La prima volta di Valentino Rossi nel Motomondiale: la pioggia, i sorpassi, l’emozione


Il 31 marzo 1996 Valentino Rossi ha disputato la prima gara della sua carriera nel Motomondiale. Debuttò nel GP della Malesia della classe 125 in rimonta riuscì a chiudere al sesto posto. Pochi mesi, a Brno, a soli 17 anni vinse la prima gara della sua strepitosa carriera. Venticinque anni dopo Valentino Rossi è ancora in pista, ha vinto oltre 100 Gp e 9 titoli Mondiali.
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Quando Messi chiese scusa ai tifosi avversari dopo un gol segnato in finale


La storia di Lionel Messi e quel gol messo a segno nella finale del Mondiale per Club del 2015 tra il suo Barcellona e il River Plate. L'attaccante argentino mise a segno il primo gol nel 3-0 finale inflitto dai catalani. In un'intervista a Sport, dichiarò di aver rivolto una sorta di scuse ai tifosi del River per quella rete: "So quanto impegno hanno fatto tutti quei tifosi nel fare quel viaggio e quanto erano entusiasti".
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Quando la Formula 1 non voleva Michael Schumacher: colpa di una arresto


Il 25 agosto 1991 Michael Schumacher ha fatto il suo esordio in F1. Una data indimenticabile perché ha segnato la carriera di uno dei più grandi piloti della storia. Schumacher esordì a Spa con la Jordan che lo ingaggiò perché uno dei due piloti titolari, Bertrand Gachot, era finito in galera perché qualche mese prima in Inghilterra aveva litigato con un tassista.
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Tutto ciò che è successo a Grosjean nei 28 secondi trascorsi nel fuoco dopo l’incidente in Bahrain


Il 29 novembre 2020 nel Gran Premio del Bahrain la Formula 1 ha tremato, si è zittita per 2 minuti e 45 secondi. Quello è stato il tempo che è passato dal momento in cui si sono viste le fiamme uscire dalla Haas di Romain Grosjean al momento in cui le telecamere hanno inquadrato il pilota francese seduto nella Medical Car. Grosjean è stato un miracolato e quando ha raccontato la sua storia ha fatto capire bene il suo dramma: "Ho cercato di alzarmi ma non ce la facevo e ho pensato: 'è finita', mi sono chiesto se sarebbe stato doloroso, in pochi hanno la percezione della morte così vicina e possono pensare: 'ora che succederà'. Quando mi hanno tirato per la tuta ho capito che sarei sopravvissuto".
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Cristiano Ronaldo alla Juventus, riunioni e segreti: storia della trattativa del secolo


La trattativa del secolo che ha portato Cristiano Ronaldo alla Juventus dal Real Madrid. Il giocatore fu ufficializzato dal club bianconero il 10 luglio del 2018 dopo un affare concluso da Andrea Agnelli in persona che raggiunse il campione portoghese e Jorge Mendes in Grecia con un volo privato: "Sarebbe andato via da Madrid solo per la Juventus".
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Il mito senza tempo di Ayrton Senna, artista del volante che ha ispirato generazioni di piloti


Oggi Ayrton Senna avrebbe compiuto 61 anni. Piloti del passato e del presente parlano di lui come di un grande mito e di uno dei piloti migliori della storia, perché sapeva fondere una grande passione nel suo sport, una micidiale voglia di essere perfetto in ogni dettaglio del suo lavoro e una smania insopprimibile di competizione e desiderio di vittoria.
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La vita maledetta di Paul Gascoigne, tra alcol e tentativi di suicidio e 26 milioni dilapidati


Paul Gascoigne è stato un grande protagonista quando è stato un calciatore, ma lo è stato anche fuori dal campo. La sua vita è stata fin troppo movimentata. Dodici volte è finito in ospedale, negli Stati Uniti ha fatto la riabilitazione per uscire dal tunnel dell'alcol, è finito in galera, ha minacciato di suicidarsi e ha sperperato 26 milioni di sterline di guadagni.
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Nessun altro come Eto’o, il calciatore più grande nella storia della sua amata Africa


Samule Eto'o, che oggi compie 40 anni, è per vittorie personali e di squadra, il migliore calciatore africano di sempre. Con il Barcellona ha vinto tutto, ripetendosi poi con l'Inter di Mourinho, allenatore odiato e poi amato alla follia. Da calciatore ha sempre fatto sentire la sua voce nei riguardi dell'Africa, suo luogo del cuore e vero e proprio stato mentale che non bisogna mai abbandonare.
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Mino Raiola e il Manchester United, una storia di affari, amore e odio


Una storia di odio e amore quella tra Mino Raiola e il Manchester United. Sono tanti i calciatori assistiti dal procuratore che hanno vestito la casacca dei Red Devils, anche se i rapporti sono andati via via peggiorando soprattutto dopo il caso Pogba. Dalla rottura con Sir Alex Ferguson, alla rivincita del 2016, fino alle ultime dichiarazioni sull'addio del francese.
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Cosa è successo tra Ibrahimovic e Lukaku, da Manchester alla lite in Inter-Milan


C'è una storia dietro il rapporto tra Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku che spiega cosa è accaduto in quel derby burrascoso di Coppa Italia, dove arrivarono quasi alla rissa e allo scontro fisico. Tutto nasce da una leggenda farlocca raccontata dall'azionista di maggioranza dell'Everton usata dallo svedese per colpire l'avversario. Ma il belga ha sempre sofferto la sua vicinanza anche ai tempi del Manchester United.
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Il manuale di Serse Cosmi, dall’imitazione di Crozza agli stratagemmi hard


