Agguato al genero dei boss Misso, arrestati 4 affiliati al clan Torino


Tre persone, ritenute legate al clan Torino, sono state arrestate per l'omicidio di Vincenzo Prestigiacomo, cognato dei boss Misso, ucciso in via Porta San Gennaro, durante la Faida della Sanità, nel centro di Napoli. L'omicidio risale al 30 ottobre 2006, con le indagini della Squadra Mobile sono arrivati i riscontri alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
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Il 17 maggio del 1993 Maurizio Estate veniva ucciso dalla camorra: aveva 23 anni


Il 17 maggio del 1993 Maurizio Estate ha 23 anni. Alcuni malviventi arrivano all'autolavaggio di famiglia, in vico Vetriera a Chiaia, e tentano di rubare l'orologio di un cliente: il 17enne li mette in fuga, ma purtroppo guarda in faccia uno dei rapinatori. Poco dopo, sicari armati tornano nell'autolavaggio e sparano al petto di Maurizio, che cade a terra, morto.
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Arrestato il boss Patrizio Bosti, era stato scarcerato pochi giorni fa


Il boss Patrizio Bosti, ritenuto ai vertici del cartello camorristico dell'Alleanza di Secondigliano, è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli: deve scontare altri 6 anni e 8 mesi di detenzione. Era stato scarcerato pochi giorni fa per uno sconto di pena ed era stato risarcito con circa 2700 euro per trattamento inumano durante la detenzione.
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Acerra, droga e violenza sessuale su minorenne, blitz contro il clan dei Marcianisielli


I carabinieri hanno arrestato sei persone ad Acerra (Napoli), collegate al clan dei Marcianisielli: sono accusate di aver gestito piazze di spaccio nel centro storico della cittadina, spostando e vendendo grossi quantitativi di cocaina, hashish e marijuana. Il capo, figlio del boss, è accusato anche di violenza sessuale nei confronti di una ragazza che all'epoca aveva 15 anni.
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Cutolo resta in carcere, l’avvocato: ‘Arricchirà schiera di gente che muore in prigione’


Raffaele Cutolo resterà nel carcere di Parma, dove è detenuto al 41 bis: l’istanza di sospensione di esecuzione della pena con applicazione della detenzione domiciliare, presentata dal suo avvocato per motivi di salute, è stata rigettata dal magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia. Dura la reazione dell'avvocato Aufiero: "Rispetto il provvedimento come sempre, ma Cutolo andrà ad arricchire la folta schiera di gente che muore in carcere. Questo è un dato di fatto».
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Il boss Raffaele Cutolo resta in carcere: negati gli arresti domiciliari


Raffaele Cutolo resterà nel carcere di Parma, dove è detenuto al 41 bis: l'istanza di sospensione di esecuzione della pena con applicazione della detenzione domiciliare, presentata dal suo avvocato per motivi di salute, è stata rigettata dal magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia. Cutolo, 78 anni, in carcere da decenni, è il fondatore della Nuova Camorra Organizzata.
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Si riprendono l’azienda di famiglia sequestrata al clan: nei guai i fratelli del boss Zagaria


La Guardia di Finanza ha operato un sequestro preventivo dell'azienda bufalina nelle disponibilità di Antonio e Carmine Zagaria, fratelli di Michele, boss del clan dei Casalesi. Nonostante l'azienda fosse da tempo stata sequestrata per gli affari illeciti del clan, la famiglia Zagaria se ne era di fatto illecitamente appropriata di nuovo.
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Fatture false e concerie, come il clan Lo Russo riciclava i soldi sporchi in Toscana


I carabinieri hanno arrestato due napoletani, accusati di riciclaggio di denaro e con collegamenti col clan Lo Russo. I soldi sporchi venivano ripuliti con false fatturazioni, con la complicità di imprenditori di Firenze e di Pisa che fingevano di acquistare pellami da società di Casavatore (Napoli), pagando con bonifici e ricevendo soldi contanti invece della merce.
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Droni, perquisizioni e blitz a Napoli. Non trovano assembramenti ma camorra e spaccio


