Valentino Rossi, oggi sono 25 stagioni dall’esordio nel Motomondiale


Era il 31 marzo del 1996 quando il pesarese debuttava in una gara della classe 125 del campionato del mondo di motociclismo. Da quel primo GP di Malesia sul circuito di Shah Alam in sella all’Aprilia ha messo insieme numeri sconcertanti a partire dai suoi 9 titoli iridati. Anniversario lontano dalle piste a causa del Coronavirus per il Dottore che sta trascorrendo la quarantena nella sua casa di Tavullia insieme alla fidanzata Francesca Sofia Novello davanti al bivio che deciderà la sua carriera: continuare a correre anche nel 2021 o annunciare il ritiro.
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Virtual Race MotoGP, Alex Marquez da urlo al videogioco, battuto il fratello Marcziano


Prima sfida virtuale senza esclusione di colpi al Mugello e primo trionfo per il più giovane dei Marquez, al debutto virtuale in top class sulla Honda RC213V. Sale sul podio il pilota della Ducati Pramac Pecco Bagnaia, secondo alla bandiera a scacchi davanti allo spagnolo della Yamaha Maverick Vinales. Quarto Fabio Quartararo sulla M1 satellite, incappato in più cadute. Quinto Marc Marquez che, almeno online, non è stato il solito cannibale che conosciamo.
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MotoGP, perché Valentino Rossi non partecipa alla Virtual Race?


Il Dottore era uno dei protagonisti più attesi al Gran Premio Virtuale del Mugello che si disputerà domenica 29 marzo. Il pesarese ha però annullato l’iscrizione poche ore dopo che la Dorna aveva annunciato la sua presenza. “Nonostante la conferma iniziale, Valentino Rossi non ci sarà” hanno confermato gli organizzatori senza fornire alcuna motivazione ufficiale. Perché il campione di Tavullia non sarà della partita? Ecco quale pare essere il motivo della sua assenza.
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MotoGP virtuale: Valentino Rossi salta il Mugello, il ‘Dottore’ assente nella prima Virtual Race


Valentino Rossi non prenderà parte alla prima gara virtuale organizzata dalla MotoGP in attesa che prenda il via il Mondiale 2020 falcidiato dal Coronavirus. Il ‘Dottore’ non è nell’elenco dei piloti che hanno confermato la propria partecipazione alla virtual race di domenica 29 marzo (con inizio alle ore 15). Da Marc Marquez a Maverick Vinales sono comunque tanti i big della top class che si sfideranno al videogioco sul circuito del Mugello. A rappresentare l’Italia ci sarà Francesco ‘Pecco’ Bagnaia del team Pramac.
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MotoGP, Valentino Rossi vs Marc Marquez e gli altri: domenica la gara virtuale al Mugello


Anche la MotoGP, fermata dal Coronavirus, diventa virtuale: l'esordio è fissato per le 15 di domenica 29 marzo e la pista sarà quella dell'Autodromo del Mugello. A sfidarsi al videogioco ufficiale MotoGP 2020 ci saranno molti dei grandi protagonisti della classe regina del Motomondiale da Marc Marquez a Valentino Rossi, fino a Fabio Quartararo, Maverick Vinales e Alex Rins. L'evento sarà trasmesso in diretta streaming e in diretta tv.
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“MotoGP come la F1, gare al videogioco anche per il Motomondiale”: la rivelazione di Valentino Rossi


“Stanno organizzando qualcosa di simile anche per noi” confessa il campione di Tavullia che anticipa la gustosa novità. Come la Formula 1 che domenica 22 marzo vedrà per la prima volta i suoi protagonisti disputare il GP del Bahrain da remoto, anche le gare della MotoGP saranno virtuali. Il Dottore però teme: “Con il gioco non sono tanto veloce, quindi ho paura che mi toccherà prendere paga”.
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Valentino Rossi a Sky Sport tra caschi preferiti e miti del passato: “Sfiderei Schwantz”


Valentino Rossi collegato in video con Sky Sport dalla sua casa di Tavullia ha risposto ai tanti messaggi arrivati in diretta dai suoi tifosi raccontando tante curiosità e tanti aneddoti dagli esordi in 500 al suo casco preferito, da come sta passando il tempo durante la "quarantena" forzata a quale sarà la sua decisione sul suo futuro, fino a quale sia il pilota del passato che avrebbe voluto sfidare e quale sia la sua idea per portare a termine il Mondiale di MotoGP 2020 dopo che l'emergenza Coronavirus sarà superata.
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Coronavirus, partenza MotoGP 2020 più lontana: notizie cattive da Le Mans, GP di Francia a rischio


