Il premier Conte visita la Lombardia: “Non sono venuto prima per non creare intralcio”


Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, visita la Lombardia per la prima volta dall'inizio dell'emergenza coronavirus. A Milano ha incontrato il governatore Attilio Fontana e il sindaco Giuseppe Sala, prima di visitate Brescia, Bergamo e Codogno. "Se fossi venuto nella fase più acuta avrei forse creato intralcio", ha spiegato.
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“Regione Lombardia chiede ancora alle Rsa di prendere pazienti covid”: la denuncia dell’opposizione


Regione Lombardia torna a chiedere alle case di riposo di accogliere pazienti Covid, con una circolare della dg Welfare datata 23 aprile. Il documento è indirizzato ai direttori generali delle Ats e agli istituti milanesi Martinitt, Stelline e Pio Albergo Trivulzio (nonostante l'inchiesta in corso per le morti sospette di coronavirus), con la richiesta di attivare di “una o più Rsa” dedicate esclusivamente a “pazienti anziani covid positivi”. Lo denuncia a Fanpage.it Gianni Girelli, consigliere regionale del Pd.
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“Commissariare la sanità della Lombardia”: petizione con 76mila firme e dossier al ministro Speranza


Dopo aver raggiunto oltre 76mila firme online, la rete della sinistra milanese Milano 2030 intende presentare al ministro della Salute Roberto Speranza un dossier sulla proposta di commissariamento della sanità lombarda, criticata per la gestione dell'emergenza sanitaria da Coronavirus: "La Regione non ha protetto i medici di base e non ha istituito la zona rossa nella Bergamasca".
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Lombardia, 73.479 positivi e 13.449 morti: mille ricoverati in meno, nessun nuovo caso a Sondrio


In Lombardia i casi ufficiali di coronavirus sono 73.479, in aumento di 590 da ieri. I pazienti ricoverati in ospedale con sintomi sono 7.525 (meno 956). Le persone nei reparti di terapia intensiva sono 680, in calo di 26. Il numero dei pazienti dimessi arriva a quota 48.471. Si registrano 124 morti nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto a ieri. Il totale dei tamponi effettuati in Lombardia è arrivato a 342.850, con un incremento di 5.053.
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Fontana: “Sala cita stime non confermate, siamo tutti preoccupati per la riapertura”


"Riaprire in sicurezza è anche la preoccupazione della Regione". Il governatore lombardo Attilio Fontana ha risposto al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha sollevato dubbi sulla validità dei dati ufficiali come base per organizzare la riapertura delle attività in sicurezza. "Il sindaco di Milano", ha aggiunto, "cita stime epidemiologiche non ancora confermate da dati ufficiali".
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Sala: “Fontana è in difficoltà perché schiacciato da Salvini, Io ragiono con la mia testa”


"A volte immagino che il presidente Fontana sia schiacciato da Salvini dall'alto e anche dai suoi assessori di pura fede politica leghista". Giuseppe Sala, lancia una provocazione al governatore lombardo accusandolo di sudditanza nei confronti del segretario della Lega. "La differenza tra noi è che oggettivamente io sono più libero, sono un sindaco indipendente", ha aggiunto il primo cittadino di Milano.
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Lombardia, ok a riapertura sperimentale dei mercati: “Uno per capoluogo, bancarelle distanziate”


Un mercato aperto per ogni capoluogo, con bancarelle distanziate, mascherine e un 'covid manager' a controllare gli accessi. Al via in Lombardia la sperimentazione sulla riapertura dei mercati all'aperto. Favorevoli i commercianti. Critico il Comune di Milano. "Prima la Regione cominci ad occuparsi di monitoraggio sanitario sul territorio", chiede l'assessore milanese Cristina Tajani.
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La denuncia del sindacato dei pediatri: “Problemi provocati dalle indicazioni di Regione Lombardia”


I problemi che si sono verificati nei territori lombardi durante l'emergenza sanitaria sono"imputabili totalmente all’aver seguito le indicazioni giunteci dal coordinamento della risposta del sistema sanitario regionale". È la denuncia del sindacato dei pediatri Simpef, che protesta contro gli atteggiamenti "dirigisti" di Regione Lombardia dopo l'approvazione di una risoluzione del Consiglio regionale che, tra le altre cose, suggerisce di rendere medici di famiglia e pediatri "dipendenti del sistema sanitario regionale".
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Lombardia, in arrivo altri 4,5 milioni di mascherine: “Da domani inizia la distribuzione nei comuni”