Dai Quartieri Spagnoli alla Pignasecca, dalla stazione Centrale alla zona Orientale: poliziotti, carabinieri e finanzieri trovano più spacciatori che assembramenti. La pandemia di Covid-19 ci ha messi tutti sullo stesso piano, inermi davanti al rischio del virus. Detto ciò, non è l'unica cosa da cui ci dobbiamo guardare. Ed è incredibile che gli sceriffi da salotto (o da social) non se ne siano resi conto.
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Dal carcere si può uscire anche per fine pena e per malattia. Fatevene una ragione


Dal carcere si esce sempre, a meno che il fine pena non sia fissato nell’anno 9999. Tra le altre cose si può uscire per aver scontato la pena, ma anche per malattia incompatibile col regime carcerario. Tempo un paio di anni torneranno in libertà, per fine pena, tutti i gregari di camorra arrestati all’indomani delle stragi del 2008. Sembra ieri, quando si credeva di aver sconfitto la mafia casalese con il carcere. È evidente che non era così.
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È morto Valerio Taglione, coordinatore del Comitato Don Peppe Diana, trincea dell’anti-camorra


Valerio Taglione, coordinatore del comitato anti-camorra Don Peppe Diana in provincia di Caserta, è morto questa mattina. Lo ha annunciato la stessa associazione: "Ogni battaglia per il bene e per gli ultimi era anche la sua. Ha amato la Vita fino all'ultimo momento", fanno sapere dall'organizzazione, che lo scorso 25 aprile ha festeggiato il suo 14esimo anniversario.
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A Napoli la camorra comincia la Fase 2: tre sparatorie in un giorno


Anche la camorra ha cominciato la sua Fase 2: in poco più di mezza giornata tre sparatorie, tra Napoli e provincia: una stesa ai Quartieri Spagnoli, un ferimento a San Giovanni a Teduccio, l'agguato al genero del boss Gionta a Torre Annunziata. Sono i segnali che anche gli affari illegali stanno ripartendo, non appena si è concluso il lockdown.
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Agguato al genero del boss Gionta, familiari sfasciano il Pronto Soccorso di Boscotrecase


I familiari di Giuseppe Carpentieri hanno devastato l'ingresso dell'ospedale di Boscotrecase quando i sanitari hanno detto che lì non avrebbe potuto essere curato in quanto la struttura era stata interamente convertita per la cura dei pazienti Covid-19. L'uomo, genero del boss Valentino Gionta, è stato ferito a colpi di pistola a Torre Annunziata mentre era sul terrazzo di casa.
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Spari in strada a San Giovanni a Teduccio, ferito fratello di affiliato al clan Aprea


Un uomo di 50 anni è stato ferito da un colpo di pistola in via Mastellone, a San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli. Raggiunto a un gluteo, è attualmente ricoverato all'Ospedale del Mare per una operazione chirurgica per l'estrazione del proiettile; non sarebbe in pericolo di vita. L'uomo è parente di un pregiudicato ritenuto legato al clan Aprea.
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Fase 2 anche per la camorra: si torna a sparare. Stesa ai Quartieri Spagnoli


Si torna a sparare nei vicoli di Napoli: stesa nella notte ai Quartieri Spagnoli, recuperati quattro bossoli. Indagano i carabinieri della compagnia di Napoli Centro. Tanta paura ma nessun ferito né danni. La stesa in via Conte di Mola, alle spalle di piazza Duca d'Aosta. Si tratta della prima sparatoria a meno di 48 ore dalla fine del lockdown.
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Napoli, “la camorra fa affari con la crisi Covid”: il senatore Ruotolo va in Questura


Il senatore Sandro Ruotolo: "Credito criminale e prestiti ad usura alle famiglie che non riescono a sopravvivere". Incontro con il Questore di Napoli, assieme alle associazioni antiracket e Libera. Ruotolo: “Segnalati agli investigatori fatti circostanziati. Pronto a raccogliere altre denunce da chi vuole restare anonimo”.
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Maddaloni, racket sui distributori automatici, il boss: ‘Per il pizzo porta il kalashnikov’


