Ivan Juric è una furia: “Questo non è calcio, si fa solo per soldi”


Ivan Juric è durissimo ai microfoni di Sky Sport nel post partita di Verona-Lazio, terminata 5-1 per i biancocelesti al Bentegodi. Il tecnico croato ha parlato della ripresa del campionato di Serie A: "Si fa per soldi, per i diritti tv". L'allenatore dell'Hellas ha anche svelato l'obiettivo stagionale dettato a inizio stagione dalla società: "Una retrocessione dignitosa".
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Verona – Lazio in diretta: dove vederla in TV e streaming


Verona-Lazio è una delle gare gara della 36a giornata di Serie A: calcio d’inizio oggi alle 19:30 allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona. Match trasmesso in diretta TV sul canale Sky Sport Serie A (202 e 252 del satellite) e in streaming su Sky Go. Il Verona non ha più nulla da chiedere al campionato e cercherà di trovare quella vittoria che manca dal 1 luglio, 3-2 al Parma. La Lazio invece, ormai certa di un posto in Champions League, proverà a migliorare la classifica e magari spingere Immobile alla conquista della Scarpa d’Oro. Cambia poco nell’11 titolare di Juric che dovrebbe schierare ancora Salcedo davanti dal 1’. Mentre Simone Inzaghi rilancia Marusic sulla destra al posto dello squalificato Lazzari.
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Calciomercato Verona, il Presidente Setti conferma: “Il futuro di Kumbulla fra Lazio e Inter”


Marash Kumbulla, difensore classe 2000 del Verona, è pronto a dire addio all'Hellas. A confermare la sua cessione è stato lo stesso Presidente del club scaligero, Maurizio Setti, che in un'intervista a Radio Deejay, ha confermato come il giocatore sia ormai a un passo dal vestire la maglia di Lazio o Inter. Il tutto si deciderà in 15 giorni.
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Pessina risponde a Zapata: tra Hellas Verona e Atalanta termina 1-1


Il primo anticipo della trentaquattresima giornata di Serie A, è stato deciso dalle reti di Zapata e Pessina: entrambe arrivate ad inizio ripresa. Dopo questo risultato, gli scaligeri frenano ancora nella loro corsa verso l'Europa. Sorride invece Gasperini, che centra il suo nono risultato utile consecutivo. Nel finale si è rivisto anche Luis Muriel. Il colombiano, dopo il trauma cranico, è sceso in campo indossando un caschetto protettivo.
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Serie A, Verona batte Cagliari 2-1: Di Carmine, doppietta con vista sull’Europa League


Il risultato di Verona-Cagliari (2-1) matura nel primo tempo grazie alla doppietta di Di Carmine e alla rete di Simeone. L'espulsione di Borini col Var (salterà la prossima partita contro il Napoli) e poi quella di Cigarini (somma di ammonizioni) cambierà volto al match. L'Hellas prende i punti e scappa verso l'Europa League.
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Verona-Cagliari di Serie A ore 21.45 su DAZN: dove vedere la partita in tv e streaming


Verona-Cagliari di Serie A in diretta. Gli aggiornamenti live sul recupero della 25a giornata con l'orario del fischio d'inizio previsto alle 21.45 allo stadio Bentegodi, e diretta in streaming su DAZN. Juric punta sul trio formato da Zaccagni, Di Carmine e Borini mentre Zenga, senza l'infortunato Nainggolan, lancia il tandem Pereiro-Simeone.
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Calcio in tv oggi e stasera: Verona-Cagliari in chiaro su Youtube, si tratta. Dove vedere Torino-Parma


Sabato 20 giugno: le partite di calcio in tv oggi e stasera, anche in diretta streaming. In programma due partite di Serie A valide per il recupero della 25ª giornata: Torino-Parma e Verona-Cagliari. Per quest'ultima possibile diretta in chiaro su Youtube. In programma anche match di Premier, Bundesliga e Liga, e la 29ª giornata di Serie B.
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A Verona è iniziata la nona edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa

L'evento 2019 si terrà dal 21 al 24 novembre. Al centro il tema della presenza dei cristiani nella vita sociale e politica anche per rilanciare la dottrina sociale della chiesa.

Il 21 novembre è iniziata la nona edizione del Festival della Dottrina sociale della Chiesa a Verona che si protrarrà fino al 24. L’importanza e i contenuti di quest’anno sono stati ripercorsi dallo stesso papa Francesco in un videomessaggio dalla Thailandia dove si trova in visita per un viaggio pastorale. «C’è bisogno di tutti per ricostruire il tessuto sociale. Ognuno deve fare ciò che sa fare», ha detto il pontefice, «Il cambiamento duraturo», ha proseguito il Pontefice, «parte sempre dal basso. Non abbiamo bisogno di uomini forti ma, uniti nell’impegno, tutti costruttori di fraternità e tutti importanti: operai, imprenditori, professionisti, cittadini, umili e dotti. Non bisogna imbrigliare la libertà di fare il bene. Essere presenti è fisicità concreta, combatte l’isolamento e l’esclusione. È lievito, forza di un popolo e pasta per l’umanità».

IL RITORNO DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA

Monsignor Adriano Vincenzi, coordinatore del Festival, assistente nazionale di Confcooperative e delle Banche di credito cooperativo oltre che dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti, ha scritto che oggi «c’è bisogno oggi della Dottrina Sociale, della sua attualizzazione, della sua declinazione, perché non possiamo più governare uno sviluppo economico senza etica. Fino a ora abbiamo fatto tante cose per poi dire che abbiamo sbagliato. Abbiamo affermato la cultura dello scarto, non abbiamo rispettato l’ambiente, abbiamo invaso di plastica il pianeta. Non erano soluzioni, erano danni per la collettività. La dimensione etica dovrà essere sempre di più parte integrante nella valutazione delle scelte».