Altri 4,5 milioni di mascherine saranno distribuiti ai cittadini lombardi a partire da domani, venerdì 24 aprile, e nel weekend. Un milione di dispositivi è stato riservato agli addetti delle aziende di ristorazione e delle ditte di pulizie operanti negli ospedali. Altri 3,5 milioni sono già stati consegnati alle province. A Milano arriveranno 300mila mascherine in città e un milione nell'area metropolitana.
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“Le Ats non forniscono dati sulla mortalità”: la denuncia del consigliere regionale lombardo Girelli


"Lo scorso 30 marzo ho inoltrato formale richiesta a tutte le Ats del territorio per conoscere i dati sulla mortalità. Nonostante l’ufficialità, mi sono arrivati solo tre riscontri. Due hanno tentato malamente di giustificare perché non mi hanno risposto. La terza, quella di Bergamo, ha liquidato il mio diritto a conoscere la situazione con la motivazione del possibile intralcio al buon funzionamento dell’amministrazione". Il consigliere regionale del Partito democratico Gianni Girelli ha denunciato le mancate risposte da parte delle autorità sanitarie e parla di "un serio problema di trasparenza " nella gestione dell'emergenza coronavirus in Lombardia.
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L’invito di Attilio Fontana dopo la polemica: “De Luca venga a mangiare una cotoletta in Lombardia”


"Al presidente De Luca dico che lo invito qui in Lombardia a mangiarci una bella cotoletta alla milanese, appena avremo riaperto". Attilio Fontana ha rivolto questo invito al governatore campano, Vincenzo De Luca, dopo le polemiche sulla chiusura dei confini. "Noi ci sentiamo italiani, non facciamo distinzioni, se c'è un problema lo si deve affrontare tutti insieme", ha ribadito il presidente lombardo che oggi aveva ricordato "i 160mila italiani, tra cui circa 14mila campani, che ogni anno scelgono di venire in Lombardia per farsi curare".
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L’appello di Morena: “Mio figlio e gli altri bimbi disabili, vittime invisibili della quarantena”


"Se si riaprono gli uffici e le aziende, ma non le scuole e i servizi, i bambini con disabilità dove li lasciamo?". È la domanda che Morena e molti altri genitori hanno posto in una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai ministri competenti. Chiedono aiuto e assistenza a domicilio per i loro figli, privati a causa della quarantena del fondamentale aiuto degli insegnanti di sostegno, oltre che del prezioso contatto con i compagni di classe. "Il mio bambino ha 10 anni, a scuola ci è sempre andato. Ora a casa sta perdendo tantissimo e siamo in enorme difficoltà", è la denuncia della mamma.
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Ricciardi (Oms) boccia il progetto di Fontana: “La Lombardia non può permettersi di riaprire”


La Lombardia non si può permettere di riaprire il 4 maggio perché in questo momento ha una condizione epidemiologica di particolare gravità. È il parere di Walter Ricciardi, rappresentante italiano dell'Organizzazione mondiale della sanità, sui progetti di riavvio delle attività produttive della giunta regionale di Attilio Fontana. "La riapertura è subordinata al via libera degli scienziati", ha chiarito oggi il governatore lombardo.
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Per Bertolaso l’ospedale flop a Fiera Milano è “un’astronave che i medici non riescono a digerire”


Il criticato ospedale alla Fiera di Milano, costato 21 milioni di euro e che al momento ospita solo 14 pazienti, è "un'astronave" che la classe medica non ha digerito perché "non è abituata ai cambiamenti". Sono parole di Guido Bertolaso, ex capo della protezione civile e consulente del governatore lombardo Attilio Fontana per l'emergenza coronavirus. Di fronte alle polemiche per la maxi struttura che rimane sotto utilizzata nonostante il costo non sembra esserci spazio per l'autocritica.
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Lombardia, meno 729 ricoveri e forte calo in terapia intensiva. Fontana: “Dati rasserenano molto”


Il bollettino dell'emergenza coronavirus in Lombardia di oggi, venerdì 17 aprile. I casi di contagio accertati salgono a 64.135, in aumento di 1.041 unità rispetto a ieri. Le persone ricoverate in ospedale con sintomi sono 10.627, con una riduzione di 729 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 971 in totale, in calo di 61 unità . Cresce il numero totale dei dimessi, arrivato a quota 18.850 (più 454). I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 243, il bilancio totale dei morti in Lombardia è salito a 11.851.
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Assessore Terzi: “Orari diversi e capienza ridotta: così la fase due dei trasporti in Lombardia”


"Il nostro obiettivo è chiaro: trovare il modo per garantire la distanza di sicurezza sui mezzi pubblici". L'assessore lombardo ai Traporti, Claudia Maria Terzi, è in cerca della soluzione che permetta di rispettare sul mezzi pubblici il distanziamento, una delle condizioni fondamentali indicate per fare ripartire le attività produttive. Intervistata da Fanpage.it, spiega: "Non possiamo andare da zero a cento, dal blocco totale a treni e bus affollati. Bisogna pensare a una vita diversa, in cui non usciamo tutti dalle 7 alle 9, per garantire sicurezza dei passeggeri e del personale viaggiante".
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Fontana e la lezione del virus: “Basta tagli alla sanità, stabilizziamo 2.500 medici e infermieri”