Il boss Salvatore D'Albenzio, intercettato dalla Squadra Mobile, consigliava a un affiliato di usare un kalashnikov invece al posto di un fucile per le estorsioni. Emerge dall'ordinanza che ha portato a 9 arresti oggi, 4 maggio, al termine di una inchiesta sulla camorra di Maddaloni, in provincia di Caserta; il clan, oltre a controllare droga ed estorsioni, imponeva la fornitura di distributori automatici.
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Camorra, blitz della Polizia nel casertano: nove arresti al clan Belforte


Blitz della Polizia di Stato in provincia di Caserta. Arrestate nove persone ritenute nuove leve del clan Belforte, radicato nell'area occidentale del casertano, per reati commessi nella zona di Maddaloni tra il 2017 e il 2019. Associazioni per delinquere di stampo mafioso, estorsione, spaccio di droga, porto e detenzione di armi da fuoco anche modificate sono tra le accuse rivolte a vario titolo agli arrestati. Il presidente della commissione Antimafia Morra: "Operazione di Polizia importante, nonostante il Coronavirus".
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Il ‘mistero’ del rigetto dei domiciliari negati a Cutolo di cui l’avvocato non ha conferma


Sono passate 24 ore da quando il leader della Lega Matteo Salvini ha annunciato che era stata respinta la richiesta di scarcerazione per Raffaele Cutolo. Eppure l'avvocato del boss non ha ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale. L'istanza di sospensione esecuzione pena e applicazione dei domiciliari era stata inoltrata dall'avvocato Aufiero viste le condizioni di salute di Cutolo.
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Salvini: ‘Cutolo non uscirà dal carcere’, ma l’avvocato del boss non conferma


L'annuncio del leader della Lega Matteo Salvini in diretta su Facebook non trova conferme nell'avvocato di Raffaele Cutolo, fondatore della ormai smantellata Nuova Camorra Organizzata. "Delle due l'una: O Salvini sta dicendo una sciocchezza, oppure è stato informato da qualcuno dell'ufficio di Sorveglianza quando ancora io non sono stato informato".
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Col virus la camorra fa soldi su poveri e imprese in crisi: è l’usura il grande affare


Il prolungato periodo di lockdown causa Coronavirus fornisce alle mafie nuove occasioni per svolgere attività usurarie e per rilevare o infiltrare imprese in crisi con finalità di riciclaggio. Il prestito a strozzo è il primo modo per garantirsi guadagni immediati e far girare i soldi, sfruttando la necessità di aziende allo stremo o famiglie in condizioni di povertà.
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Scarcerato killer della camorra: ai domiciliari per il rischio di contagio in carcere


Ha lasciato il carcere di Secondigliano ed è tornato a casa, agli arresti domiciliari, Giosuè Belgiorno, condannato a venti anni per l'omicidio di Antonino D'Andò, avvenuto nel 2011. L'uomo fa uso di immunosoppressori: i giudici del Riesame hanno ritenuto le sue condizioni incompatibili col carcere per il rischio di diffusione del coronavirus.
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Buste della spesa regalate dalla camorra, controlli nei supermercati sulla ‘spesa sospesa’


La Polizia di Stato ha intensificato i controlli nei supermercati dei quartieri Bagnoli e Fuorigrotta, a Napoli, per evitare infiltrazioni della camorra nelle donazioni di prodotti alimentari. La stretta arriva anche dopo un esposto della Municipalità con cui erano state segnalate delle "anomalie" nella raccolta delle buste della spesa per la beneficenza.
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Annalisa Durante, la messa per i 16 anni dalla morte via web per il Coronavirus


La messa per i 16 anni della morte di Annalisa Durante, uccisa dalla camorra a 14 anni a Forcella, nel cuore di Napoli, il 27 marzo del 2004, domani si terrà via web, a causa dell'emergenza Coronavirus che ha imposto di evitare gli assembramenti. La funzione in memoria di Annalisa Durante sarà dunque trasmessa domani, alle ore 12.45, tramite una diretta su Facebook e su Youtube.
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