Scatti di anzianità CCNL Pelli e cuoio industria: ecco gli aumenti in busta paga


Gli scatti di anzianità nel CCNL Pelli e cuoio sono gli aumenti periodici di anzianità previsti dall'art. 48 del contratto collettivo. Si tratta di quattro aumenti biennali in busta paga. Vanno da 11,88 euro al mese per il livello sesto fino a 6,71 euro mensili per il primo livello e rientrano nella retribuzione di fatto. Il contratto Pelli e industria disciplina anche il calcolo degli scatti di anzianità in caso di passaggio ad un livello superiore di inquadramento e riconoscimento di un superminimo.
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Periodo di prova nel CCNL Telecomunicazioni


Il periodo di prova massimo nel CCNL Telecomunicazioni (contratto TLC) è pari a tre mesi per i lavoratori inquadrati al primo, secondo, terzo e quarto livello e di sei mesi per i lavoratori inquadrati al quinto, sesto, settimo livello del CCNL TLC. Possibile la protrazione e la rinnovazione solo in caso di malattia o infortunio. Il recesso durante il periodo di prova per "licenziamento" datoriale o "dimissione" del lavoratore è senza preavviso e riconoscimento dell'indennità di preavviso.
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Spese di istruzione e universitarie detraibili nel 730/2020


Sulle spese di istruzione sostenute per la scuola e da studenti per tasse universitarie, master, dottorati di ricerca e corsi di specializzazione è possibile fruire di una detrazione Irpef del 19%, che riduce l’imposta da pagare. L’agevolazione fiscale va fruita nel 730 o nella dichiarazione dei redditi. Vediamo la normativa, come indicare le detrazioni per tasse universitarie e scolastiche nel quadro E del modello 730 con il codice 12 e 13 nei righi da E8 a E10 e quali sono limiti di detrazione.
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CCNL metalmeccanici orafi, odontotecnici artigiani: a chi si applica


Il CCNL metalmeccanici artigianato si applica agli artigiani del settore metalmeccanico e di installazione di impianti, al settore orafo, argentiero, della bigiotteria e della orologeria ed affini, nonché al settore odontotecnico. Vediamo l'elenco dei laboratori, delle produzioni e delle officine che rientrano nell'applicazione del contratto collettivo metalmeccanico artigiani, orafi, argentieri ed odontotecnici.
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Spese notarili detraibili nel 730/2020 sull’acquisto prima casa nel 2019


Le spese del notaio per l’acquisto della prima casa possono essere detratte nel 730 al rigo E7 del quadro E. Detraibili le spese sostenute dal notaio per la stipula del mutuo o di spese anticipate dal notaio per il cliente. La detrazione è fissata al 19% della spesa. Non si possono detrarre le spese notarili per la stipula del contratto di compravendita, cioè il mero onorario del notaio non è scaricabile. Vediamo come scaricare gli interessi sui mutui, le spese del notaio e gli altri oneri accessori sia per l’acquisto della prima casa che per altro immobile.
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Contributo a fondo perduto: istanza, istruzioni, software per domanda all’Agenzia Entrate


L'istanza per il contributo a fondo perduto può essere presentata dal 14 giugno al 13 agosto 2020 esclusivamente in via telematica direttamente o tramite intermediari, attraverso il servizio Entratel o Fisconline, utilizzando un software di compilazione. E' possibile anche la presentazione online con una procedura web tramite il portale "Fatture e Corrispettivi" dell'Agenzia delle Entrate. L'acceso tramite SPID. Ecco il PDF della domanda, le istruzioni, il software e tutto l'iter di presentazione della domanda per il fondo perduto del Decreto Rilancio.
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Contributo a fondo perduto: a chi spetta tra imprese e professionisti


Il contributo a fondo perduto spetta ai titolari di reddito di reddito agrario, alle società di persone e di capitali, agli enti commerciali, agli artigiani e commercianti, agli esercenti arti e professioni titolari di lavoro autonomo, escluso i professionisti iscritti all'albo e le casse private. Vediamo tutte le imprese beneficiare del contributo a fondo perduto, in presenza dei requisiti relativi a ricavi e compensi inferiori di almeno un terzo nel confronto tra aprile 2020 e aprile 2019.
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Periodo di prova CCNL edilizia artigianato per operai e impiegati


