Social World Film Festival 2023: programma e ospiti dell’evento

È in corso a Vico Equense, nella penisola sorrentina, la 13a edizione del Social World Film Festival in programma dal 2 al 9 luglio 2023. La kermesse cinematografica è dedicata all’impatto sociale, culturale e politico del cinema, sia in Italia che nel resto del mondo. Tra gli ospiti presenti all’evento gli attori del cast di Mare fuori, Abel Ferrara, Benedetto Casillo, Guglielmo Scilla, i The Jackal e Maria Vera Ratti.

Social World Film Festival 2023: Margherita Buy madrina

Ogni anno per l’evento viene scelto un tema di riferimento e per il 2023 il filo conduttore è Sostenibile. Umano, sociale, ambientale. In quest’ottica sono stati selezionati 148 titoli provenienti da 42 nazioni di tutto il mondo che sono riusciti a offrire una prospettiva unica e rilevante proprio su questa tematica. Il social world film festival 2023 è dedicato all’attrice italiana Gina Lollobrigida, scomparsa il 16 gennaio 2023, e vede come madrina Margherita Buy, una delle attrici più rappresentative del nostro cinema vincitrice di sette David di Donatello e otto Nastri d’Argento. La Buy sarà presente durante la serata delle premiazioni prevista per l’8 luglio. La kermesse è diretta dal regista Giuseppe Alessio Nuzzo e prevede 12 sezioni, tra competitive e non, all’interno delle quali sono state selezionate le opere che hanno veicolato messaggi sociali.

Programma e ospiti

Il festival si è aperto domenica 2 luglio con la proiezione del film La Stranezza di Roberto Andò e la serie cult Mare Fuori e presenta un fitto calendario di eventi e un parterre ricco di ospiti famosi, tra cui Abel Ferrara che presenterà la pellicola Padre Pio, i Casa Surace, lo youtuber e attore Guglielmo Scilla, Andrea Di Maria, il premio oscar Mira Sorvino che riceverà il Golden spike award alla carriera, i The Jackal Maria Vera Ratti. Il festival rappresenta l’occasione anche per rivedere alcune pellicole facenti della sezione Grande schermo sotto le stelle, tra cui i film Super Mario Bros e Minions 2 Come Gru diventa cattivissimo. Tra le altre proiezioni in calendario: Le ragazze piangono, Corsa Abusiva, Santa Lucia, In fila per due e Ciurè. La kermesse, inoltre, darà spazio anche a talenti emergenti con la sezione Mercato europeo del cinema giovane e indipendente che si terrà domenica 9 luglio e con lo Young Music Academy, workshop dedicato a giovani compositori di musica da cinema in collaborazione con il conservatorio Santa Cecilia di Roma.

 

Limbiate, annullato pool party per donne musulmane

Era previsto per l’8 luglio il pool party per donne musulmane annullato a Limbiate (in Brianza). La conferma dell’annullamento arriva dai rappresentanti delle Piscine Al Gabbiano diffusa con una nota: «Date le polemiche mediatiche nate in questi giorni, siamo a chiarire i fatti comunicando che non è in programma nessun evento per il giorno sabato 8 luglio 2023 e per dissociarci dalle voci riguardanti il sequestro dei telefoni e lo spegnimento delle videocamere di sorveglianza, assolutamente fuori dalle nostre intenzioni. L’idea era nata dal semplice fatto di affittare la nostra location, che è aperta a tutti, a un privato, che può essere chiunque, italiano, straniero o di qualsiasi etnia e religione, che avrebbe poi invitato ospiti a sua scelta, in questo caso donne della medesima religione per trascorrere una giornata esclusiva».

