Coppa Italia, diritti tv a Mediaset per 52 milioni: la Rai ne ha offerti 20

I diritti tv della Coppa Italia e della Supercoppa italiana sono stati assegnati a Mediaset. La decisione dell’Assemblea della Lega è arrivata lunedì 30 ottobre, una settimana dopo l’assegnazione della Serie A a Dazn e Sky. L’azienda di Cologno Monzese manterrà così i diritti per le gare delle due manifestazioni per un altro triennio, fino al 2027, dopo essersi aggiudicata già quello precedente, in scadenza a giugno. Battuta la Rai, la cui offerta non è stata considerata congrua.

Mediaset ha offerto oltre 50 milioni più bonus

A votare per Mediaset, secondo quanto spiega Il Sole 24 Ore, sono stati 18 presidenti su 20. Si è astenuto Aurelio De Laurentiis, numero uno del Napoli, in protesta dopo le polemiche contro la Lega per i diritti tv del campionato. L’offerta è stata di 51,8 milioni di euro, quasi 4 milioni in più rispetto a quanto sono costati i diritti per il triennio precedente. I club hanno comunque incassato meno di quanto previsto nel bando.

Coppa Italia, diritti tv a Mediaset per 52 milioni la Rai ne ha offerti 20
L’Inter ha vinto la Coppa Italia 2022/2023 (Getty Images).

I club avrebbero voluto incassare almeno 62 milioni

Il minimo era di 62 milioni. Con la parte variabile dell’accordo, invece, Mediaset potrà spendere al massimo 58 milioni, con 2 di costi di produzione. Questa deriva dai bonus legati agli ascolti: bisognerà toccare quota 6,5 milioni di spettatori per le semifinali e 8,5 milioni per la finale.

Pier Silvio Berlusconi: «Caso unico»

L’Ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, ha commentato: «È un caso unico, e un orgoglio, per un broadcaster commerciale poter offrire una grande competizione calcistica per squadre di club italiane tutta in esclusiva e senza alcun costo per i telespettatori».

La Rai si è fermata a 20 milioni 

L’offerta della Rai, unica contendente di Mediaset, è stata inferiore. A portare avanti le trattative private con i club sono stati alcuni esponenti della Lega. L’offerta non è andata oltre ai 20 milioni, meno della metà rispetto a quella presentata dalla società di Cologno Monzese.