Il CCNL edilizia artigianato disciplina il periodo di prova prevedendo una durata diversa della prova per i dipendenti assunti come operai, impiegati e apprendisti. La durata del periodo di prova dipende anche dal livello di inquadramento. Si va da un minimo di 15 giorni ad un massimo di 35 giorni per gli operai; da 2 a 6 mesi per gli impiegati. Per gli apprendisti la durata del periodo di prova può essere massimo di 6 settimane. Sono esonerati dal periodo di prova operai ed impiegati che entro un determinato periodo di tempo abbiano già lavorato presso la stessa impresa. Vediamo cosa stabilisce il contratto edilizia artigianato in materia di periodo di prova.
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Pensione giugno 2020 in pagamento con trattenute fiscali


La pensione di giugno 2020 in banca viene accreditata lunedì 1° giugno 2020, mentre il pagamento tramite Poste Italiane in contanti o con accredito viene effettuato secondo l'ordine alfabetico in base al cognome del pensionato. Il calendario pagamento va da martedì 26 maggio a lunedì 1 giugno, anche per l'assegno ordinario di invalidità. La pensione di giugno 2020 per alcuni pensionati è più bassa: l'Inps ha annunciato trattenute per debiti di natura fiscale, accanto a trattenute Irpef e addizionali regionali e comunali, contenute nella Certificazione unica 2020.
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730 precompilato scadenze 2020: tutte le nuove date dopo il Covid-19


Dopo l'emergenza Coronavirus Covid-19, il 730 precompilato ha nuove scadenze 2020, tappe e date da rispettare: la scadenza della presentazione passa dal 23 luglio al 30 settembre 2020, la stagione del 730 precompilato finisce il 30 novembre 2020. Dal 5 maggio l'accesso al 730 precompilato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dal 14 maggio è possibile modificare, integrare, rettificare ed inviare il 730 precompilato. La scadenza 730 precompilato è 30 settembre 2020, saldo e primo acconto entro 30 giugno, 31 luglio con maggiorazione dello 0,40%, secondo acconto entro 30 novembre 2020. Rimborsi Irpef dopo invio 730 precompilato. Vediamo tutte le scadenze per annullare o rettificare 730 precompilato, presentare 730 integrativo o correttivo o il modello Redditi PF.
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Studi professionali: riapertura con nuovi obblighi anti Covid-19 degli uffici aperti al pubblico


Gli studi professionali e i professionisti, con o senza dipendenti, dalla riapertura o dal 18 maggio 2020 devono rispettare il protocollo degli uffici aperti al pubblico. Adeguata informazione, contatto con i clienti a distanza o accesso con prenotazione, riorganizzazione degli spazi, sala d'attesa, mantenimento di almeno un metro di separazione tra postazioni di lavoro, professionista e cliente, uso della mascherina, barriere fisiche, sanificazione, igiene delle mani, pulizia delle superfici e disinfezione delle attrezzature prima di ogni cliente, ecco tutti gli obblighi e misure anti Covid-19, pena sanzioni della chiusura dello studio professionale da 5 a 30 giorni con sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro.
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Mancato rispetto norme anti Covid-19: chiusura attività e sanzione fino 3.000 euro


Con la riapertura dal 18 maggio 2020, chi esercita attività economiche, produttive e sociali deve rispettare le normative anti Coronavirus Covid-19 contenute nel Decreto Legge n. 33 del 16 maggio 2020, nel D.P.C.M. 17 maggio 2020, nei protocolli nazionali anti contagio di ogni settore e nelle ordinanze regionali. Prevale l'ordinanza regionale, ma per il datore di lavoro si applicano le norme nazionali sulla salute e sicurezza su lavoro (D. Lgs. n. 81 del 2008) e il protocollo anti contagio nei luoghi di lavoro del 24 aprile 2020. In caso di violazione che non assicuri "adeguati livelli di protezione" scatta la sospensione dell'attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Prevista la sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro e la chiusura dell'attività da 5 a 30 giorni. Chi irroga la sanzione è il Prefetto per le norme nazionali o l'autorità regionale o locale che ha emesso l'ordinanza.
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Periodo di prova CCNL metalmeccanici artigiani