La locandina dell’evento e i troppi divieti

Le perplessità dei gestori della piscina sono nate non solo dopo le polemiche degli ultimi giorni, ma soprattutto dopo la pubblicazione del post sugli account social del Bahja pool party contenente la locandina e le indicazioni da seguire durante l’evento, in cui si leggeva: «Sarà assolutamente vietato fare foto e video e non ci saranno telecamere di sorveglianza». Limitazioni ben distanti dalla politica dei gestori delle Piscine Al Gabbiano: «Ci teniamo a precisare che tramite la loro pubblicità sono stati travisati alcuni degli accordi verbali presi. Non immaginavamo assolutamente tutte queste restrizioni che non sono in accordo con i nostri ideali, siamo persone che in primis tengono alla tutela e all’emancipazione delle donne. Avessimo saputo prima alcuni dettagli avremmo rifiutato subito la proposta in questione».

Le polemiche della Lega e l’attacco mediatico

I primi a puntare il dito contro il Bahja poll party erano stati, nei giorni scorsi, alcuni esponenti della Lega, a iniziare dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Gli organizzatori avevano risposto alle polemiche ringraziandoli per aver alimentato quello che hanno definito «un attacco mediatico» e facendo loro i complimenti su Instagram per «il grande spreco di risorse» che avrebbe distolto «l’opinione pubblica dai veri problemi del Paese, per concentrarla su qualche decina di donne che andranno a nuotare».

Scheletro trovato a Roma, il cadavere potrebbe essere quello di Andreea Rabciuc

Lo scheletro rinvenuto sabato primo luglio a Roma in un parco al Pigneto, sulla Prenestina, potrebbe avere un’identità. La procura di Ancona ha infatti contattato le autorità giudiziarie di Roma per capire se il corpo appartiene a Andreea Rabciuc, la 28enne romena scomparsa nelle campagne di Montecarotto il 12 marzo 2022, dopo una lite con il fidanzato. Atteso il test del Dna.

La procura di Ancona ha chiesto alle autorità giudiziare di Roma degli aggiornamenti sullo scheletro ritrovato sabato scorso.
Andreea Rabciuc (foto Facebook).

Il ritrovamento del corpo

Il cadavere, insieme a una collanina, era stato ritrovato da un escavatore durante dei lavori di manutenzione in un canale di scolo. Il medico legale, giunto sul posto, aveva confermato che potrebbe trattarsi di una donna, sui 30 anni, la cui morte risale a circa un anno fa, tempistiche che coinciderebbero con la scomparsa si Andreea. L’allora fidanzato della ragazza, Simone Gresti, è indagato a piede libero e ha sempre negato di essere coinvolto con la scomparsa della fidanzata, avvenuta dopo una serata trascorsa con gli amici e lo stesso Simone in una roulotte situata nel terreno delle campagne di Montecarotto.

La lite con il fidanzato e poi la scomparsa

La lite con il fidanzato, dopo la serata trascorsa insieme, sarebbe da ricondurre alle prime luci dell’alba del 12 marzo 2022. Subito dopo la 28enne avrebbe deciso di tornare a Jesi da sola, avviandosi lungo la via Montecarottese e lasciando il suo cellulare a Simone Gresti, per poi sparire nel nulla.

Chi è Monica Giandotti, giornalista al posto di Bianca Berlinguer

Le voci si rincorrono dentro e fuori la Rai su chi potrebbe prendere il posto di Bianca Berlinguer il martedì sera, su Rai 3. Un nome fra tutti sembra riscuotere maggiori conferme, quello della giornalista Monica Giandotti. L’annuncio, come riportato dal Corriere, potrebbe essere imminente, addirittura durante la prossima presentazione dei nuovi palinsesti che si terrà il 7 luglio a Napoli.

A sostituire Bianca Berlinguer il martedì sera su Rai 3 potrebbe essere Monica Giandotti. Vita e carriera della giornalista.
Monica Giandotti, giornalista (foto Imagoeconomica).

Monica Giandotti, esordi e carriera 

Quaranticinquenne romana, la Giandotti ha esordito nelle tivù locali, come riportato dal quotidiano, per poi proseguire come inviata di Blog – La versione di Banfi, andato in onda su Rete 4. Tra il 2018 e il 2019 è arrivata in Rai con la conduzione di Agorà Estate su Rai 3, dopo la quale è passata al Tg3 nell’edizione delle 19.00. Successivamente anche conduttrice della versione invernale di Agorà, ha curato la presentazione di UnoMattina al fianco di Marco Frittella.