Mentre il boss Dorna Carmelo Ezpeleta scrive una lettera aperta confermando che il calendario della MotoGP 2020 sarà inevitabilmente modificato dal Coronavirus ma che è volontà disputare una stagione con il numero maggiore di Gran Premi possibili, gli organizzatori del GP di Francia (in programma a Le Mans nel week end del 17 maggio) fanno sapere che la data verrà quasi certamente spostata, che il GP transalpino non si disputerà mai a porte chiuse e che c'è anche il rischio che salti definitivamente.
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Instagram, Valentino Rossi con Jova e Fiore: il video spopola sui social


Il campionissimo della MotoGP in collegamento con l’amico Lorenzo Cherubini e lo showman Rosario Fiorello da casa della mamma a Tavullia dove sta trascorrendo insieme alla fidanzata Francesca Sofia Novello la sua quarantena. La chiacchierata nelle Instagram Stories del cantautore romano si trasforma in un’intervista esclusiva al Dottore che racconta come si vive ai tempi del Coronavirus: “Un figlio? Se lo faccio sono rovinato”. Non manca il ricordo di un’uscita in moto insieme a Marco Simoncelli.
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Doping, Iannone sospeso per steroidi anabolizzanti

Il pilota di Vasto è risultato positivo al test effettuato in occasione del Gran Premio di Malesia dello scorso 3 novembre. Potrà chiedere le controanalisi.

Il pilota di Motogp Andrea Iannone è stato sospeso dalla Federazione internazionale di motociclismo perché risultato positivo a un controllo antidoping. In un campione delle sue urine sono state trovate tracce di steroidi anabolizzanti.

IL TEST EFFETTUATO NEL CORSO DEL GP DI MALESIA

La decisione di sospendere provvisoriamente Iannone – si legge sul sito della Fmi – «si è resa obbligatoria a seguito della ricezione di un rapporto del laboratorio accreditato Wada di Kreischa (Germania) che indica un risultato analitico avverso di una sostanza non specificata ai sensi della Sezione 1.1.a) Steroidi androgeni anabolizzanti esogen dell’elenco vietato del 2019», in un campione di urina durante un test effettuato in occasione del MotoGp di Malesia a Sepang, il 3 novembre 2019. Ora Iannone potrà chiedere le controanalisi.

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Il cannibale Marquez vince anche a Valencia

Il pilota della Honda trionfa anche nella sua Spagna. Male gli italiani a parte Dovizioso a un passo dal podio. Lorenzo chiude la carriera al 13esimo posto.

Il titolo iridato conquistato con alcuni Gp d’anticipo non ha placato la fame di Marc Marquez. Il pilota della Honda ha fatto suo anche il Gran Premio nella sua Spagna trionfando a Valencia. Seconda posizione invece per Fabio Quartararo che era partito in pole ma non ha retto agli attacchi incalzanti dello spagnolo. Con questo podio Marquez ha conquistato il 12esimo titolo stagionale consegnando alla Honda anche il titolo dedicato ai team. Terza posizione invece per l’australiano Jack Miller dell’Alma Pramac Racing. Da segnalare inoltre la 13esima posizione di Jorge Lorenzo che chiude con questo scialbo risultato la sua carriera motoristica.

A VALENCIA MALE GLI ITALIANI

Al Gp di Spagna non hanno brillato di sicuro gli italiani ben lontani dal podio e dai tempi di Marquez. A far sorridere è solo la quarta posizione di Andrea Dovizioso. Poi per trovare un pilota nostrano si deve scendere all’ottavo posto occupato da uno spento Valentino Rossi mai veramente in gara e poi al nono con Andrea Iannone. Male infine Franco Morbidelli che ha chiuso la gara – oltre che una stagione – in chiaroscuro con una scivolata sulla ghiaia chiude nella ghiaia una stagione in chiaroscuro.

LO SCONTRO TRA ZARCO E LEUCONA

Attimi di paura per lo scontro tra Zarco e Leucona. I due si sono scontrati in curva uscendo di pista e interrompendo di fatto la loro gara. Fortunatamente nessuno dei due si è fatto male. «Non so cosa sia successo. Sono caduto a un certo punto della gara. Forse c’era olio in pista. Mi scuso con la squadra. Zarco? Sono rimasto con lui, avevo paura per le gambe, l’impatto è stato molto forte. Poi l’ho visto andare via con lo scooter e mi sono tranquillizzato», ha detto Leucona a caldo.