Il periodo di prova nel CCNL metalmeccanici artigiani va dai 10 giorni ai 3 mesi di lavoro in base al livello di inquadramento e al settore di appartenenza del lavoratore: metalmeccanico, installazione impianti, orafo o odontotecnico. Per gli impiegati il periodo di prova è di 3 mesi. Vediamo la durata del periodo di prova per ogni categoria professionale, cosa fare in caso di licenziamento o dimissioni durante il periodo di prova, quali sono i diritti dei lavoratori, compreso apprendisti, in termini di stipendio, scatti di anzianità, ratei di tredicesima, anche in caso di contratto a tempo determinato o apprendisti.
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Cassa integrazione: il bonus Renzi spetta, ecco chi lo paga


In cassa integrazione ordinaria e in deroga spetta il bonus Renzi. A pagare gli 80 euro al mese è il sostituto d'imposta, che può essere sia il datore di lavoro, in caso di anticipazione datoriale dell'integrazione salariale, che l'Inps, in caso di pagamento diretto. Vediamo come funziona in busta paga il calcolo della detrazione per lavoro dipendente e del Bonus Renzi, nei vari casi di CIGO, CIGS, CIG in deroga, assegno ordinario FIS, CIG a zero ore, CIG a rotazione, cassa integrazione con riduzione orario di lavoro. Ecco in cassa integrazione quanto si prende come Bonus Renzi in busta paga o tramite pagamento diretto Inps.
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Festività durante cassa integrazione: chi paga la giornata


Il pagamento della festività durante la cassa integrazione ordinaria, straordinaria, la cassa integrazione in deroga, l’assegno ordinario e l’assegno di solidarietà FIS segue regole diverse tra impiegati e operai, lavoratori retribuiti ad ore o in misura fissa mensile, tra CIG a zero ore, ad orario ridotto o rotazione, sospensione totale o parziale dell’attività lavorativa. L'Inps paga la giornata di festività per gli impiegati, paga il datore di lavoro la festività in caso di riduzione dell’orario di lavoro e per gli operai nelle prime due settimane di sospensione dell'attività lavorativa o nelle festività nazionali 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno. Ecco come funziona tra festività e CIGO, CIGS, CIG in deroga e Fondo di integrazione salariale, anche in caso di festività coincidenti con il sabato o la domenica in un periodo di integrazione salariale.
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Permessi legge 104 e cassa integrazione: come funziona


I permessi legge 104/92 durante la cassa integrazione, anche per Coronavirus causale Covid-19, non spettano in caso di CIG a zero ore, spettano durante la CIG ad orario ridotto (riduzione orizzontale dell’orario di lavoro), vanno riproporzionati invece in caso di CIG a rotazione, come il caso del part-time verticale. Gli stessi criteri vanno applicati in caso di cassa integrazione straordinaria (CIGS), CIG in deroga e assegno ordinario FIS (Fondo di integrazione salariale). Particolarità di calcolo dei tre giorni di permessi legge 104/92 e dei 12 giorni complessivi aggiuntivi per Coronavirus a marzo e aprile 2020, così come per la CIG iniziata durante il mese.
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Perché la cassa integrazione non è l’80% dello stipendio in busta paga


La cassa integrazione non è l'80% dello stipendio e in moltissimi casi neanche l'80% della retribuzione globale ai sensi della normativa sul calcolo della cassa integrazione. Durante la cassa integrazione, anche per emergenza Coronavirus causale Covid-19, la maggior parte dei lavoratori percepiranno il massimale CIG, pari a 998,18 euro mensili, pari a 5,34 euro lordi ad ora di integrazione salariale, comprensivi di tredicesima e quattordicesima. Il netto in tasca percepito dipende dalla tassazione del lavoratore, ma non è l'80% della paga oraria. Ecco perché la cassa integrazione non è l'80% dello stipendio.
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Malattia prima e durante cassa integrazione e CIG in deroga


