Liliana Segre alla sinagoga di Milano: «Mi sembra di aver vissuto invano»

«Se sono qui è perché la ritengo una serata importante. Non mi sento di parlare di questo argomento perché sennò mi sembra di avere vissuto invano». Sono le parole della senatrice a vita Liliana Segre, al suo arrivo alla serata organizzata dalla comunità ebraica di Milano, nella sinagoga di via della Guastalla.

«Immagini di una tristezza infinita»

La serata è stata organizzata per le vittime, a un mese dall’attacco di Hamas a Israele, e per chiedere la liberazione degli ostaggi. A chi ha domandato alla senatrice di commentare le immagini della guerra che si stanno vedendo in questi giorni, Segre, che è sopravvissuta alla deportazione ad Auschwitz, ha risposto che «sono di una tristezza infinita».

Stupro a Priverno, il racconto della vittima: «Sei ore nascosta tra le spine»

Le ha prima offerto un passaggio, e poi, non appena raggiunta una strada isolata, l’ha obbligata a seguirlo in uno stabile abbandonato e l’ha violentata. La vittima, 30 anni, è riuscita fortunatamente a scappare e, grazie all’aiuto di un passante, ha potuto ricevere le prime cure. È accaduto nella tarda serata del 1 novembre a Priverno, un piccolo centro in provincia di Latina. Dopo la denuncia della giovane donna, a finire in manette è stato un ragazzo di 22 anni, di origine magrebina. L’accusa nei suoi confronti è di violenza sessuale.

Il post sui social: «Sono rimasta nascosta, nuda e al freddo per ore»

In un post sui social, la donna ha avuto il coraggio di raccontare: «Avevo fretta e ho accettato il passaggio. Ma per questo è giusto aver subito tutto ciò?». E ancora: «Ho sopportato il freddo nuda sei ore in mezzo alle spine e agli alberi per non farmi trovare, perché mi ha cercata per ore. Quando non mi ha più cercata, e quando sentivo che il mio corpo non si muoveva più perché intorpidito dal freddo e dallo shock, pur di trovare un’uscita sicura dove poter chiedere aiuto, mi sono portata avanti al petto tutti gli alberi, i rami e le spine camminando al buio pesto. Sapete perché? Per tornare da mia figlia», si legge ancora nel lungo e drammatico messaggio anticipato dal Messaggero e da Repubblica.

Vede vincere il cavallo suo amico prima di morire per una rara malattia: “Ci ha insegnato a vivere”


Il fortissimo purosangue americano Cody's Wish domenica scorsa ha vinto per la seconda volta di fila la prestigiosa Breeders' Cup. All'ippodromo di Santa Anita era presente anche il 17enne Cody Dorman, che anni fa aveva dato il nome al cavallo, diventandone poi "il miglior amico". Il ragazzo ha visto vincere il campione, poi è morto poche ore dopo per una rara malattia.
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Roma, incidente Laurentina in cui è morta una 13enne: alla guida c’era l’amica della madre

La 34enne Betty Sorsile è, al momento, l’unica indagata per il reato di omicidio stradale per la morte della piccola Gaia Menga, deceduta nella notte tra sabato 4 e domenica 5 novembre a seguito di un incidente su via Laurentina, a Roma. Come riportato da Repubblica, la donna ha provato a negare fino all’ultimo affermando di non essere lei alla guida. Intanto, nella giornata di lunedì 6 settembre, è stata eseguita l’autopsia sulla tredicenne: atteso l’esito dell’esame che potrà appurare con certezza se indossasse o meno la cintura di sicurezza.

Le impronte digitali e le tracce ematiche

Al momento dell’incidente, la madre di Gaia, Giada Gerundo, l’amica e la stessa 13enne, erano di ritorno da una cena ad Anzio. L’ipotesi, riporta il quotidiano, è che Sorsile, abbia perso il controllo della Golf a ridosso della Rotonda di via Gutenberg, forse a causa dell’eccessiva velocità anche se non si escludono altre cause. Le prove che alla guida ci fosse la 34enne sono arrivate dalle impronte digitali trovate sul volante e dalle tracce ematiche rinvenute nella parte dell’abitacolo del guidatore dopo l’incidente. Le indagini sono condotte dalla polizia locale, coordinata dal pm Margherita Pinto.

Spuntano inquietanti sospetti sulla Ferrari di Leclerc nel GP Brasile: perché la SF-23 si è spenta


Spuntano nuovi elementi riguardo al problema occorso alla Ferrari di Charles Leclerc che lo ha costretto al ritiro nel giro di formazione prima della gara del GP del Brasile della Formula 1 2023. Restano però inquietanti sospetti sull'anomalia che ha fatto spegnere improvvisamente la SF-23 facendo finire il monegasco contro le barriere.
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