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Jorge Lorenzo ha annunciato il ritiro

Il campione spagnolo lascia il mondo delle corse. Tra il 2006 e il 2015 ha vinto due campionati in classe 250 e tre mondiali MotoGp.

Jorge Lorenzo si ritira. Lo ha annunciato lo stesso pilota spagnolo, cinque volte campione del mondo, in una conferenza stampa straordinaria convocata alla vigilia del weekend del Gran Premio di Valencia, che chiude il Motomondiale 2019. «Questa sarà la mia ultima gara e poi lascio come pilota professionista, non è facile ma ho deciso così», ha detto Lorenzo, 32 anni. Lo spagnolo è stato due volte campione del mondo nella categoria 250 (nel 2006 e nel 2007) e tre volte campione del mondo nella MotoGP (2010, 2012 e 2015).

SALUTATO DALLA STANDING OVATION DEI GIORNALISTI

«È molto difficile per me, questa sarà la mia ultima gara in MotoGp», sono state le parole di un sorridente Lorenzo, che non ha nascosto l’emozione quando ha ricevuto la standing ovation della platea. «Le persone che hanno lavorato con me sanno che sono un perfezionista, con quanta passione ho sempre lavorato» – ha sottolineato il pilota spagnolo -, «per questo dopo nove anni in Yamaha, che sono stati i più belli della mia carriera, ho sentito di aver bisogno di un cambiamento per avere nuove motivazioni, sono passato in Ducati e ho raggiunto nuove vittorie. Poi ho firmato per la Honda, mi ha dato un’altra grande spinta, non ho potuto essere in condizioni fisiche normali per essere competitivo e poi la moto non era adatta al mio modo di correre. Ma non ho perso la pazienza, ho lavorato sempre con il team pensando che le cose sarebbero andate a posto. Dopo l’incidente brutto al Montmeló e poi l’altra caduta ad Assen con tutte le conseguenze, mentre rotolavo sull’asfalto pensavo ‘vabbè Jorge ne vale davvero la pena? dopo tutto quello che hai fatto, forse è ora di smettere’. Poi però ci ho pensato e ho continuato». Lorenzo, ha annunciato il Ceo della Dorna, Carmelo Ezpeleta, sarà ‘Motogp legend’, entrerà nella Hall of fame riservata ai grandi campioni.

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Jorge Lorenzo ha annunciato il ritiro

Il campione spagnolo lascia il mondo delle corse. Tra il 2006 e il 2015 ha vinto due campionati in classe 250 e tre mondiali MotoGp.

Jorge Lorenzo si ritira. Lo ha annunciato lo stesso pilota spagnolo, cinque volte campione del mondo, in una conferenza stampa straordinaria convocata alla vigilia del weekend del Gran Premio di Valencia, che chiude il Motomondiale 2019. «Questa sarà la mia ultima gara e poi lascio come pilota professionista, non è facile ma ho deciso così», ha detto Lorenzo, 32 anni. Lo spagnolo è stato due volte campione del mondo nella categoria 250 (nel 2006 e nel 2007) e tre volte campione del mondo nella MotoGP (2010, 2012 e 2015).

SALUTATO DALLA STANDING OVATION DEI GIORNALISTI

«È molto difficile per me, questa sarà la mia ultima gara in MotoGp», sono state le parole di un sorridente Lorenzo, che non ha nascosto l’emozione quando ha ricevuto la standing ovation della platea. «Le persone che hanno lavorato con me sanno che sono un perfezionista, con quanta passione ho sempre lavorato» – ha sottolineato il pilota spagnolo -, «per questo dopo nove anni in Yamaha, che sono stati i più belli della mia carriera, ho sentito di aver bisogno di un cambiamento per avere nuove motivazioni, sono passato in Ducati e ho raggiunto nuove vittorie. Poi ho firmato per la Honda, mi ha dato un’altra grande spinta, non ho potuto essere in condizioni fisiche normali per essere competitivo e poi la moto non era adatta al mio modo di correre. Ma non ho perso la pazienza, ho lavorato sempre con il team pensando che le cose sarebbero andate a posto. Dopo l’incidente brutto al Montmeló e poi l’altra caduta ad Assen con tutte le conseguenze, mentre rotolavo sull’asfalto pensavo ‘vabbè Jorge ne vale davvero la pena? dopo tutto quello che hai fatto, forse è ora di smettere’. Poi però ci ho pensato e ho continuato». Lorenzo, ha annunciato il Ceo della Dorna, Carmelo Ezpeleta, sarà ‘Motogp legend’, entrerà nella Hall of fame riservata ai grandi campioni.

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