In materia di CIG e malattia, tra CIGO o CIGS e indennità di malattia, la legge prevede che l’integrazione salariale sostituisce l’indennità di malattia e l’integrazione della malattia da parte del datore di lavoro secondo CCNL. L’Inps prevede che in caso di malattia insorta prima della CIG a zero ore (sospensione attività lavorativa), non per tutti i lavoratori, eroga l’indennità di malattia e non la cassa integrazione ordinaria, straordinaria o CIG in deroga. Nel caso di malattia insorta durante la CIG a rotazione (riduzione orario di lavoro) eroga sempre l’indennità di malattia, in deroga alla legge. Vediamo nel dettaglio, anche in caso di pagamento diretto da parte dell’Inps ed emergenza Covid-19 per Coronavirus.
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Assegni familiari durante cassa integrazione: esclusi i lavoratori FIS


Gli assegni familiari spettano ai lavoratori in cassa integrazione ordinaria (CIGO) e in CIG in deroga per causale Covid-19. Leggendo il D. Lgs. n. 148 del 2015 e il Decreto Cura Italia, come confermato dalla circolare Inps n. 47/2020 ai lavoratori che percepiscono l'assegno ordinario FIS non spetta l'assegno per il nucleo familiare. Trattasi di una vasta platea: tutti lavoratori del settore commercio, terziario, turismo, servizi in azienda da 6 dipendenti in poi, con qualche deroga. I Consulenti del Lavoro chiedono una modifica normativa al Decreto Cura Italia ed un intervento dell'Inps a favore degli ANF ai lavoratori in FIS.
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Congedo non retribuito per figli da 12 a 16 anni durante chiusura scuola


I genitori entrambi lavoratori con figli da 12 a 16 anni hanno diritto ad un congedo non retribuito per tutta la durata della chiusura delle scuole. L'assenza non retribuita è giustificata, non è retribuita, quindi è senza indennità, non dà diritto alla contribuzione figurativa, ma dà diritto alla conservazione del posto di lavoro ed il divieto di licenziamento. Resta fermo, per altri figli fino a 12 anni, il diritto al congedo parentale straordinario retribuito di 15 giorni.
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Congedo parentale straordinario di 15 giorni per figli fino a 12 anni


Il Governo ha introdotto un congedo parentale straordinario di 15 giorni, continuativi o frazionati, da usufruire entro il 31 dicembre 2020, per i nuclei con entrambi i genitori lavoratori e figli fino a 12 anni. Spetta un'indennità pari al 50% della retribuzione. Spetta ai lavoratori dipendenti privati e pubblici, lavoratori della Gestione separata e autonomi Inps, in alternativa un voucher di 600 euro per servizi di baby sitting. Ecco tutte le informazioni anche su calcolo dell'indennità e della retribuzione globale di fatto.
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A chi spetta l’assegno ordinario FIS per Coronavirus causale Covid-19


L'assegno ordinario del Fondo di integrazione salariale (FIS) è un ammortizzatore sociale che spetta alle aziende non destinatarie della cassa integrazione ordinaria (CIGO). Spetta nei settori Commercio, Servizi e Turismo per le aziende che hanno una media di più di 5 dipendenti. Spetta ai lavoratori subordinati: indeterminato, determinato, part-time, apprendistato professionalizzante. Esclusi apprendisti I e III livello, dirigenti. L'importo mensile dell'assegno ordinario FIS è pari alla CIGO e alla CIG in deroga, ma non spettano gli assegni familiari.
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600 euro lavoratori stagionali: elenco attività, requisiti, domanda


