotte – che inizialmente volevano un trattato modellato sulla volontà dei singoli Paesi, hanno rivisto la propria posizione negli ultimi mesi tendendo ora verso piani nazionali basati però su obiettivi concordati. Si discuterà inoltre se il trattato debba anche stabilire standard di trasparenza per l’uso chimico nella produzione di plastica. Gli attivisti presenti a Nairobi sperano che le discussioni si concentrino sulla sostanza, cioè sulla riduzione della produzione di plastica, evitando lunghi e fumosi dibattiti su questioni procedurali, le stesse che hanno creato tensioni durante l’ultimo summit di Parigi lo scorso giugno. In quell’occasione l’Arabia Saudita aveva proposto che i colloqui procedessero solo con il consenso di tutti i Paesi e non a maggioranza. Il timore ora è che si raggiunga un compromesso al ribasso. Un trattato forte, con decisioni vincolanti a livello globale, porterebbe in futuro una diminuzione dell’uso di combustibili fossili.
Oggi si producono 430 milioni di tonnellate di plastica, numero che potrebbe triplicare entro il 2060
Una cosa è certa: la priorità è mettere freno al più presto alla produzione di plastica. Questa è più che raddoppiata dall’inizio del secolo, raggiungendo i 430 milioni di tonnellate all’anno, un numero che potrebbe triplicare entro il 2060 se non si interviene. Ogni anno almeno 14 milioni di tonnellate finiscono negli oceani, mentre un numero ancora maggiore si accumula nelle discariche. Ancora solo il 9 per cento della plastica prodotta in tutto il mondo viene riciclata. Inoltre, secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), la plastica contribuisce al riscaldamento globale: nel 2019 la sua produzione è stata responsabile del 3,4 per cento di tutte le emissioni e puntare solo sul riciclo non bastare. L’organizzazione rileva infatti che le attuali infrastrutture per la raccolta e il riciclaggio della plastica sono del tutto insufficienti e che sono necessari più di 1.000 miliardi di dollari di investimenti solo nei Paesi non OCSE per evitare che la plastica si disperda nell’ambiente. Tuttavia, anche se a Nairobi finisse con un nulla di fatto, i negoziati proseguiranno il prossimo aprile in Canada per poi concludersi in Corea del Sud alla fine del 2024. E lì, volendo essere ottimisti, potrebbero essere spinti dagli esiti, tuttora incerti, della COP in partenza il 30 novembre. In ogni caso, sostengono i più ambiziosi, il modello dovrebbe essere il Protocollo di Montreal del 1987 per la protezione dello strato di ozono nell’atmosfera, che aveva tempistiche rigide e veloci, più che l’Accordo di Parigi sul clima del 2015, basato su patti nazionali volontari e obiettivi raramente raggiunti.
È morta a Pesaro Domenica Ercolani, la donna più longeva d’Italia. Aveva 113 anni, era nata ad Urbino ed era nota per non aver mai preso medicinali e per non aver mai dovuto affrontare malattie invalidanti. Moglie di un capostazione, che non si è mai mosso dalla provincia di Pesaro Urbino, ha sempre fatto la casalinga ed è stata assistita fino all’ultimo dalla figlia di 87 anni Alessandra Rupalti.
«Ad esser buoni si vive meglio»
«Un fisico eccezionale», l’aveva definita il suo medico. Ultima di cinque figli, aveva avuto due figli. La sua vita si svolgeva tra le mura di casa con sveglia alle 7, colazione abbondante, e poi Teleradio Padre Pio per tutta la giornata. Non rifiutava mai un bicchiere di vino, unito a pasti leggeri. La sua porta era sempre aperta alle visite della gente e diceva che «ad esser buoni si vive meglio». Aveva superato indenne due pandemie, la Spagnola del 1918 e il Covid, e due guerre mondiali. Oltre che il lutto per la perdita del figlio, morto nel 1994 a 45 anni a causa di un tumore.
Il nuovo tentativo di lancio di Starship di oggi, sabato 18 novembre, è riuscito con successo, ma il razzo di SpaceX è andato distrutto durante il suo secondo volo pochi minuti dopo il decollo. Continua a leggere
Secondo quanto emerge da fonti inquirenti, il corpo senza vita di Giulia Cecchettin è stato trovato nel lago di Barcis a Pordenone. La svolta dalla telecamera che registra il passaggio dei veicoli all'ingresso dell'area turistica di Piancavallo e che ha ripreso la Fiat Punto nera di Filippo Turetta. Continua a leggere
Quante persone abbiano partecipato allo sciopero di venerdì 17 novembre è un argomento che sta dividendo ancora sindacati e governo. Come spesso accade dopo una manifestazione, gli organizzatori hanno esaltato i risultati raggiunti, mentre il governo Meloni li ha sminuiti. I numeri a disposizione danno delle indicazioni, anche se non sono completi. Continua a leggere
Durante l’evento in piazza Duomo a Milano per sensibilizzare sulla donazione di sangue, Fedez ha polemizzato sulla presenza degli esponenti della Regione Lombardia, gli assessori Romano La Russa e Elena Lucchini. In particolare, quando ha preso la parola La Russa il rapper ha lasciato la zona dove si stavano tenendo i discorsi istituzionali per andare a visitare l’unità mobile per la donazione di sangue e i vari stand delle associazioni.