I TEMI AL CENTRO DEL FESTIVAL 2019

Monsignor Vincenzi ha spiegato anche che «la presenza sarà il filo conduttore della nona edizione del Festival. Si parla tanto di presenza dei cristiani oggi, ma poi nei fatti non si è presenti da nessuna parte. Se vogliamo affrontare temi importanti come la difesa dell’ambiente, il futuro dell’Ilva, l’immigrazione ecc. dobbiamo innanzitutto capire chi è che sta dentro a tutte queste cose. La presenza diventa una dimensione indispensabile, e in questo senso è necessario che si cominci a mettere la faccia nelle decisioni che si prendono. Coi tweet non si risolvono le questioni. Dobbiamo ripensare anche il sistema della comunicazione».

I PARTECIPANTI AGLI EVENTI

«A Verona», ha scritto in una nota Barbara Blasevich, vicepresidente di Cattolica Assicurazioni, «ci saranno esponenti del mondo del lavoro, del sindacato, dell’impresa, della politica, delle istituzioni, della scuola, dei giovani, del volontariato e anche associazioni famigliari. Nomi prestigiosi dal sottosegretario all’Economia e Finanze, Pier Paolo Baretta al segretario confederale Cisl Giorgio Graziani, da docenti universitari come Rocco Pezzimenti della Lumsa, a Stanislaw Skobel, dell’Università di Varsavia, fino all’assessore alla Sanità della Regione Veneto Stefano Bertacco e al governatore della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

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A Verona un’inchiesta per discriminazione razziale sugli insulti a Balotelli

Il fascicolo al momento è contro ignoti, ma la polizia è al lavoro per individuare i responsabili dei cori partiti dalla curva Sud. Chiuso per un turno il settore del Bentegodi.

Un’inchiesta per discriminazione razziale, sulla base della violazione della legge Macino. È quella che avrebbe aperto la procura di Verona a due giorni dagli insulti razzisti piovuti sul capo di Mario Balotelli allo stadio Bentegodi. La notizia, riportata da Repubblica, segue di poche ore la decisione della procura federale di chiudere per un turno il settore dello stadio che si è macchiato dei vergognosi cori all’indirizzo del centravanti del Brescia.

LA POLIZIA AL LAVORO PER INDIVIDUARE I RESPONSABILI

Sul fronte giudiziario, per ora l’accusa è contro ignoti, ma si starebbe provvedendo a identificare i tifosi che hanno gridato insulti dalla curva Sud. La polizia, in tal senso, ha già depositato una informativa in procura.

CHIUSO PER UN TURNO IL SETTORE DA CUI SONO PARTITI I CORI

La decisione della Figc, invece, è motivata dal fatto che i cori  contro Balotelli sono stati «chiaramente percepiti, oltre che dal calciatore, anche dal rappresentante della procura federale posizionato in prossimità», ma dopo di questi «si sono levati, da parte dei tifosi assiepati nell’attigua curva sud», cori di sostegno, seguiti da un lungo applauso». È stato altresì sottolineato come la decisione di chiudere per un turno senza condizionale il settore Est della curva dello stadio di Verona sia stata presa «impregiudicata ogni attività d’indagine in corso per l’individuazione dei responsabili».

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Il Verona mette al bando il capo ultrà Castellini fino al 2030

L'Hellas ha deciso per una drastica misura interdittiva dopo le parole dell'esponente di Forza Nuova su Mario Balotelli, giudicate «gravemente contrarie ai valori del nostro club». Chiuso per un turno il settore della curva da cui sono partiti gli ululati razzisti.

L’Hellas Verona ha deciso di mettere al bando dallo stadio il capo ultrà Luca Castellini fino al 2030. La drastica misura interdittiva è arrivata dopo le deliranti parole dell’esponente di Forza Nuova su Mario Balotelli, bersagliato da buu razzisti e versi di scimmia durante Verona-Brescia. Il giorno successivo Castellini aveva detto che Balotelli non potrà mai essere del tutto italiano. Espressioni «gravemente contrarie ai principi etici e ai valori del nostro club», ha scritto il Verona in un comunicato ufficiale.

LEGGI ANCHE: Alcuni consiglieri comunali di Verona vogliono denunciare Balotelli

Lo strumento a cui l’Hellas ha fatto ricorso è la cosiddetta sospensione del gradimento, che permette direttamente alle società di calcio di sospendere o revocare – a seconda della gravità dei fatti – l’accesso allo stadio ai tifosi che violano il regolamento dell’impianto, sia che siano in possesso di biglietti per la singola partita, sia che siano titolari dell’abbonamento stagionale.

LEGGI ANCHE: Quelli che sul caso Balotelli proprio non ce la fanno

Il giudice sportivo, intanto, ha deciso di ordinare un turno di chiusura per il settore ‘Poltrone Est’ dello stadio del Verona, dal quale sono partiti gli ululati razzisti contro Balotelli. Secondo la procura della Figc, i responsabili sarebbero una ventina di persone. L’attaccante del Brescia ha reagito platealmente, scagliando il pallone verso di loro. La Lega Serie A sta collaborando con la polizia per identificarli. L’obiettivo è impedire loro ogni futuro ingresso in uno stadio italiano.

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