“Soffre per la fine del suo matrimonio”, scrive Alberto Dandolo nella sua rubrica sul settimanale Oggi. Non solo, la testata smentisce anche le voci che lo vorrebbero già al fianco di un'altra donna. "Ha il cuore assolutamente libero. Ha lottato fino all'ultimo per salvare il suo matrimonio". Continua a leggere
Marin Traykov, automobilista di 41 anni di origini bulgare, ubriaco e contromano nel dicembre del 2017 travolse padre e figlio in scooter in Viale Marche, a Lecce. Continua a leggere
La notizia sarebbe stata confermata dalla Guardia costiera degli Stati Uniti su Twitter: uno dei veicoli a pilotaggio remoto impegnati nelle ricerche del sommergibile Titan, scomparso domenica 18 giugno durante una escursione organizzata al relitto del Titanic, nell’Oceano atlantico, avrebbe trovato alcuni detriti nell’area in cui si stanno svolgendo le operazioni di soccorso. Non è ancora chiaro se ci sia un collegamento tra i detriti e il sottomarino scomparso.
Trovati dei detriti nell’area del sommergibile Titan
Solo poche ore fa era stata diffusa la notizia sulla fine delle scorte di ossigeno, ma le operazioni di ricerca non si sono mai fermate. Il robot telecomandato sta infatti continuando a perlustrare il fondale, nella speranza di agganciare il Titan. Nella giornata di ieri, mercoledì 21 giugno, i ricercatori hanno sentito dei rumori provenienti da sotto il livello del mare, senza riuscire a identificarne l’origine.
La strana impugnatura dello sterzo utilizzata da Lewis Hamilton alla partenza di ogni gara del Mondiale di Formula 1 ha destato grande curiosità: un meccanico della Mercedes ha svelato il motivo dietro questa strana presa dello sterzo che nessun altro pilota F1 usa. Continua a leggere
Winnie Harlow ha partecipato al lancio di Aroma360 Perfume e Body Collection che si è tenuto ieri sera a New York. Ha rivisitato il classico power suit, proponendolo in una versione estiva super glamour. Continua a leggere
L’accordo sul tradimento tra la stella del calcio brasiliano Neymar e la fidanzata, l’influencer Bruna Biancardi, è già saltato. A pochi giorni dalle rivelazioni dei quotidiani brasiliani, che parlavano delle tre condizioni da rispettare che avrebbero permesso al calciatore di tradire la compagna, ne è già saltata una. Tanto che Neymar si è pubblicamente scusato, chiedendo perdono a Bruna Biancardi. A venir meno è stata la prima delle tre condizioni poste dalla giovane influencer: la discrezione (le altre erano il divieto di baci e l’uso dei preservativi). Questo perché Fernanda Campos, anche lei personaggio celebre sui social in Brasile, ha rivelato che l’asso del Psg ha trascorso con lei la notte alla vigilia di San Valentino, che in Sud America si festeggia il 12 giugno. Addio discrezione e brutta lite all’interno della coppia.
Le scuse di Neymar: «L’amore per il nostro bambino prevarrà»
Su Instagram Neymar ha pubblicato una foto che lo ritrae al fianco di Bruna Biancardi e si è scusato con un lungo post. «Lo faccio per voi due», esordisce riferendosi alla compagna e al bambino che porta in grembo, prima di spiegare di non voler «giustificare l’ingiustificabile». Poi ammette: «Ho sbagliato. Ho sbagliato con voi. Rischio di dire che sbaglio ogni giorno, dentro e fuori dai campi. Solo che i miei errori nella vita privata li risolvo a casa, nella mia intimità con la mia famiglia e i miei amici… Tutto questo ha colpito una delle persone più speciali della mia vita. La donna che sogno di avere al mio fianco, la madre di mio figlio».
E infine: «Bru, ti ho già chiesto perdono per i miei errori, per l’esposizione inutile, ma mi sento in dovere di venire pubblicamente a ribadirlo. Se una questione privata è diventata pubblica, la richiesta di perdono deve essere pubblica. Non riesco a immaginarmi senza di te. Non so se funzioneremo, ma OGGI ho la certezza che voglio provarci. Il nostro scopo prevarrà, il nostro amore per il nostro bambino vincerà, il nostro amore l’uno per l’altro ci renderà più forti».
