“Nostro figlio Maurizio, segregato in casa”: il lockdown senza fine dei disabili in Lombardia


Maurizio ha 22 anni e soffre di sindrome Charge, una rara malattia genetica. Come migliaia di persone con disabilità, vive da marzo recluso in casa, affidato alle cure dei suoi genitori. Il centro diurno che frequentava, infatti, non ha ancora ripreso l'attività quotidiana, nonostante una delibera di Regione Lombardia che a fine maggio dava il via libera alla riapertura. Genitori e caregiver, stremati da un lockdown che per loro non è mai finito, protestano: "Abbiamo paura che non se ne farà niente fino a settembre".
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