Consulenze, su Sgarbi l’Antitrust ha avviato un’istruttoria

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’istruttoria dopo la «segnalazione ricevuta il 20 ottobre dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano relativa ad attività professionali del sottosegretario Vittorio Sgarbi». Nella delibera del presidente dell’Agcm, Roberto Rustichelli, si ritiene «ammissibile la questione». E in alcuni passaggi sembra che si vada già verso l’incompatibilità e il conflitto di interesse, per gli incarichi ricevuti dal Sottosegretario con pagamenti da 300 mila euro.

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L’Antitrust richiama il conflitto di interessi

Nella delibera è evidente il richiamo al conflitto di interessi: «Il titolare di carica di governo, nello svolgimento del proprio incarico, non può esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati». E inoltre si legge: «Considerato che dalle prime evidenze emergono elementi dai quali si evince che le attività sopra richiamate siano state effettivamente prestate; e considerato che le attività oggetto di segnalazione, se confermate, appaiono connesse con la carica di governo, nonché svolte in maniera né marginale, né occasionale, potendo porsi in contrasto con la norma; si ritengono pertanto sussistenti le condizioni di proponibilità e ammissibilità della questione».

Sgarbi «sereno»

Repubblica ha riportato anche i primi commenti del sottosegretario. Sgarbi si dice «sereno» sul giudizio dell’Autorità, che arriverà alla chiusura dell’istruttoria, il 15 febbraio 2024. E ha aggiunto: «Non sento da tempo il ministro né ho l’esigenza di sentirlo». Adesso dovrà produrre la documentazione per provare che i suoi incarichi non erano connessi alla carica di governo.

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