Australia: 180 persone arrestate per gli incendi

La maggior parte degli accusati sono giovani. Duemila case bruciate e 7 milioni di ettari di boschi in fumo. I numeri.

La polizia australiana ha fatto sapere di avere arrestato oltre 180 persone sospettate di avere appiccato incendi nel Nuovo Galles del Sud, tre solo nell’ultimo fine settimana, mentre proseguono i devastanti roghi nonostante le piogge degli ultimi giorni in alcune aree del Paese. Lo riporta la stampa australiana. Oltre 7 milioni di ettari di boschi sono bruciati da settembre ad oggi, e nella maggior parte dei casi si è trattato, secondo le autorità, di incendi provocati dall’uomo.

TRA I FERMATI 40 MINORENNI

Tra i fermati, anche 40 minorenni, che saranno giudicati dai tribunali nei prossimi mesi. In tutto sono stati contestati a 183 persone 205 reati connessi agli incendi boschivi; 24 di questi sono accusati di incendio doloso e rischiano una pena massima fino a 21 anni di reclusione. Altri avrebbero provocato i roghi per incuria e disattenzione, accendendo fuochi per cucinare o bruciare rifiuti, incappando comunque nei severissimi divieti in atto dall’inizio dell’emergenza incendi. Solo sabato scorso almeno 60 case sono state distrutte dal fuoco nel Nuovo Galles del Sud.

DUEMILA CASE DISTRUTTE

Almeno 2 mila case sono state distrutte in Australia negli incendi in atto dal settembre scorso, in cui sono morte almeno 25 persone e milioni di animali, mentre i soccorritori si apprestano a far fronte ad un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo. Il caldo ha concesso nelle ultime ore una breve tregua, e i vigili del fuoco ne stanno approfittando per ampliare le linee di contenimento intorno ai focolai. È probabile che le temperature saliranno di nuovo verso la fine della settimana, e vi è il timore che i due incendi maggiori in atto nel Nuovo Galles del Sud possano finire per confluire in un unico, gigantesco, fronte di fuoco.

DANNI PER ALMENO 430 MILIONI DI EURO

Il Consiglio delle assicurazioni australiano ha fornito una stima parziale dei danni che ha raggiunto i 700 milioni di dollari australiani (430 milioni di euro), ma si prevede che saranno molto più ingenti.

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