La passione per il giornalismo e per la danza

Sposata con Stefano Cappellini, editorialista di Repubblica, da piccola praticava danza classica, moderna, e flamenco, poi la scintilla da giovanissima e la passione per il giornalismo: «Quando ero una ragazzina – riporta il Corriere –  ci fu un episodio di cronaca nera nel quartiere dove sono nata e cresciuta di cui si parlò molto: uscirono diversi articoli che parlavano di una realtà che io non riuscivo a riconoscere, così mi venne di scrivere una lettera che fu ripresa e pubblicata sul giornale locale. Quando mi intervistarono e mi chiesero chi volessi diventare da grande, mi venne spontaneo rispondere che sarei voluta diventare una giornalista, raccontare storie. Avevo 17 anni».

La Giandotti e il suo modello di talk

Al di là della conferma o meno della notizia sul suo presunto ingresso al posto della Berlinguer, la Giandotti ha le idee molto chiare: «Non mi sono mai piaciuti i talk in cui ci si strilla addosso, perché da casa non si capisce nulla. Bisogna cercare di essere il più comprensibili possibili per il pubblico, è fondamentale se fai televisione».

Milano, tram della linea 15 deraglia e finisce contro un albero

Nel pomeriggio di lunedì 3 luglio, un tram della linea 15 è deragliato improvvisamente, andando a sbattere contro un albero. L’incidente è avvenuto intorno alle 16 in via Medeghino, a Milano. Quando il mezzo è uscito fuori dal percorso dei binari, il pantografo si è staccato dalla rete aerea, cadendo su un’auto di passaggio. Sarebbero cinque le persone ferite, incluso il conducente. Una donna è stata trasportata in ospedale in codice giallo.

Un tram della linea 15 è deragliato nel pomeriggio di lunedì 3 luglio. Sarebbero almeno 6 i feriti, incluso il conducente.
Rilievi incidente tram (foto Imagoeconomica).

Tram deragliato, sconosciuta la dinamica

Ancora da chiarire la dinamica del deragliamento: a causare l’incidente potrebbe essere stato un ostacolo presente sui binari, anche se non si esclude un guasto tecnico-meccanico. Il personale Atm è al lavoro per rimuovere il tram. Sulla linea sono stati inviati autobus sostitutivi.

 

L’Ue rinvia l’etichetta anti spreco sulle date di scadenza

L’etichetta sugli alimenti con su scritto «Da consumarsi preferibilmente entro il», non sarà sostituita con la nuova e poco convincente «Spesso buono oltre». I Paesi membri dell’Unione Europea hanno deciso di rinviare la misura, in programma per il prossimo 5 luglio. Secondo quanto rivela Ansa, nonostante siano passati quattro mesi dall’inizio della discussione, all’interno dell’Ue non tutti gli Stati sono ancora d’accordo. E così si continua a lavorare per trovare una soluzione per un’etichetta anti spreco fortemente voluta da Bruxelles.

A Bruxelles si blocca la discussione sull'etichetta anti spreco sui cibi
Un carrello della spesa pieno (Getty).

Dal 2015 la Commissione europea conduce sondaggi sulla scadenza

La Commissione europea ha iniziato un lungo lavoro sulla data di scadenza e sulla sua percezione da parte dei consumatori ormai otto anni fa, nel 2015. Bruxelles porta avanti sondaggi e consultazioni per capire quale sia la strada da seguire per cambiare le etichette e ridurre gli sprechi. Il nodo principale è la diversità linguista, visto che in alcune lingue la frase «spesso buono altro» risulta priva di senso o poco incisiva. Il dibattito, però, è ancora più ampio perché l’Ue aveva annunciato una riforma più ampia, che coinvolgeva anche gli stemmi nutrizionali Nutriscore, nell’ambito di una strategia Farm to Fork di cui non si parla ormai da tempo.

