Rimpatriato prima della sentenza del tribunale: “Separato ingiustamente dal figlio piccolo”


Il 9 ottobre un ragazzo peruviano è stato fermato a Milano e portato al Centro per il rimpatrio di via Corelli. Il giovane viveva con la sorella, che ha la cittadinanza italiana. Nonostante la legge prevede che chi vive con un parente fino al secondo grado o coniuge con cittadinanza italiana non debba essere espulso, il 31enne è stato comunque rimpatriato. Lascia una compagna e un figlio.
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Il declino di X Factor tra scarso appeal televisivo e flop discografici

Måneskin, Marco Mengoni, Giusy Ferreri sono solo alcuni dagli artisti lanciati negli anni da X Factor che poi hanno venduto vagonate di dischi. Peccato che ormai da qualche stagione la versione italiana del talent show ideato da Simon Cowell sia diventato discograficamente poco interessante e abbia perso il suo appeal televisivo. Certo, gli ascolti sono sempre stati più contenuti rispetto a quelli di altri programmi simili in onda su reti che godono di un bacino di utenti più ampio rispetto a Sky Uno e Tv8 (dove ogni mercoledì vengono trasmesse le repliche in chiaro). La 17esima edizione condotta dall’ex vincitrice Francesca Michielin non ha ancora avuto, al suo secondo Live, il boom che forse qualcuno sperava, anche complice il ritorno tra i giudici di quella mina vagante di Morgan (che in passato non ha risparmiato critiche feroci alla trasmissione) al fianco di Fedez, Ambra Angiolini e Dargen D’Amico. La sera di giovedì 2 novembre il programma si è fermato a 534 mila spettatori con il 3,3 per cento di share (607 mila considerando repliche, on demand, Sky Uno +1) in sostanziale pareggio rispetto a sette giorni prima (3,1 per cento e 524 mila teste collegate che salgono a 630 mila se si conteggiano repliche, on demand e Sky Uno +1) e alla stessa puntata dell’edizione 2022.

Blanca 2 su Rai1 troneggia sopra i 4 milioni di telespettatori

A dominare nel giovedì sera televisivo è stata, senza grandi sorprese, Rai1 con Blanca 2 sopra i quattro milioni con il 22,6 per cento. Sotto di quasi un milione e 700 mila telespettatori Canale 5 col Grande fratello al 17,4 per cento. Seguono al 6,4 per cento Italia 1 con l’ultimo sedicesimo di finale di Coppa Italia Torino-Frosinone e Dritto e Rovescio di Rete 4. La7 e Piazzapulita hanno invece interessato 755 mila persone (5,3 per cento). Qualche testa in più, ma uno share al 4,5 per cento per Rai3 e Splendida cornice. Rai2 con Delitti in famiglia – Il caso Lorys Stival al 2,9 per cento è stato tallonato da Iris che con il film Arma letale 3 è stato da 524 mila spettatori (2,8 per cento). Sopra al 2 per cento anche Nove con la replica di Only Fun – Comico Show. Seguono Tv8 con Cucine da incubo (1,9 per cento), 20 con No Escape – Colpo di Stato (1,9 per cento), Rai4 con Seal Team (1,4 per cento), RaiPremium con Tale e quale Show in replica (1,2 per cento) e Real Time con Questa casa non è un albergo (1,2 per cento).

Dal 2016 il pubblico fugge costantemente da X Factor

Eppure, ci sono stati anni in cui, nonostante la messa in onda su Sky Uno, X Factor superava abbondantemente il milione di persone. La media dell’edizione 2014 per esempio aveva toccato il milione e 159 mila telespettatori pari al 4,56 per cento di share. Ancora meglio 12 mesi dopo: un milione 284 mila davanti alla tivù con una flessione però al 3,61 per cento. Nel 2016 il punto più alto toccato al milione e 332 mila (5,16 per cento). Da lì la caduta graduale con il minimo storico di 604 mila persone e il 2,58 per cento della 15esima edizione condotta da Ludovico Tersigni e vinta dal dimenticato Baltimora. Tutta un’altra storia per le prime quattro edizioni invece che sono andate in onda su Rai2 con ascolti tra i due e i tre milioni e uno share tra il 10,6 e il 14,6 per cento.

