Facebook spiega ai giudici che CasaPound è «odio organizzato»

Il social network ha presentato un reclamo contro l'ordinanza del tribunale di Roma che aveva chiesto di riattivare l'account del movimento neofascista: «Abbiamo una policy sulle organizzazioni pericolose».

Facebook ha presentato un reclamo contro l‘ordinanza del Tribunale di Roma che il 12 dicembre scorso aveva ordinato al social di riattivare gli account di CasaPound. «Ci sono prove concrete che CasaPound sia stata impegnata in odio organizzato e che abbia ripetutamente violato le nostre regole. Per questo motivo abbiamo presentato reclamo», fa sapere un portavoce di Facebook.

«ABBIAMO UNA POLICY SULLE ORGANIZZAZIONI PERICOLOSE»

«Non vogliamo che le persone o i gruppi che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono utilizzino i nostri servizi, non importa di chi si tratti. Per questo motivo abbiamo una policy sulle persone e sulle organizzazioni pericolose che vieta a coloro che sono impegnati in ‘odio organizzato’ di utilizzare i nostri servizi», ha dichiarato il portavoce di Facebook.

«LE REGOLE VALGONO AL DI LÁ DELLA IDEOLOGIA»

«Partiti politici e candidati, così come tutti gli individui e le organizzazioni presenti su Facebook e Instagram, devono rispettare queste regole, indipendentemente dalla loro ideologia». Il reclamo di Facebook è contro l’ordinanza con cui il 12 dicembre il tribunale civile di Roma ha ordinato al social network la riattivazione immediata della pagina Facebook di CasaPound, oltre che del profilo personale e della pagina pubblica dell’amministratore Davide Di Stefano. Tali account erano stati disattivati da Facebook il 9 settembre.

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Cosa sappiamo sull’esposizione dei dati di 267 milioni di utenti di Facebook

Nuova fuga di dati per il gigante di Menlo Park. Tra il 4 e 19 dicembre comparso online un database con milioni di dati. La società: «Dati rubati prima del cambio di policy».

Nuova tegola per il gigante di Menlo Park. Facebook è alle prese con un altro caso di esposizione dei dati personali degli utenti. La società di sicurezza Comparitech avrebbe individuato un database contenente dati personali di 267 milioni di utenti del social network e ne ha dato notizia sul suo sito. La mole di informazioni personali poteva essere consultata liberamente in rete, senza necessità di inserire password. Il database è rimasto online per circa due settimane, dal 4 al 19 dicembre, ed è risultato scaricabile anche tramite un forum hacker fino a che il provider che lo ospitava non ha deciso di rimuoverlo, a seguito della segnalazione da parte dei ricercatori.

DISPONIBILI ID, NOMI UTENTE E NUMERI DI TELEFONO

Secondo Comparitech i dati potrebbero essere stati estrapolati dalla piattaforma legata gli sviluppatori di applicazioni (API). Oppure attraverso una operazione di ‘scraping‘, una tecnica di estrazione dei dati da un sito usando appositi software. Nell’archivio erano contenute informazioni come lo ‘user ID’, che identifica l’utente, nome e numero di telefono. Oltre al complesso scandalo Cambridge Analytica, non è la prima volta che i dati di milioni di utenti di Facebook vengono divulgati in rete. Lo scorso settembre, un ricercatore ha scoperto un database ancora più grande di questo: 419 milioni di dati collegati agli account del social network.

LA SOCIETÀ: «FUGA DI DATI PRECEDENTE AL CAMBIO DELLA PRIVACY»

Facebook, per bocca di uno dei suoi portavoce, ha fatto sapere che sono incorso approfondite analisi in merito alla pubblicazione del database. «Stiamo esaminando questo problema», hanno spiegato, «ma crediamo che si tratti di informazioni ottenute molto probabilmente prima dei cambiamenti che abbiamo apportato negli ultimi anni per proteggere meglio le informazioni delle persone».

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Facebook e Instagram down: ancora problemi per i social di Zuckerberg

I due siti irraggiungibili per diverso tempo e in diverse zone del mondo, dall'Europa agli Stati Uniti. Su Twitter un fiume di segnalazioni sotto gli hashtag #facebookdown e #instagramdown.

Pomeriggio difficile per i social di Mark Zuckerberg. Nella giornata del 28 novembre sia Facebook che Instagram sono risultati irraggiungibili per diverso tempo in varie parti del mondo.

SEGNALAZIONI DALL’EUROPA AL SUD AMERICA

Sul sito Downdetector sono state migliaia le segnalazioni di malfunzionamento per i due social network. A livello geografico, le segnalazioni hanno coinvolto l’Europa, il Nord America e il Sud America. Diverse centinaia di segnalazioni hanno riguardato la chat Messenger. Su Twitter diversi utenti stanno postando messaggi con gli hashtag #facebookdown e #instagramdown. C’è chi non è riuscito ad accedere a Facebook e ha pubblicato lo screenshot dell’avviso visualizzato sul social: «Facebook al momento non è disponibile a causa di un’operazione di manutenzione e dovrebbe tornare a essere disponibile tra pochi minuti».

