Il piano di Facebook per evitare a Usa 2020 la débacle del 2016

Lotta alle interferenze straniere, trasparenza delle pagine e stretta sulle fake news: dopo gli scandali Zuckerberg potenzia la war room di Menlo Park in vista delle elezioni.

Manca un anno alle elezioni presidenziali americane 2020 e stavolta Facebook non vuole arrivare impreparata e ripetere la débacle del 2016. Così il più famoso social network al mondo ha lanciato il suo piano per proteggere il processo democratico del voto da interferenze straniere e disinformazione, dichiarando guerra a fake news e falsi account.

«ABBIAMO NOI LA RESPONSABILITÀ»

«Abbiamo la responsabilità di fermare ogni abuso e interferenza sulla nostra piattaforma», ha affermato il gruppo di Mark Zuckerberg, che ha messo a punto protocolli di sicurezza e trasparenza che vanno dalla difesa degli account dei candidati e dei partiti alla strettissima sorveglianza della rete attraverso il lavoro di una vera e propria war room già sperimentata per le elezioni di metà mandato nel 2018 e dove sarà all’opera una task force di esperti ed analisti nei piani ancor più efficiente.

I CONTINUI ATTACCHI DOPO USA 2016

Del resto le Presidenziali americane del 2020 saranno più che mai le elezioni dei social media e quello che si vuole assolutamente evitare è ripetere gli errori del passato, quando la Russia nel 2016 ha fatto di Facebook l’attore principale per seminare discordia e incertezza, scoraggiare l’affluenza alle urne e dare impulso al nazionalismo bianco. Per questo Facebook è da anni nell’occhio del ciclone, con Zuckerberg costretto più volte a difendersi anche in Congresso.

Soprattutto dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, la società a cui sono stati affidati senza consenso i dati di decine di milioni di utenti per utilizzarli per scopi politici.

LOTTA ALLE INTERFERENZE, AUMENTO DELLA TRASPARENZA E STRETTA SULLE FAKE NEWS

I cardini del piano messo a punto nel quartier generale di Menlo Park sono la lotta alle interferenze straniere con un programma in grado di individuare i cosiddetti ‘bad actors’ che agiscono nella rete, l’aumento della trasparenza delle pagine e della pubblicità, una severissima stretta su ogni forma di disinformazione e sui contenuti d’odio. Questa dunque la risposta di Facebook dopo che Twitter, sempre in previsione delle elezioni americane del prossimo anno, ha deciso di risolvere il problema in maniera drastica vietando gli spot pubblicitari di carattere politico. Ma per Zuckerberg non è questa la strada giusta da seguire, perché – sostiene il fondatore di Facebook – vietare la pubblicità politica vuol dire censurare la libertà di parola e di espressione.

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«Io sono Giorgia», storia del tormentone ispirato a Giorgia Meloni

«Genitore 1, genitore 2». Il remix del discorso della leader di FdI in piazza San Giovanni è una hit virale. Grazie alle versioni che sono fiorite sui social. Eccone una carrellata.

«Sono una donna, sono una cristiana, sono una madre e non me lo toglierete. No a genitore uno e genitore due, noi difendiamo i nostri nomi perché non siamo codici». Il “manifesto” di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, gridato dal palco di piazza San Giovanni a Roma ha fatto centro, non c’è che dire. Ma forse non proprio come Giorgia si aspettava. Già, perché dopo la vittoria del centrodestra «Io sono Giorgia» è diventata una hit, un tormentone virale declinato sui social in numerose versioni. Tutte sul remix di Mem&J.

Così è nata la #iosonoGiorgiaChallenge: c’è chi ha fatto ballare sulle note di Meloni cartoni animati – imperdibili Bear, l’orso della grande casa Blu e i Teletubbiesattrici di Bollywood e persino Willy il principe di Bel-Air. Abbiamo raccolto qui le versioni più divertenti.

WILLY SULLE NOTE DI GENITORE 1, GENITORE 2

Questa #GiorgiaChallenge ormai sta prendendo un brutta piega…Vai Will!!

Posted by FitZia, Mirto e Scivolizia on Sunday, November 3, 2019

IL FLASH MOB

BEYONCÉ

L’ORSO BEAR

Genitore uno, genitore due *tunz tunz

Come saprete, questa pagina è seria e l'admin che la gestisce pure!#iosonogiorgiachallenge

Posted by Koogai. on Sunday, November 3, 2019

GIORGIA GOES TO BOLLYWOOD

RAGAZZI, VI PREGO, FATEMI SMETTERE. È DIVENTATA LA MIA NUOVA DIPENDENZA!ORA ANCHE IN VERSIONE BOLLYWOOD #IoSonoGiorgiaChallenge

Posted by Adam Internätional on Monday, November 4, 2019

I TELETUBBIES

Addio.

Posted by INPS per la Famiglia Tradizionale on Monday, November 4, 2019

IN VERSIONE DISNEY

#iosonogiorgiachallenge

Posted by Crudelia Memon on Saturday, November 2, 2019

POTEVA MANCARE UN CROSSOVER CON “MATTARELLA ASCOLTA COSE”?

Mattarella ascolta:

Io Sono Giorgia (Giorgia Meloni Remix)

Posted by Mattarella ascolta cose on Monday, November 4, 2019

BRANDAN JORDAN

BALLANDO SOTTO LA PIOGGIA

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I PASSI DI JOKER

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