Aldo Grasso: «La giuria e i parapiglia prevalgono sui cantanti»

Stagioni, quelle curate dalla tivù pubblica, sicuramente meno scenografiche rispetto a quelle di Sky che ha trasformato il talent in un grande varietà, come ha fatto notare Aldo Grasso in un editoriale il 29 ottobre: «Resta uno dei programmi più belli e spettacolari», ha scritto facendo notare come da qualche tempo giochi d’azzardo. «Pensa che la giuria sia più importante dei cantanti, cioè che il parapiglia generi più traffico nei social e negli ascolti». Il riferimento è a Morgan che nella prima puntata ha cercato di inchiodare Ambra chiedendole cos’è un Do maggiore, dopo aver stroncato Bellissima, la hit di Annalisa. Dinamiche che un po’ oscurano i partecipanti alla gara che sembrano condannati a sparire ormai nel giro di qualche giorno dopo la finale.

La Sony ha abbandonato i cantanti di X Factor?

Perché sono lontani i tempi in cui i partecipanti al talent si portavano a casa dischi d’oro o di platino nel giro di pochi giorni dalla prima esecuzione del loro inedito per poi, magari, accedere nella categoria Big di Sanremo nel giro di qualche mese (vedi Noemi) o di poche settimane (vedi Marco Mengoni e Lorenzo Fragola). Il mercato è sicuramente cambiato nel frattempo, ma, probabilmente, a cambiare è stato anche l’approccio che Sony, l’etichetta che offre un contratto discografico al vincitore (ma spesso anche ad altri partecipanti), ha nei confronti di X Factor. Spesso i brani non vengono promossi in alcun modo. Sicuramente non ai livelli di Non ti scordar mai di me di Giusy Ferreri, Briciole di Noemi, Dove si vola di Mengoni o Distratto di Francesca Michielin, giusto per fare qualche esempio. I vincitori arrivano quindi al loro primo album senza avere uno o più singoli di successo alle spalle e passano inosservati. Alzi la mano chi si ricorda i Soul System, Giò Sada o Sofia Tornambene (tra i trionfatori di alcune edizioni dell’era Sky dello show).

I primi due classificati del 2022 sono in corsa per Sanremo Giovani

Eppure, voci e personaggi interessanti sono passati su quel palco negli ultimi anni. Senza andare troppo indietro nel tempo, basta guardare ai primi due classificati dell’edizione 2022: i Santi Francesi e Beatrice Quinta hanno portato proposte interessanti. Presentato su un altro palcoscenico, probabilmente l’inedito Se$$o della cantante siciliana sarebbe diventato un tormentone. Ma così non è andata. Ora a lei, come ai Santi Francesi, non resta che sperare di essere scelti da Amadeus nell’affollata (da ex talent) selezione per Sanremo giovani. O in una chiamata di Carlo Conti per partecipare a Tale e quale show come ha fatto Lorenzo Licitra, dimenticato vincitore dell’edizione monopolizzata dai secondi classificati Måneskin.

La bolletta del gas di ottobre aumenta del 12 per cento

La bolletta del gas sul mercato tutelato aumenta del 12 per cento a ottobre rispetto a settembre. A renderlo noto è stata l’Arera, l’autorità pubblica dell’energia, che fissa le tariffe di luce e gas su questo mercato. L’aumento è dovuto all’incremento del costo del gas naturale, +7,9 per cento, e all’aumento della spesa per il trasporto e per la gestione del contatore, +4,1 per cento. Rimangono invariati gli oneri generali. Il mercato tutelato di gas e luce riguarda 10 milioni di utenti, un terzo del totale. Gli altri sono sul mercato libero, dove le tariffe sono fissate dalle società private.

Iva ridotta al 5 per cento per tutto il 2023 

La spesa per il gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (novembre 2022 – ottobre 2023) è di 1.457 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 14,4 per cento rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (novembre 2021 – ottobre 2022). Sono confermati per ottobre e per tutto il 2023 l’azzeramento degli oneri generali e la riduzione dell’Iva al 5 per cento, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento. Il mese di ottobre ha registrato una quotazione media del metano all’ingrosso superiore rispetto a quella del mese di settembre.

L’aumento della spesa del trasporto per gli oneri di stoccaggio

Il prezzo della sola materia prima gas, per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è pari a 43,73 euro al megawattora. Il valore considerato è la media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano, il Psv day ahead. L’aumento della spesa per il trasporto e la gestione del contatore è legato invece all’incremento, tipico della stagione invernale, degli oneri di stoccaggio, per assicurare la piena funzionalità degli stoccaggi nel periodo di maggior utilizzo.

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