Le prime parole di Carlos Ghosn dopo la fuga in Libano

L’ex amministratore delegato di Renault-Nissan Carlos Ghosn è comparso a Beirut di fronte ai media dopo la sua fuga dal..

L’ex amministratore delegato di Renault-Nissan Carlos Ghosn è comparso a Beirut di fronte ai media dopo la sua fuga dal Giappone dove si trovava in stato di libertà vigilata da più di un anno per accuse di corruzione. «È un giorno felice per me oggi perché sono finalmente libero di esprimermi e di spiegare», ha esordito il manager. «Sono felice per essere ora con la mia famiglia e i miei cari… dopo essermi battuto per 400 giorni per la mia innocenza e dopo esser stato detenuto in condizioni brutali e contro i principi fondamentali del rispetto dei diritti umani».

«FUGGITO PER LIBERARMI DALL’INGIUSTIZIA»

«Non sono qui per raccontarvi come ho lasciato il Giappone», ha attaccato Ghosn, «non mi sono sottratto alla giustizia ma all’ingiustizia e all’oppressione», ha spiegato aggiungendo di non sentirsi al di sopra della legge ma di avere i mezzi «per far emergere la verità». Sulla decisione di fuggire dal Giappone, Ghosn ha detto di aver dovuto affrontare «la scelta più difficile della mia vita… ma era necessario per proteggermi e proteggere la mia famiglia».

L’ACCUSA DI UN COMPLOTTO TRA NISSAN E GIUSTIZIA GIAPPONESE

L’ex ad di Renault-Nissan, ha accusato la stessa società automobilistica e la giustizia giapponese di «aver orchestrato una campagna» e «un complotto» contro di lui. L’ex ad ha detto che «la procura e la società sono in combutta» e che lui «può fare tutti i nomi delle persone coinvolte nel complotto», ma che non vuole «nuocere agli interessi del Libano». Ghosn, che ha la nazionalità francese, brasiliana e libanese, era stato arrestato nel novembre del 2018 e rimasto in carcere per diversi mesi in Giappone.

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