"Dobbiamo trarre un insegnamento, dobbiamo investire di più nella sanità". Lo ha ammesso il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo di fronte al Consiglio regionale lombardo per fare il punto sull'emergenza coronavirus. "Stiamo ottenendo di poter stabilizzare i 2500 fra medici e infermieri", ha spiegato.
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Guardia di finanza negli uffici di Regione Lombardia: acquisiti documenti su case di riposo


I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Milano sono negli uffici della Regione Lombardia per acquisire documenti relativi all'inchiesta sulle morti per coronavirus nelle case di riposo, che vede al centro il Pio Albergo Trivulzio e altre Rsa milanesi tra cui il Don Gnocchi, la Sacra Famiglia di Cesano Boscone e strutture nei quartieri di Affori, Corvetto e Lambrate.
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Lo sfogo dell’assessore Mattinzoli: “Conte si vergogni, mai venuto in Lombardia a trovare i malati”


"Conte si deve vergognare perché non è mai venuto in Lombardia. Sta seduto dietro alla sua scrivania e viene a dire a noi malati 'ci sono e voglio esservi vicino. È una vergogna. I bresciani e i bergamaschi non si dimenticheranno". Sono le parole pronunciate dall'assessore lombardo allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli, in convalescenza dopo un lungo periodo trascorso in terapia intensiva per i sintomi del coronavirus. Uscito dall'ospedale, l'ex sindaco di Desenzano ha mandato un audio ai colleghi di Forza Italia in cui attacca con toni durissimi e insulti il premier e il governo. "Sono sempre stato contro ogni forma di violenza. Ma mi auguro che finita questa emergenza Conte venga e ne prenda tante".
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Il ministro Boccia a Fontana: “Polemica infondata, da Lombardia nessuna richiesta su Cig all’Inps”


Schermaglie a distanza tra la Regione Lombardia e il governo. Dopo le dure frasi del governatore Fontana - "Se lo Stato non c'è, garantiamo noi" - e la notizia dell'anticipo da parte della Regione tramite un fondo della cassa integrazione ai lavoratori lombardi, arriva la replica del ministro Boccia: "Ennesima polemica infondata: non risultano ancora richieste all’Inps da parte della Lombardia, così come invece altre Regioni hanno fatto. È complicato dare risposte se non ci sono richieste". Boccia è atterrato a Orio al Serio con un contingente di 88 infermieri per le regioni del Nord.
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Emergenza covid-19, migliaia di frontalieri licenziati dalle aziende svizzere: “Aiuti anche a loro”


Circa 6mila frontalieri rimasti senza lavoro per gli effetti del coronavirus: lo hanno denunciato i sindacati chiedendo di attivare aiuti anche per i lavoratori italiani che sono stato licenziati dalle aziende Svizzere. La crisi minaccia circa 80mila famiglie, in gran parte residenti in Lombardia nelle province di Varese, Como e Sondrio. Dolzadelli (Cisl): "Estendere anche a loro le misure previste nel decreto legge Cura Italia".
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Come stanno le cose sulla zona rossa tra Alzano Lombardo e Nembro


Chi avrebbe dovuto creare la zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro, nel cuore del focolaio bergamasco del coronavirus? Chi non ha dato il via libera, per errore di valutazione o mancanza di coraggio, contribuendo all'ecatombe che in seguito ha sconvolto il territorio della Val Seriana. Un mese dopo quella cruciale decisione non presa, non si ferma lo sconto tra istituzioni. Un rimpallo di responsabilità con il premier Giuseppe Conte e l'esecutivo da una parte, il presidente Attilio Fontale e la giunta lombarda dall'altra. Quest'ultimo ha sostenuto di aver richiesto da subito al governo il provvedimento, ma di non essere stato ascoltato. Il premier ha replicato che "se avesse voluto" il governatore leghista avrebbe potuto istituire lui le limitazioni. In questo ping pong, ognuno riconosce che qualcosa non ha funzionato, ma nessuno ammette di aver sbagliato. Eppure la legge prevede che ordinanze urgenti in materia di igiene e sanità pubblica possano essere emesse dal ministro della Salute, ma anche da governatori e sindaci. Questo significa che tutti, a tutti i livelli, avrebbero potuto prendere quella decisione. Colpa di tutti, quindi colpa di nessuno.
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Gli ordini dei medici accusano Fontana: “Disastro provocato da 7 errori di Regione Lombardia”