Serse Cosmi torna a sedere su una panchina di Serie A dopo ben 9 anni. Il tecnico umbro è stato scelto per condurre il Crotone alla salvezza dopo l'esonero di Giovanni Stroppa. L'ex allenatore del Perugia ha fatto la storia del nostro campionato nei primi anni Duemila. Celebre l'imitazione di Maurizio Crozza a 'Mai Dire Gol' che contribuì ad accrescere la popolarità del trainer di Ponte San Giovanni.
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Com’è Ibrahimovic in allenamento: metodi e segreti per restare al top fino ai 40 anni


Lavoro, determinazione, sacrificio. Ma anche un innato e sempre presente senso della leadership, l'espressione costante di carisma e personalità verso i compagni. Ibrahimovic in allenamento è sempre stato un punto di riferimento in tutte le squadre in cui ha giocato: esempio di professionalità e perfezione che lo hanno trascinato ad essere ai massimi livelli anche a 40 anni.
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I gol più belli di Ibrahimovic in carriera, dal gol di tacco all’Italia alla rovesciata da record


La carriera di Zlatan Ibrahimovic ripercorsa attraverso i gol più celebri dell'attaccante svedese. Dalla magia con la maglia dell'Ajax contro il Nac Breda, alle prodezze con la Svezia, fino ai gol da fantascienza messi a segno con Inter, Barcellona, Los Angeles Galaxy e Milan. L'ultima magia con i rossoneri: il gol alla Dacia Arena contro l'Udinese.
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Quanto guadagna Zlatan Ibrahimovic al Milan: stipendio e patrimonio del calciatore svedese


Lo stipendio che Zlatan Ibrahimovic guadagna al Milan è di 7 milioni netti fino a giugno 2021. Non è il più alto della carriera: è in Inghilterra, al Manchester United, che ha ottenuto l'ingaggio più alto (15 milioni netti per 2 stagioni). Al Paris Saint-Germain è arrivato a un massimo di 14 milioni, 12 milioni all'Inter, 9.5 alla prima esperienza nel Milan, 3 milioni alla Juventus, 6.4 ai Los Angeles Galaxy. All'Ajax, ancora giovane, doveva 'accontentarsi' di circa 300 mila euro. Nel suo patrimonio, oltre agli introiti del calcio, spiccano anche investimenti in aziende e partecipazioni azionarie in Fondi. Ecco quanto percepisce lo svedese per le 5 serate al Festival di Sanremo.
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Metodo Ibrahimovic: così Zlatan detta legge nello spogliatoio (per vincere)


Zlatan Ibrahimovic raccontato attraverso alcuni aneddoti di ex compagni di squadra che hanno condiviso lo spogliatoio con lo svedese. Dalla Juventus alla sua ennesima esperienza al Milan, il ritratto di un giocatore che cercava di imporre a tutto il gruppo una mentalità vincente, anche se con modi non sempre così gentili. Gattuso: "Se non vinceva una partitella in allenamento poteva distruggere lo spogliatoio in due minuti".
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Il re Kazu Miura è ancora sul trono e ha un ultimo sogno, le Olimpiadi di Tokyo


Kazuyoshi Miura è una figura davvero straordinaria nella storia del calcio. Parte giovanissimo per il Brasile, ispirando il cartone Holly e Benji, torna in patria, diventa il miglior calciatore giapponese e tenta una mitologica avventura in Italia, segnando un gol storico nel Derby di Genova. Oggi a 54 anni vuole ancora giocare in J League e sperare in una convocazione per le Olimpiadi di Tokyo.
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La marcatura da incubo di Park Ji-Sung su Andrea Pirlo nella sua partita peggiore


Park Ji-Sung compie 40 anni. L'ex centrocampista coreano del Manchester United è stato uno dei pochi giocatori in grado di fermare Andrea Pirlo nella sua brillante carriera da calciatore. Nel match valido per gli ottavi di Champions nel 2010 contro il Milan, Ferguson gli assegnò il compito di bloccare il #21 rossonero: "Il tuo lavoro lavoro oggi è Pirlo, non toccare la palla, ma Pirlo".
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La storiaccia di Alex Schwazer: le macchie, i dubbi e un danno irreparabile


Alex Schwazer ha raggiunto la sua piccola verità che ha sempre cercato: il Gip di Bolzano, Walter Pelino, ha confermato che il marciatore non ha assunto sostanze dopanti durante la preparazione per le Olimpiadi di Rio 2016. Una sentenza che mette di nuovo in luce gli errori, le macchie, i dubbi dell'intera vicenda e i tanti perché a cui nessuno ha mai dato una vera risposta.
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Quando Maradona giocò una partita con il Granada (ed era ancora del Napoli)


Il 16 novembre del 1987 Diego Armando Maradona vestì la maglia del Granada, esattamente la numero 9. Il Napoli lo prestò per una sera al club spagnolo, che aveva comprato Raul detto Lalo Maradona, uno dei fratelli di Diego. Quella sera contro il Malmoe giocarono assieme con il Granada tutti e tre i fratelli: Diego, Hugo e Lalo. Il Granada vinse per 3-2, Maradona segnò su punizione e pochi giorni dopo realizzò un altro gol su punizione nella partita Napoli-Torino.
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