Urso atteso in Vigilanza Rai, la passione di Sangiuliano per il Cicolano e le altre pillole della giornata

Adolfo Urso deve avere qualche nemico in Rai, anche con il nuovo corso che vede protagonisti Roberto Sergio e Giampaolo Rossi: «Rai3 ha trasmesso per la terza volta lo stesso servizio senza dar conto delle mie denunce penali per le affermazioni del tutto false», ha sibilato il ministro delle Imprese e del Made in Italy. «La Rai ha trasmesso in replica, sabato 29 luglio, per la terza volta, il medesimo servizio di Report del 29 maggio scorso, che riguarda la mia attività politica e istituzionale, già trasmesso in replica lunedì 24 luglio. Tutto questo, ancora una volta, senza dar conto delle mie denunce penali e di quelle delle altre persone coinvolte per le affermazioni del tutto false ivi contenute», ha sottolineato Urso che stavolta estende l’accusa, oltre che a Sigfrido Ranucci, anche «nei confronti di coloro che hanno programmato le repliche nel palinsesto Rai, pur consapevoli anch’essi delle denunce in corso e di quanto pubblicamente emerso nel frattempo, che dimostra la assoluta infondatezza del servizio, basato su testimonianze manipolate e su una chiara volontà diffamatoria». Le date contano, e dimostrano che a riprogrammare la trasmissione sono stati “i nuovi potenti”, quelli voluti dal governo guidato da Giorgia Meloni. Cosa succederà? La senatrice di Fratelli d’Italia, Ester Mieli, componente della commissione di Vigilanza Rai, già autrice per Barbara Palombelli a Rete4, cerca di mettere una pezza affermando che «questa ripetizione sarebbe stata decisa dalla vecchia dirigenza per sopperire alle mancanze della programmazione estiva. È evidente che va fatta chiarezza perché non è accettabile che il servizio pubblico sia utilizzato per fini ideologici». Più che una dichiarazione, si tratta della classica toppa che risulta peggio del buco. Intanto di prima mattina, giovedì 3 agosto, Urso verrà ascoltato dalla commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Un incontro che era stato rinviato una volta, e che ora appare davvero interessante: come afferma spesso Matteo Renzi quando c’è un appuntamento da non perdere, «preparate i pop corn». Comunque Urso ha sempre avuto un pessimo rapporto con viale Mazzini: lo stesso ministro mesi fa aveva rivelato che lo stallo sul contratto di servizio era dovuto anche al fatto che Carlo Fuortes non gli rispondeva.

La Brexit non esiste, almeno per il calcio italiano

In Italia il calcio si è sempre voluto far notare, dandosi regole proprie, una giustizia autonoma, inventando sistemi ingegnosi per garantirsi la sopravvivenza. L’ultima trovata di chi comanda la Figc è degna di nota, anche se nessuno sembra essersene accorto: per i big del pallone, la Brexit non esiste. Sì, è una bufala. Inventata da non si sa chi. Leggiamo con attenzione quanto comunica il vertice del calcio: «Su richiesta della Lega di Serie A, il Consiglio federale della Figc, in virtù degli accordi di cooperazione commerciale tra l’Ue e la Gran Bretagna, ha deliberato di richiedere al Coni l’equiparazione dei calciatori provenienti dal Regno Unito a quelli comunitari, esentandoli quindi dalle quote di ingresso». Questo permetterebbe di non occupare con i calciatori inglesi gli slot dedicati agli extracomunitari. Tutto si piega alle volontà di qualcuno: in fondo, questa trovata ricorda quella formula liturgica che nel Medioevo, e non solo, serviva ad aggirare nei conventi medievali l’astinenza dalle carni: Ego te baptizo piscem. Così la carne diventava improvvisamente pesce e tutti potevano addentare il pasto senza peccare.

La ragazza col ciuffo e Giambruno

Domenica 30 luglio, è stato l’ultimo giorno utile per vedere nel romano Palazzo Barberini un singolare ritratto caravaggesco intitolato La ragazza col ciuffo. Chissà perché i visitatori, dopo aver ammirato l’opera, alla fine si mettevano a parlare di Andrea Giambruno, il compagno di Giorgia Meloni. Forse sarà stata colpa del “ciuffo”?

Urso atteso in Vigilanza Rai, la passione di Sangiuliano per il Cicolano e le altre pillole della giornata
Andrea Giambruno (Imagoeconomica).

Sangiuliano incontra il “suo” sindaco

Addirittura: un comunicato ufficiale del ministero della Cultura avvisa che Gennaro Sangiuliano «ha partecipato alla Festa della Montagna sull’altopiano di Rascino. Un’occasione per incontrare i sindaci del Cicolano: Gaetano Micaloni di Petrella Salto, Filippo Lucentini di Fiamignano, Mariano Calisse di Borgorose, Irene Urbani di Labro, Michele Paniconi di Rivodutri e Camillo Gerbino di Varco Sabino». Come sempre Sangiuliano ne ha sparata una delle sue: «La bellezza d’Italia è fatta di cultura nelle sue multiformi articolazioni ma anche di paesaggio, quel paesaggio che Benedetto Croce definì il volto amato della Patria». Già, ma che ci azzecca tutto questo con il Cicolano? Cari lettori, Sangiuliano ha la sua casa di campagna proprio nel territorio di Petrella Salto. Era meglio citare Strapaese, altro che Benedetto Croce…

Urso atteso in Vigilanza Rai, la passione di Sangiuliano per il Cicolano e le altre pillole della giornata
Gennaro Sangiuliano (Imagoeconomica).