Mancanza di dati sulla reale diffusione dell'epidemia, incertezza nella chiusura delle aree a rischio, gestione confusa delle case di riposo per anziani, mancata fornitura di protezioni individuali ai medici e al personale sanitario, totale assenza delle attività di igiene pubblica, mancata esecuzione dei tamponi agli operatori sanitari, saturazione dei posti letto ospedalieri. Sono i sette errori nella gestione dell'emergenza coronavirus in Lombardia indicati dalla Federazione degli ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia in una lettera ai vertici della Regione. "È evidente l’assenza di strategie relative alla gestione del territorio", denunciano i medici, "la sanità pubblica e la medicina territoriale sono state da molti anni trascurate e depotenziate.
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Fontana: “A Bergamo i militari erano pronti per la zona rossa, poi il governo ci ha ripensato”


Il governatore della Lombardia Attilio Fontana in un'intervista è tornato sul tema della mancata istituzione della zona rossa nella Bergamasca, una decisione che potrebbe aver favorito l'ampia diffusione del contagio in quel territorio, martoriato da un grande numero di vittime. "C’erano molti militari lì attorno, ero praticamente convinto che ci sarebbe stato il provvedimento - ha detto Fontana -, ma poi qualcuno dal governo ha dato disposizioni diverse".
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Fontana: “Trend dei contagi in linea positiva, nei prossimi giorni dovrebbe iniziare discesa”


Il trend dei contagi da Coronavirus in Lombardia anche oggi "è rimasto nella stessa positiva linea. Continua ad essere in pianura, non ha impennate. Speriamo adesso inizi a discendere". Lo ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana nel consueto punto stampa organizzato oggi, venerdì 3 aprile, a Palazzo Lombardia. "Sono passati 4-5 giorni di costante pianura, nei prossimi giorni dovrebbero iniziare le discese". Sui test sierologici: "All'Università di Pavia in fase conclusiva sperimentazione su test che si avvicina a precisione assoluta". Annunciata una stretta sui controlli nei giorni di Pasqua: "Bisognerà essere più severi".
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La strage del coronavirus in Lombardia, Istat: a Bergamo morti più 618%, triplicati a Cremona e Lodi


Nei primi 21 giorni del mese di marzo i decessi nelle province della Lombardia sono cresciuti in modo tragico, con incrementi da due a sei volte rispetto al dato dell'anno precedente. È la fotografia fornita dai dati Istat sulla mortalità nel periodo di massima espansione dell'epidemia di coronavirus. Nella Bergamasca l'aumento dei decessi è del 618,41%. Nella provincia di Brescia è del 288,63%. Nella Città metropolitana di Milano del 141,57%. Altissimo anche l'incremento nel Lodigiano, 346,67% in più, e nel Cremonese, più 384,62%.
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Assessore Rabaiotti: “Milano si sentiva immortale, coronavirus ricorda che ha bisogno degli altri”


"L'orgoglio milanese rischia di dilatarsi fino a sfociare in un senso di autosufficienza e nell'idea che 'ce la possiamo sempre fare da soli'. Questa emergenza forse l'ha ridimensionato e ci ha riportati nel nostro limite. Il coronavirus ci ha ricordato che, tutto sommato, da soli non ce la facciamo". È la riflessione di Gabriele Rabaiotti, assessore milanese alle Politiche Sociali, che intervistato da Fanpage.it si interroga sugli effetti della tragedia dell'epidemia che ha contagiato migliaia di persone a Milano, la città con più casi in Italia. C'è una lezione che la città può imparare dall'esperienza della pandemia. "Ci ha ricordato che serve a qualcosa l'esistenza di un Paese, di una pluralità di soggetti e di voci. Vale soprattutto per chi pensava che in questa fierezza ambrosiana ci fosse una componente di immortalità".
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Fontana: “In Lombardia non c’è più un incremento dei casi di Coronavirus, siamo in piano”


"Siamo nel rispetto di quella linea di continuità: non esiste più un incremento, siamo in piano". Lo ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana a proposito dei casi di coronavirus nella regione. "Stiamo proseguendo nello sviluppare quell'ipotesi avanzata da statistici ed epidemiologi secondo cui abbiamo raggiunto il culmine - ha proseguito il governatore -: si proseguirà così per un certo periodo e poi dovrebbe iniziare la discesa".
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Coronavirus, Gallera: “Valutiamo ordinanza per bloccare la circolare del Viminale sulle passeggiate”


"Spero che i cittadini ignorino questa folle, insensata e irresponsabile circolare". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, a proposito della circolare del Viminale che autorizza le passeggiate genitori-figli vicino casa. "Vedremo se c'è la possibilità di emanare ordinanze che la vanifichino", ha aggiunto Gallera.
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