Il Decreto Cura Italia riconosce, per emergenza Coronavirus Covid-19, un’indennità di 600 euro per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che tra il 1° gennaio 2019 ed il 17 marzo 2020 hanno involontariamente perso il posto di lavoro. Vediamo l'elenco attività (Alberghi, ristorazione, bar, caffetterie, pub, birrerie, pizzerie, enoteche, stabilimenti balneari, gelaterie, pasticcerie, ecc.) e come presentare la domanda sul sito Inps dal 1 aprile 2020.
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Cassa integrazione: quanto si prende e perde in busta paga


Cassa integrazione Coronavirus: quanto si prende? La legge sulle integrazioni salariali dice l'80% della retribuzione globale, ma impone massimale mensile di CIGO, assegno ordinario FIS e CIG in deroga. Quindi nella maggior parte dei casi, si prende 998,18 euro lordi compreso ratei di tredicesima e quattordicesima (939,89 euro netti al mese). E per ogni ora di cassa integrazione, per tanti lavoratori, meno di 6 euro ad ora (dividendo 998,18 euro per il divisore mensile). Chi supera i 2.159,48 euro di retribuzione globale mensile prenderà 1.129,66 netti al mese. Ecco quindi come calcolare in busta paga quanto si perde al mese e per ogni ora di CIGO, assegno ordinario FIS e CIG in deroga, in base all'orario di lavoro (part-time compreso) e al divisore orario del CCNL.
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Bonus 600 euro autonomi: non spetta a chi è lavoratore dipendente


Il bonus di 600 euro previsto dal "Decreto Cura Italia" non spetta ai titolari di rapporto di lavoro dipendente. In particolare non spetta agli iscritti ad altra previdenza obbligatoria nel caso di professionisti senza cassa e cococo iscritti alla Gestione separata, nonché nel caso di artigiani e commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri. Non spetta inoltre ai lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari ed ai lavoratori dello spettacolo che hanno un rapporto di lavoro alla data del 17 marzo 2020. Vediamo tutti i casi.
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Bonus 600 euro per lavoratori dello spettacolo Enpals (Coronavirus)


Il Decreto Legge n. 18 del 2020 emanato in piena emergenza Coronavirus è stata introdotta un’indennità di 600 euro per i lavoratori dello spettacolo. Hanno diritto al bonus di 600 euro i lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo (Enpals), con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al Fondo, con reddito non superiore a 50.000 euro. L'Indennità COVID-19 non spetta ai titolari di pensione ed ai lavoratori rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020. Vediamo requisiti, come fare domanda e tutte le informazioni.
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Coronavirus, Reddito di cittadinanza percepito senza obblighi per 2 mesi


Il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 ha sospeso per l'emergenza Coronavirus tutti gli obblighi e le misure di condizionalità previste per i beneficiari del Reddito di cittadinanza. La percezione per due mensilità è senza obblighi di condizionalità (DID, Patto per il lavoro, convocazione al CPI, obblighi di accettazione offerta di lavoro congrua, ecc.). Sospese anche le decurtazioni delle mensilità in caso di violazione e, in alcuni casi, la decadenza dal diritto.
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Credito d’imposta 60% affitto botteghe e negozi per marzo 2020


Nel Decreto Legge di emergenza anti Coronavirus è stato introdotto un credito d’imposta del 60%, sul canone di locazione del mese di marzo. Il credito d'imposta affitti di botteghe e negozi spetta a tutti quei soggetti esercenti attività d’impresa che al momento risultano sospese. Il credito d’imposta del 60% non riduce il canone di locazione, ma può essere utilizzato in compensazione di natura fiscale in F24 con il codice tributo 6914. Vediamo tutte le informazioni.
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Detrazione 30% per erogazioni liberali anti Coronavirus


Nel Decreto Legge n. 18/2020 di emergenza anti Coronavirus è stata introdotta una detrazione del 30%, per un importo non superiore a 30 mila euro, per le erogazioni liberali in denaro o natura in favore di Stato, Regioni, Enti locali territoriali, enti o istituzioni pubbliche, fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro. La detrazione Irpef del 30% riduce l'imposta Irpef o Irap. E' riconosciuta anche ai titolari di reddito d'impresa e in questo caso è deducibile.
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