I funerali di Qassem Soleimani in Iran

È iniziato il lungo corteo funebre per l'ultimo saluto al generale ucciso in Iraq. Vie affollate nella città di Ahvaz. Poi domani il passaggio per la capitale fino alla sepoltura prevista per il 7 gennaio.

Una marea umana ha invaso le strade di Ahvaz per il primo corteo funebre in memoria del generale Qassem Soleimani, ucciso venerdì 3 gennaio in un raid americano in Iraq, nel primo di tre giorni di lutto proclamati in Iran. Al corteo la gente sventolava bandiere rosse, il colore del “sangue dei martiri”), verdi (il colore dell’Islam) e bandiere bianche decorate con slogan religiosi, oltre a ritratti del generale, piangendo e gridando «Morte all’America». La televisione di Stato ha trasmesso una diretta del corteo con lo schermo listato a lutto.

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CORTEO CON LE BARE LISTATE A LUTTO

Un camion ornato di fiori e coperto da un telo con disegnata la cupola della Roccia di Gerusalemme trasportava le bare di Soleimani e Abu Mehdi al-Mouhandis, capo militare iracheno filo-iraniano ucciso nella stessa azione, facendosi strada molto lentamente attraverso la folla venuta a piangere nel centro di Ahvaz, anche dalle città vicine, il comandante militare più amato dal popolo. Molti i ritratti, alzati dalla folla, del generale che comandava la forza Quds, l’unità delle Guardie rivoluzionarie per le operazioni all’estero.

IL LUNGO SALUTO A SOLEIMANI

L’agenzia semi-ufficiale Isna ha parlato di una quantità di partecipanti «innumerevole», l’agenzia Mehr, vicina agli ultra-conservatori, di un «numero incredibile» e la tv di Stato di una «folla gloriosa». Città nel sud-ovest dell’Iran con una folta minoranza araba, Ahvaz è la capitale del Khuzestan, una provincia martire della guerra Iran-Iraq (1980-1988), durante la quale la stella del generale iniziò a brillare. L’omaggio a Soleimani si ripeterà a Machhad, nel nord-est, a Teheran, tra il 6 e 6 gennaio, poi a Qom (nel centro del Paese), prima della sepoltura in programma per il 7 nella città natale del generale, Kerman, nel sudest.

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