L'annuncio arriva dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti che sta coordinando i soccorsi nella zona dove si è inabissato il sommergibile Titan. La scoperta da parte di uno dei droni subacquei impegnati nell'area, un ROV fatto arrivare nelle scorse ore vicino al relitto del Titanic. Continua a leggere
Si chiamava Alfina D'Amato, la donna di 60 anni che è stata travolta e uccisa da una betoniera a Milano mentre si trovava in sella alla sua bici. Lascia un figlio di 14 anni. Continua a leggere
Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia hanno disertato il voto in commissione, alla Camera, sulla ratifica del Mes. Il testo è passato con i voti di Pd e Terzo polo, e sarà in Aula venerd' 30 giugno. La mossa è sembrata un estremo tentativo di non prendere posizione su un tema che, per il governo, sta diventando sempre più spinoso. Continua a leggere
Estrazioni del Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto di oggi, giovedì 22 giugno 2023 in diretta: i numeri vincenti e le quote su Fanpage.it dalle ore 20.00. Il concorso del SuperEnalotto di stasera mette in palio un jackpot da 15,8 milioni di euro per la sestina vincente. Continua a leggere
Trasferito in carcere Pellegrino Crisci, il 41enne che ha tentato di uccidere la ex a colpi di pistola nell'Avellinese; sabato l'interrogatorio di garanzia. Continua a leggere
Hanno presentato denuncia formale ai carabinieri, i genitori del piccolo di soli 3 anni dimenticato sullo scuolabus per 8 ore: «Chiediamo giustizia affinché quello che è successo a noi non capiti ad altri bambini». Spetterà ora alla procura di Teramo stabilire cosa sia realmente accaduto al bimbo di 3 anni dimenticato sullo scuolabus a Campli, in provincia di Teramo. Il reato ipotizzato è quello di abbandono di minori.
Bimbo di 3 anni dimenticato sullo scuolabus per 8 ore, indaga la procura
Secondo le prime informazioni, non ci sarebbero ancora dei nomi iscritti nel registro degli indagati, ma appare chiaro che le persone chiave per ricostruire l’accaduto siano l’autista e l’accompagnatrice dello scuolabus. Il servizio di trasporto è esternalizzato dal Comune di Campli a una società che opera da tempo e diffusamente nel settore e in vari comuni dell’Abruzzo. Il pm ha chiesto ai carabinieri di raccogliere le varie dichiarazioni degli interessati.
Lo sfogo dei genitori del bimbo dimenticato sullo scuolabus
Il padre del piccolo, come riportato da Il Centro, non ha dubbi: «Chi doveva controllare non lo ha fatto. Mio figlio è rimasto per otto ore sullo scuolabus. Per fortuna che erano giorni di brutto tempo e quindi non c’erano temperature alte. Quando si sono accorti di quello che era successo nessuno ha chiamato un’ambulanza, né dato dell’acqua a mio figlio. Il bambino è ora terrorizzato quando percorriamo il tratto di strada del pulmino».
Nessuno si sarebbe accorto del bimbo
Il piccolo si sarebbe addormentato sullo scuolabus, dopo esservi salito attorno alle 8, nel tragitto tra la fermata e l’asilo. Nessuno si sarebbe accorto del bimbo rinchiuso per 8 ore. La zia aveva raccontato sui social «Alle 16 l’assistente e l’autista hanno riportato mio nipote alla mamma dicendo che il piccolo era rimasto 8 ore nello scuolabus, hanno solo saputo dire non denunciateci, il piccolo era disidratato». In attesa delle indagini, l’accompagnatrice è stata sospesa dall’incarico.
Fabrizio e Francesco Tarducci, in arte Fabri Fibra e Nesli, sono fratelli cresciuti a pane e musica. La passione è nata insieme, ma ben presto hanno preso strade separate. “Mio fratello è un ingrato, se non fosse stato per me sarebbe ancora a montare tappi alle penne”, ha raccontato Nesli del fratello. Continua a leggere
Dal 2 luglio inizieranno le operazioni di recupero della barca Zambratija, la più antica nave cucita a mano del Mediterraneo. Secondo le stime degli archeologi ha circa 3.000 anni. Giace in una baia innanzi alla costa della Croazia. Continua a leggere
L’esploratore francese, conosciuto anche come Mister Titanic, era salito a bordo del sottomarino Titan per una spedizione turistica al relitto del transatlantico affondato nel 1912. Continua a leggere
Sono 172 i migranti in arrivo a Salerno: sono stati salvati dalla Aita Mari. Polemica sulla scelta di un porto distante: "Perché aumentare la loro sofferenza?" Continua a leggere
Michele Marchesi, concorrente di Caduta Libera, ha deciso di lasciare la trasmissione dopo 103 puntate e un montepremi da record. Durante la puntata di mercoledì 21 giugno 2023 ha annunciato di avere bisogno di ritornare al suo lavoro di neuropsichiatra.