FACEBOOK: «AL LAVORO PER TORNARE ALLA NORMALITÀ»

«Sappiamo che alcune persone stanno riscontrando delle difficoltà nell’accedere alla famiglia delle app di Facebook», ha detto un portavoce del gruppo. «Stiamo lavorando per riportare tutto alla normalità il più velocemente possibile».

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Facebook e Instagram down: ancora problemi per i social di Zuckerberg

I due siti irraggiungibili per diverso tempo e in diverse zone del mondo, dall'Europa agli Stati Uniti. Su Twitter un fiume di segnalazioni sotto gli hashtag #facebookdown e #instagramdown.

Pomeriggio difficile per i social di Mark Zuckerberg. Nella giornata del 28 novembre sia Facebook che Instagram sono risultati irraggiungibili per diverso tempo in varie parti del mondo.

SEGNALAZIONI DALL’EUROPA AL SUD AMERICA

Sul sito Downdetector sono state migliaia le segnalazioni di malfunzionamento per i due social network. A livello geografico, le segnalazioni hanno coinvolto l’Europa, il Nord America e il Sud America. Diverse centinaia di segnalazioni hanno riguardato la chat Messenger. Su Twitter diversi utenti stanno postando messaggi con gli hashtag #facebookdown e #instagramdown. C’è chi non è riuscito ad accedere a Facebook e ha pubblicato lo screenshot dell’avviso visualizzato sul social: «Facebook al momento non è disponibile a causa di un’operazione di manutenzione e dovrebbe tornare a essere disponibile tra pochi minuti».

FACEBOOK: «AL LAVORO PER TORNARE ALLA NORMALITÀ»

«Sappiamo che alcune persone stanno riscontrando delle difficoltà nell’accedere alla famiglia delle app di Facebook», ha detto un portavoce del gruppo. «Stiamo lavorando per riportare tutto alla normalità il più velocemente possibile».

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Facebook e Instagram down: ancora problemi per i social di Zuckerberg

I due siti irraggiungibili per diverso tempo e in diverse zone del mondo, dall'Europa agli Stati Uniti. Su Twitter un fiume di segnalazioni sotto gli hashtag #facebookdown e #instagramdown.

Pomeriggio difficile per i social di Mark Zuckerberg. Nella giornata del 28 novembre sia Facebook che Instagram sono risultati irraggiungibili per diverso tempo in varie parti del mondo.

SEGNALAZIONI DALL’EUROPA AL SUD AMERICA

Sul sito Downdetector sono state migliaia le segnalazioni di malfunzionamento per i due social network. A livello geografico, le segnalazioni hanno coinvolto l’Europa, il Nord America e il Sud America. Diverse centinaia di segnalazioni hanno riguardato la chat Messenger. Su Twitter diversi utenti stanno postando messaggi con gli hashtag #facebookdown e #instagramdown. C’è chi non è riuscito ad accedere a Facebook e ha pubblicato lo screenshot dell’avviso visualizzato sul social: «Facebook al momento non è disponibile a causa di un’operazione di manutenzione e dovrebbe tornare a essere disponibile tra pochi minuti».

FACEBOOK: «AL LAVORO PER TORNARE ALLA NORMALITÀ»

«Sappiamo che alcune persone stanno riscontrando delle difficoltà nell’accedere alla famiglia delle app di Facebook», ha detto un portavoce del gruppo. «Stiamo lavorando per riportare tutto alla normalità il più velocemente possibile».

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La marcia delle Sardine

Il movimento su Facebook: «Circa 40 piazze pronte a reagire spontaneamente alla retorica del populismo». Poi la denuncia: «Veniamo diffamati ogni giorno da alcuni media». Le prossime tappe a Reggio-Emilia, Rimini, Parma e Firenze. Appuntamento domenica primo dicembre a Milano.

Adesso che anche Matteo Salvini vuole andare in mezzo a loro, magari per provocarle, i prossimi appuntamenti delle Sardine – il movimento nato da Mattia Santori, Andrea Garreffa, Roberto Morotti e Giulia Trappoloni, che ha portato in piazza Maggiore a Bologna 12-14 mila persone e altre 6-7 mila (c’è chi si spinge fino a 9 mila) in piazza Grande a Modena – si annunciano particolarmente “caldi”.

Le piazze fanno paura.Perché sono piene di gente.Perché sono libere.Perché hanno rovinato il tappeto rosso che la…

Posted by 6000sardine on Tuesday, November 19, 2019

«Oggi ci sono circa 40 piazze pronte a reagire spontaneamente alla retorica del populismo con la creatività e il sorriso sulle labbra», scrivono su Facebook i promotori, avvertendo però che sui social network «si moltiplicano gli account falsi che approfittano dell’immagine delle Sardine per seminare odio e sminuire il potente messaggio che le piazze stanno lanciando».

