Anche stavolta ricostruire Gaza arricchirà Israele ed Egitto


Come nel 2006, nel 2008, nel 2012 e nel 2014, anche stavolta l’operazione militare israeliana ha distrutto case, infrastrutture, pozzi, edifici civili. Tutto da rifare. Chi ci pensa? Abu Mazen insiste perché i lavori di ricostruzione siano coordinati dall'Autorità nazionale palestinese, Hamas non è d'accordo, nel mezzo, il capo dell’intelligence egiziana Kamel Abbas va prima da Netanyahu, poi da Hamas. Quel che è certo è che anche stavolta ad arricchirsi saranno le imprese egiziane e israeliane tramite i rispettivi valici, quello di Rafah, al confine con l'Egitto, e quello di Karem Shalom, al confine con Israele. E per sfuggire al monopolio c'è chi, come la giovane ingegnere Majd Mashharawi, brevetta i mattoni fatti di cenere, l'unica cosa che Gaza non deve chiedere a nessuno.
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