Fedez ai giornalisti: «La Regione non era coinvolta nell’evento Avis»
Ai giornalisti che gli hanno chiesto se fosse casuale il suo allontanamento proprio quando aveva preso la parola l’assessore regionale, Fedez ha spiegato: «No non è un caso, perché questa cosa l’abbiamo organizzata con la Fondazione Fedez, con Avis e il Comune di Milano. Io il signor La Russa non l’ho mai visto coinvolto e nemmeno la signora Lucchini che ha detto che stava pensando di organizzare un evento». «Quindi la Regione si è imbucata?», gli hanno chiesto i giornalisti. «Fate voi», ha concluso.
DOMANI
Ti aspettiamo in piazza Duomo, Milano, per "Dona il sangue, salva la vita”, l'evento nato dalla collaborazione tra @fondazionefedez e #AVIS, @crocerossaitaliana, @fidasdonatorisangue e @fratresnazionale.
La replica dell’assessore La Russa: «Piccolo uomo»
Romano La Russa ha così replicato: «Io non l’ho neanche visto andare via, ma se è così confermo che è un piccolo uomo, molto piccolo. Il suo comportamento era scontato. Lui pensa di avere fatto un atto eroico, in realtà è stato un segno di maleducazione nei confronti dei presidenti e di tutte le associazioni». E ancora: «Lo ringrazio per l’opera di questa giornata, però non si è comportato bene. Lui ha scoperto solo oggi Avis perché ne ha avuto bisogno, c’è chi invece da sempre dedica la sua vita a questo. Non è un gesto d’amore verso i donatori».
Il cadavere di un uomo è stato trovato sugli scogli della spiaggia La Pelosa in provincia di Sassari: era senza testa e in avanzato stato di decomposizione. Si indaga. Continua a leggere
Aleix Espargarò impazzisce durante le prove Libere 2 del Gp Qatar di MotoGP. Il pilota spagnolo si incrocia con la moto di Morbidelli e gli dà uno schiaffo mentre sono in pista. Continua a leggere
Si recavano al ristorante, ordinavano e mangiavano. Poi si assentavano con una scusa e scappavano via per non pagare il conto. Coppia di coniugi denunciata a Latina. Continua a leggere
All’indomani della valutazione di Moody’s, che ha confermato il rating dell’Italia a Baa3 e alzato l’outlook da negativo a stabile, Confindustria ha lanciato l’allarme sulla crescita del nostro Paese. «Il Pil è rimasto fermo nel terzo trimestre e gli indicatori dicono che all’inizio del quarto l’attività nei servizi è in lieve calo, come nell’industria», si legge nella congiuntura flash. Anche se l’inflazione in Italia è tornata sotto il 2,0 per cento, i tassi sono infatti ai massimi e bloccano il canale del credito, frenando consumi e investimenti, mentre l’export aiuta poco. «Con le guerre in corso sale l’incertezza, ma non il costo dell’energia (finora), che è però ben più alto del pre-crisi energetica», continua il rapporto.
Il rallentamento dell’inflazione e i tassi Usa e Bce
L’analisi si è concentrata sull’inflazione italiana, «che si è ridotta a ottobre a +1,7 per cento annuo (da +5,3 per cento a settembre) grazie a un “effetto base” molto favorevole sui prezzi energetici, crollati al -19,7 per cento annuo (+26,8 per cento nello stesso mese del 2022 a causa del picco del gas)». I prezzi core di beni e servizi continuano a frenare, ma solo lentamente (+3,7 per cento), come quelli alimentari (+6,3 per cento), grazie alla parziale moderazione delle commodity. Sono valori non ancora pienamente in linea con la soglia del +2,0 per cento. Per quanto riguarda i tassi, a inizio novembre la Fed ha tenuto, per la seconda volta, fermo quello statunitense (a 5,50 per cento) e lo stesso ha fatto la Bce a fine ottobre (4,50 per cento): «Lo scenario base è che i tassi sono giunti ai massimi, come indicano i future che scontano i primi tagli nel 2024. Tuttavia, Powell ha sottolineato il rischio di nuovi rialzi se la crescita Usa non frena e l’inflazione resta alta. E Lagarde (ndr la presidente della Bce) ha ribadito che altri rialzi potrebbero esserci anche nell’Eurozona, in caso di nuovi shock che modifichino lo scenario».
Sergio Ramos si rifiuta di firmare un autografo sulla maglia del Real Madrid, la sua ex squadra, ma c'è un motivo. Il difensore è costretto a spiegare le ragioni di quel gesto: diversi calciatori sono infastiditi. Continua a leggere
La principessa del Galles ha aperto la maratona di beneficienza "Children in Need" con un discorso a sostegno dei bambini svantaggiati. La blusa scelta dalla futura regina ha un significato specifico. Continua a leggere
In fendenti hanno raggiunto il medico all'addome e alla gola: ad una settimana dall'aggressione, si trova ancora in condizioni critiche in terapia intensiva. Il 44enne, trasferito nel carcere di Latina. Continua a leggere
Nonostante una splendida qualifica, Carlos Sainz è deluso e arrabbiato. Lo spagnolo della Ferrari se l'è presa con la Formula 1, la FIA e pure con. Continua a leggere
Le tartarughe marine verdi sono classificate in pericolo di estinzione a causa di diversi fattori legati alle attività umane. Tra i più sconcertanti, il fatto che stanno nascendo quasi tutte femmine. Ecco perché. Continua a leggere
Papa Francesco ha parlato degli abusi sui minori, anche nella Chiesa, dicendo che non si può accettare "nessun silenzio o occultamento" e che chi commette questi reati "va perseguito". Continua a leggere