Michele Marchesi lascia Caduta Libera
Il concorrente di Pavia ha vinto, durante la sua partecipazione al programma di Gerry Scotti, un montepremi complessivo di 656 mila euro. Una presenza da record che ha regalato al pubblico l’ultimo colpo di scena con l’annuncio del suo ritiro: «Vorrei dire che questa è stata la mia ultima puntata a Caduta libera e che questi saranno i miei ultimi dieci passi. Mi dispiace, ma ho sottratto molto tempo al mio lavoro. Adesso è giusto che torni a dedicarmi a quello. Io ho avuto una fortuna costante nella mia vita, che è quella di ricevere sempre più di quello che io abbia mai dato, di capitare sempre in mezzo a persone speciali e belle che mi hanno dato tanto e hanno avuto cura di me. Questa esperienza non ha fatto eccezione». Quindi il ringraziamento a Gerry Scotti: «Vorrei ringraziare tutte le meravigliose persone che qui si sono prese cura di me. E ovviamente te, Gerry, che sei l’anima e il cuore di questo programma. Trasmetti a chiunque emozioni pure, empatia. Poter stare qui vicino a te in questi mesi è stato un privilegio, una cosa che mi ha cambiato la vita».
Le parole di Gerry Scotti
Marchesi ha ringraziato anche chi gli ha permesso di partecipare al programma preservando comunque il suo posto di lavoro, dal primario ai suoi colleghi. Anche il conduttore ha voluto salutare il concorrente con parole di stima e affetto: «È un lavoro importante, devi tornare a farlo per te, per la tua carriera, per la tua vita. Ed è bello che tu abbia deciso spontaneamente di darci questa comunicazione. Forse speravi di perdere nei giorni scorsi e invece, essendo tu forte, non riuscivi a perdere. E quindi ci lasci con un grande saluto. Ricambiamo tutte le belle cose che ci hai detto».
Migliorano le condizioni di salute di Stefano Tacconi. L’ex portiere della nazionale e della Juventus è stato trasferito nell’ospedale Casa sollievo della sofferenza a San Giovanni Rotondo ed è lì che proseguirà la riabilitazione dopo la grave emorragia cerebrale che l’ha colpito nell’aprile del 2022. Il nuovo ricovero è avvenuto nella sera del 21 giugno e resterà nella struttura fino al settembre 2023, come spiega la famiglia dell’ex atleta. La moglie Laura ha sottolineato che «la scelta di essere qui, nell’ospedale di Padre Pio, è stata fortemente voluta da Stefano e dalla mia famiglia per il legame che ci ha sempre unito».
Le condizioni di Tacconi: «È migliorato molto»
Il figlio di Stefano Tacconi, Andrea, ha raccontato gli ultimi mesi del padre, che prosegue il proprio percorso verso la guarigione: «Cammina sempre con un supporto, però è migliorato molto. Ultimamente mi ha detto “me la sono vista brutta”, ha capito che è stata una cosa grave quella che ha avuto. Essere abituato ad allenarsi lo aiuta ad affrontare la riabilitazione. Anche i dottori dicono che la sua fortuna è aver sempre giocato a calcio, il suo fisico è diverso da quello degli altri pazienti. Ci vorrà del tempo, però ci sta mettendo la buona volontà come quando giocava». Poi il sogno: «Vorrei portarlo allo stadio per fare un giro di campo, così almeno saluta tutte le persone che gli sono state vicine in questo periodo».
La moglie: «Tragitto ancora lungo»
Laura, la moglie di Stefano Tacconi, parla speranzosa anche dell’effetto psicologico del luogo in cui è ricoverato adesso l’ex portiere: «Abbiamo la consapevolezza che per Stefano sia stata la decisione migliore. Il tragitto sarà ancora lungo ma essere in questo posto ci dà molta forza e molto coraggio». A oltre un anno di distanza dal 23 aprile del 2022, quando la rottura di un aneurisma portò all’emorragia cerebrale del 66enne, il peggio sembra ormai passato. Il primo trasferimento è arrivato nel marzo 2023. Ora Tacconi vede la fine del suo calvario.