SABATO 23 NOVEMBRE A REGGIO-EMILIA

Sabato 23 novembre toccherà a Reggio-Emilia, dove è in programma un flash mob sebbene non sia prevista una visita elettorale del leader della Lega. Nella città emiliana il leader del Carroccio ha già fatto tappa il 9 novembre. L’appuntamento è alle 18.30 in Piazza Prampolini, davanti al Municipio, cuore del centro storico reggiano.

DOMENICA 24 NOVEMBRE A RIMINI

Mentre domenica 24 novembre le Sardine si sposteranno a Rimini, dove Salvini inaugurerà una nuova sede della Lega. «La Vecchia Pescheria si trasformerà in una fucina di creatività e resistenza. Sarà arte e libertà, anarchia e potenza, sarà follia e bellezza. Nessuna bandiera, nessun insulto, nessuna violenza. Perché fa più rumore un mare in silenzio che un pirata che urla. Salvini e la sua macchina del marketing hanno già dichiarato che il capitan Pesce Palla verrà in piazza a “conoscere” le sardine. Quindi oltre alla vostra sardina preparate un bel pesce palla da ragalargli. E poi giù di selfie così è contento. Tutto rigorosamente in silenzio. Lui non capirà, ma non importa».

DOMENICA PRIMO DICEMBRE A MILANO

Il 25 novembre sarà la volta di Parma, ma il movomento sta lavorando anche a un flash mob a Firenze il 30 novembre. Si punta poi all’Umbria e sempre su Facebook è spuntata una pagina «Le sardine di Milano», gli aderenti nel capoluogo lombardo crescono rapidamente e si parla di domenica primo dicembre come data ufficiale per il raduno. Come a Torino, del resto, dove si avviano a superare quota 20 mila. Mentre la pagina «Arcipelago delle Sardine» ha già radunato oltre 30 mila persone tra Campania e Puglia.

SCONTRO DI DATE A ROMA

Il movimento si mobilita pure a Roma, anche se l’organizzazione appare più complicata che nelle prime esperienze di Bologna e Modena. Un gruppo che si raduna sulla pagina Facebook chiamata “Sardine romane all’arrembaggio” ha infatti organizzato un flash mob per sabato 23 novembre in piazza Testaccio, ma contemporaneamente anche il gruppo “Sardine di Roma” si è mosso per una grande manifestazione da organizzare a dicembre: probabilmente il 21, anche se la data non sembra ancora definitiva. Neppure la piazza è ancora ufficiale: l’obiettivo per ora sembra quello di piazza San Giovanni. Questo secondo gruppo su Fb, creato il 19 novembre, ha subito raccolto 12 mila iscritti.

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Come funziona Facebook Pay, il nuovo servizio per i pagamenti digitali

Mark Zuckerberg entra ufficialmente nel mondo dei pagamenti digitali con Facebook Pay, il nuovo servizio destinato agli utenti che usano..

Mark Zuckerberg entra ufficialmente nel mondo dei pagamenti digitali con Facebook Pay, il nuovo servizio destinato agli utenti che usano Facebook, Messenger, Instagram e WhatsApp e che promette «un’esperienza di pagamento comoda, sicura e coerente» tra tutte le applicazioni.

DEBUTTO NEGLI STATI UNITI, POI NEGLI ALTRI PAESI

Facebook Pay debutterà questa settimana negli Stati Uniti, per poi diffondersi in altri Paesi. Potrà essere utilizzato per fare acquisti, effettuare donazioni o trasferire denaro.

CIRCUITO DISTINTO DA LIBRA

La società spiega che Facebook Pay «si basa su infrastrutture finanziarie e su partnership già esistenti ed è separato dal portafoglio Calibra, che si appoggerà al network Libra», la moneta elettronica che Facebook si prepara a introdurre. Pay supporterà la maggior parte delle principali carte di credito e carte di debito e anche PayPal.

DATI «ARCHIVIATI E CRITTOGRAFATI IN MODO SICURO»

Ma come funziona Facebook Pay? Per utilizzarlo bisognerà aggiungere un metodo di pagamento tra le impostazioni dell’applicazione, oppure sceglierlo nel momento in cui si decide di fare una delle operazioni consentite. Deborah Liu, vice presidente Marketplace and Commerce di Facebook, assicura che le coordinate delle carte e dei conti correnti bancari verranno archiviati e crittografati in modo sicuro: «Gli utenti già usano i pagamenti sulle nostre app per fare acquisti, donazioni oppure mandare denaro. Facebook Pay renderà più semplici queste transazioni, continuando a mantenere le informazioni di pagamento sicure e protette».

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