Anche su Nutriscore è stop a Bruxelles

La discussione sulle etichette rischia di arenarsi come è accaduto nei mesi scorsi con il sistema Nutriscore. Mentre alcuni Stati come la Francia lo usano, altri membri dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, si sono opposti da tempo ai simboli divisi in cinque colori e lettere, con cui dare un valore al cibo. Il sistema è stato sviluppato da un gruppo di ricercatori universitari francesi e nasce per combattere l’obesità e le malattie cardiovascolari. Ma il governo Meloni ha contestato i valori su cui si basano colori e lettere. Un esempio è quello delle bibite light, più in alto dell’olio extravergine di oliva, quindi considerate più sane, perché per Nutriscore non è nocivo il dolcificante artificiale.

A Bruxelles si blocca la discussione sull'etichetta anti spreco sui cibi
Nutriscore su un pacco di pasta venduto in un supermercato francese (Getty).

Diritti tv della Serie A, la Lega rifiuta le offerte: proroga per le trattative

Si complica ancora la trattativa tra la Lega Serie A e le tre piattaforme che si sono presentate all’asta per i diritti televisivi del massimo campionato italiano, Dazn, Sky e Mediaset. L’ennesima fumata nera ha portato alla proroga dei termini, con il prossimo incontro che slitta al 14 luglio e la scadenza del 2 agosto sempre più vicina. Ad annunciarlo è stato il presidente della Lega, Lorenzo Casini: «L’assemblea dei club di serie A ha deliberato di proseguire con la trattativa come previsto dalla linee guida e dal bando». Non trapela nulla per quanto riguarda prezzi e pacchetti su cui sono ricadute le offerte. In ballo ci sono i diritti per il triennio 2024-2027 o per il quinquennio 2024-2029, sfruttando la nuova possibilità prevista dalla legge.

Nulla di fatto per i diritti tv del prossimo triennio: la Lega proroga le scadenze per le trattative
Un operatore tv prima di una gara di Serie A a Benevento (Getty).

Casini: «Non comunico cifre»

Il presidente Casini ha spiegato cos’è successo durante la conferenza stampa organizzata al termine dell’assemblea: «L’amministratore delegato ha avvisato i club delle trattative in corso. L’assemblea ha deciso di deliberare una proroga per le trattative private, che proseguiranno nelle prossime settimane. Siamo arrivati nel momento decisivo. Abbiamo semplicemente replicato quanto previsto dalle linee guida e dal bando, che prevedono che le trattative private potessero essere prorogate di un ulteriore termine, massimo 30 giorni. Nei giorni scorsi avevamo ipotizzato che questo lavoro di trattativa potesse concludersi oggi. Ma è un lavoro molto intenso che va avanti e necessitava della proroga. Siamo nel pieno delle trattative». E ancora: «Io non comunico cifre. Le buste sono state aperte, ma non è stato comunicato l’importo in assemblea, visto che non è stato considerato un importo definitivo, proprio perché le trattative sono in corso».

Nulla di fatto per i diritti tv del prossimo triennio: la Lega proroga le scadenze per le trattative
Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A (Imagoeconomica).

Il canale della Lega è ancora un’idea: «Alternativa reale»

Il 16 giugno scorso, la Lega aveva comunicato che sarebbero state avviate trattative private dopo l’apertura delle buste presentate da Sky, Dazn e Mediaset, che contenevano offerte inferiori al limite minimo previsto. Già in quell’occasione il presidente Casini ha rilanciato l’idea del canale ufficiale della Serie A, che veicolerebbe le sue stesse partite. Se ne parla da tempo e oggi il numero uno della Lega ha spiegato che «quest’alternativa è reale. La serie A già oggi produce contenuti. Ci siamo mossi presto proprio perché quest’alternativa è reale». Ma in realtà i presidenti della massima seria vorrebbero incassare più dei 927,5 milioni del precedente accordo con Dazn e Sky, in scadenza al termine della prossima stagione.

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