Federico Pecorale, 30enne di Montesilvano, il 10 aprile dell'anno scorso esplose diversi colpi di pistola contro Yelfry Rosado Guzman, cuoco di 23 anni, all'interno di un ristobar nel centro cittadino di Pescara. Continua a leggere
Il Napoli ha raggiunto un accordo con Kvara per il prolungamento del contratto: Garcia potrà contare sul georgiano per aprire il suo nuovo corso. Continua a leggere
È un episodio della serie The Kardashians a fare chiarezza in merito a quanto sarebbe accaduto davvero tra Khloè Kardashian e Michele Morrone, dopo le voci di flirt dello scorso anno. Continua a leggere
Nuno Santos lancia una frecciata alla UEFA dopo la squalifica di Mourinho e la sanzione alla Roma in seguito alla finale di Europa League: il preparatore dei portieri ha pubblicato una foto di Taylor e una del fallo di mano non sanzionato al Sivigilia. Continua a leggere
Vladimir Vladimirovic Putin è sempre stato un arbiter, più che un dominus. Da quando è al Cremlino, le cui molteplici torri sono anche il simbolo di un potere condiviso, VVP ha sempre dovuto bilanciare le spinte dei vari gruppi concorrenti: dagli oligarchi ai siloviki, gli uomini dell’apparato amministrativo, militare e d’intelligence, dai liberali ai battitori più o meno liberi, dagli eredi del decennio yeltsiniano degli Anni 90 ai nuovi rampanti del Terzo millennio. In questo processo di selezione delle élite guidata dall’alto, il ruolo di Putin è stato quello di mantenere un certo equilibrio che però è andato sempre più problematizzandosi accompagnato dall’involuzione autoritaria all’interno e dal peggioramento delle relazioni internazionali. Gli ultimi 10 anni, in sostanza dallo scoppio della crisi ucraina e dall’avvio della guerra nel Donbass nel 2014, il sistema si è irrigidito, ristretto e i meccanismi stabilizzatori hanno mostrato i loro limiti.
Il cerchio magico di Putin si è ridotto al minimo
L’avvio del conflitto su larga scala nel 2022 ha segnato la cesura definitiva, con il cerchio magico del Cremlino ridotto al minimo, l’emarginazione o i silenziamento delle componenti tecnico-liberali e l’emergere di elementi poco controllabili. Che tradotto significa: Putin si è isolato ancor più, circondato solo da un pugno di fedelissimi, come il segretario del Consiglio di sicurezza Sergei Patrushev e i capi dei servizi, Alexander Bortnikov (Fsb) e Sergei Naryshkin (Svr), a cui si aggiungono, volenti o nolenti, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, quello della Difesa Sergei Shoigu, il generale Valery Gerasimov, i vertici dell’Amministrazione presidenziale, la macchina che muove tutto ciò che il capo di Stato vuole, guidata da Anton Vaino e Sergei Kirienko. Gli oligarchi più in vista o si sono dati alla fuga, come Oleg Tinkoff o Alexander Tchubais, o si sono allineati, come la grande maggioranza, mantenendo un basso profilo, tra vicinanza obbligata al regime e sanzioni occidentali, da Oleg Deripaska ad Alisher Usmanov. I tecnici come il premier Mikhail Mishustin e la governatrice della Banca centrale Elvira Nabiullina hanno dovuto fare buon viso a cattivo gioco e sono rimasti al loro posto; infine il partito della guerra, del quale Ramzan Kadirov e Evgeni Prigozhin sono gli elementi di spicco, si è diviso tra chi obbedisce, il leader ceceno, e chi invece semina zizzania, il capo della compagnia Wagner.
Vertici istituzionali, da Shoigu a Gerasimov, contro l’ala radicale di Prigozhin
In questa costellazione e con la guerra in casa che per il Cremlino e la Russia è diventata esistenziale, il Putin arbiter si è trovato a mediare soprattutto tra le correnti di maggior peso, quelle militari, e quelle più rumorose e ribelli e così lo scontro interno, amplificato dal corso del conflitto, si è cristallizzato tra i vertici istituzionali, da Shoigu a Gerasimov, e l’ala radicale, incarnata da Prigozhin. Quest’ultimo, diventato l’icona sul campo di battaglia del nazionalismo russo e anti-ucraino, ha coltivato negli ultimi 16 mesi di guerra la sua immagine di uomo forte, grazie anche al ruolo, per certi versi essenziale, giocato sul terreno dalla Wagner. Sino ad ora VVP si è mostrato relativamente equidistante: da un lato Shoigu e Gerasimov, al netto di errori e difficoltà, non sono pedine sostituibili facilmente e non si tratta solo di una questione militare, ma politica; dall’altro Prigozhin non ha risparmiato critiche nemmeno al Cremlino, in modi nemmeno velati e dai toni poco oxfordiani, rimanendo comunque un perno di quella che viene chiamata ancora a Mosca ‘operazione speciale’. Putin non può e non vuole nemmeno fare a meno degli uni e degli altri, almeno per adesso, proprio perché paradossalmente pur minando da vari punti la stabilità del sistema, ne sono in qualche modo anche le travi portanti e togliendone una verrebbe meno quel contrappeso che concede al Cremlino di decidere sugli equilibri interni. Fino quando il conflitto non avrà preso per Mosca una piega chiara sarà difficile vedere cambiamenti nei gangli decisivi, poi le cose cambieranno.
Ricordate la candela al sapore di vagina di Gwyneth Paltrow? L'attrice sta tornando con un nuovo prodotto sullo stesso genere: si tratta di una collezione di dolci e il loro sapore sarebbe ispirato a quello delle parti intime femminili. Continua a leggere
Alessandro Nasi è il marito di Alena Seredova con cui è convolato a nozze il 17 giugno 2023. I due stanno insieme dal 2015 e hanno una bambina, Vivienne. Lui ha 49 anni ed è il top manager del gruppo Exor nonché il cugino di Lapo e Jhon Elkann.
Chi è Alessandro Nasi, marito di Alena Seredova
Alessandro Nasi è un dirigente e imprenditore italiano nato a Torino il 18 aprile 1978, ma cresciuto a New York dove ha studiato e si è formato professionalmente. È tornato in Italia per laurearsi in amministrazione aziendale e ha iniziato a lavorare come analista finanziario per alcune banche estere, ma la sua carriera imprenditoriale è iniziata nel 2005 diventando dirigente del Corporate Business Development in Fiat. Attualmente ricopre il ruolo di vicepresidente del gruppo Exor, l’holding finanziaria di proprietà delle famiglie Agnelli e Nasi. Suo padre è stato sposato con Caterina Aniceta Agnelli, figlia di Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat. Alessandro è cugino di John e Lapo Elkann.
La Juventus è stata galeotta
Alessandro Nasi ha conosciuto Alena Seredova nel periodo in cui la modella stava affrontando la separazione da Gigi Buffon. Sembra che i due si siano conosciuti allo stadio durante una partita della Juventus e, dopo una corte serrata, la loro relazione è stata ufficializzata nel 2015. Nel 2020 la coppia ha avuto una bambina, Vivienne, e, dopo il suo arrivo, la decisione di sposarsi. Il manager, infatti, ha fatto alla Seredova la fatidica proposta mentre si trovavano a Mykonos per siglare il loro sogno d’amore reso già unico dalla nascita della figlia. Le nozze sono state celebrate il 17 giugno 2023 a Noto, in Sicilia, con una cerimonia con pochi intimi fra amici e familiari. Tra gli ospiti presenti John Elkann, Lavinia Borromeo (che ha fatto da testimone e grazie alla quale si sono conosciuti) e il calciatore Giorgio Chiellini con la compagna.
A luglio 2023 molti dipendenti possono aspettarsi di ricevere una busta paga più sostanziosa del solito. Infatti il prossimo mese scatterà il taglio del cuneo fiscale, mentre per chi ne ha diritto saranno erogati la quattordicesima e anche il rimborso Irpef basato sui modelli 730 consegnati entro il 31 maggio 2023. Continua a leggere
"L'aborto non è un diritto: c'è una legge che garantisce la libertà alla donna di scegliere anche fino in fondo. Al massimo c'è un diritto di scelta, ma non un diritto ad abortire": lo ha detto la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella. Continua a leggere
Ciavy, ex protagonista di Temptation Island in coppia con Valeria Liberati, ha avuto un incidente domestico. Mentre si trovava a casa, un mobile del bagno gli è caduto addosso tagliandogli le vene: "Ho rischiato di morire, mi ha tagliato le vene del polso". Continua a leggere
I lavori per rifare il Lungomare partiranno da via Nazario Sauro. Sarà chiusa una parte di via De Cesare. Sospese le strisce blu. Cantieri fino a gennaio 2024. Continua a leggere