Dopo lo scontro tra Andrea Agnelli e Claudio Lotito nell'ultima assemblea di Lega, Lapo Elkann ha preso le parti del cugino attaccando il presidente della Lazio: "Lotito....ha una laurea in virologia o in statistica??? Ci illumini. Nel mentre le ricordo che l’ottimista spesso non è altro che un pessimista male informato". Continua a leggere
In casa Juventus l'isolamento scaturito dalla positività di Daniele Rugani al Coronavirus è finito. Non tutti i calciatori della Vecchia Signora però potranno interrompere la loro quarantena. Oltre a Rugani infatti anche Dybala e Matuidi, gli altri due giocatori positivi al COVID-19, dovranno allungare il loro periodo di isolamento. Continua a leggere
La Juventus ha comunicato che rimborserà i biglietti del match giocato a porte chiuse all'Allianz Stadium contro l'Inter lo scorso 8 marzo. Il club bianconero "vista l’assoluta peculiarità del contesto nazionale", ha deciso di tornare sui suoi passi, presentando sul suo sito ufficiale la procedura per il rimborso dei tagliandi. Continua a leggere
Leonardo Bonucci ha provato ad andare controcorrente trasformando il periodo di isolamento imposto dalla pandemia da Coronavirus a occasione per godere dei piaceri familiari: "Non è pi così male, sono potuto restare coi miei figli. Fate ciò che avete sempre detto di non aver tempo di fare e non dimenticate i veri eroi, là fuori a salvare vite" Continua a leggere
Oriana Sabatini è la fidanzata di Paulo Dybala che condivide assieme al calciatore della Juventus la quarantena. Entrambi sono risultati positivi al test del Coronavirus ma stanno bene. "Come mi sono accorta che c'era qualcosa che non andava? Un giorno, mentre facevo allenamento, non respiravo bene e mi sono stancata senza fare nulla", ha spiegato l'argentina. Continua a leggere
Cristiano Ronaldo sta osservando il suo periodo d'isolamento in Portogallo, osservando una rigida tabella di allenamenti personalizzati molto rigida. La sorella Katia Aveiro ha postato sui social in cui CR7 mostra il suo fisico scultoreo dopo una sessione di lavoro in palestra, circondato da alcuni parenti. Continua a leggere
Nei giorni scorsi Gonzalo Higuain era finito nel mirino per aver lasciato Torino e l'Italia in piena emergenza Coronavirus. Il Pipita aveva esibito il test di negatività al Covid-19 prima di partire con un volo privato verso l'Argentina e recarsi accanto alla madre gravemente malata. Nelle ultime ore la donna ha pubblicato su Instagram un messaggio nel quale interviene a difendere il figlio. Continua a leggere
Keje Molenaar, ex difensore dell'Ajax nei primi anni ottanta e padre della fidanzata del giocatore bianconero, ha raccontato il momento particolare che la figlia e de Ligt stanno vivendo chiusi in casa a Torino: "Il tampone di Matthijs è risultato negativo e di conseguenza mia figlia non ha dovuto fare alcun test. Sono molto uniti e ne stanno approfittando anche per rilassarsi". Continua a leggere
Il procuratore dell'attaccante belga ha rivelato quali sono stati i motivi che hanno spinto Lukaku ad accettare l'Inter: "Voleva trasferirsi in un club dove si sentisse amato. Lui ha notato subito l’affetto e il calore dei tifosi dell’Inter rispetto a quelli della Juve, e questo ha fatto la differenza insieme al mancato passaggio di Paulo Dybala al Manchester United". Continua a leggere
La Juventus ha effettuato i tamponi su tutti i calciatori della rosa per verificare ulteriori casi di positività al Coronavirus. Gli unici giocatori risultati contagiati sono Paulo Dybala, Daniele Rugani e Blaise Matuidi. Cristiano Ronaldo ha effettuato il test a Madeira: l'esito è stato negativo, come quello di altri compagni che hanno lasciato l'Italia nelle ultime ore. Continua a leggere
Oriana Sabatini è la fidanzata di Paulo Dybala risultata positiva al contagio da Coronavirus. La compagna del calciatore della Juventus ha raccontato sui social network quali sono i sintomi che ha avvertito: "Avevo tosse, dolori al corpo e alla testa. Mi continuavo ad allenare perché non sapevo di avere qualcosa, ma non mi sentivo bene". Continua a leggere
Douglas Costa è il sesto calciatore della Juventus che lascia l'Italia e fa ritorno in patria. Come accaduto per Gonzalo Higuain, il brasiliano ha prima effettuato il tampone (risultando negativo) poi ha abbandonato il Paese previo autorizzazione del club bianconero. Perché è andato via? Motivi familiari. Continua a leggere
Nicola Higuain, fratello-agente del bomber della Juventus tornato in Argentina nonostante l'isolamento per garantire sostegno alla madre alle prese con la chemioterapia, ha rotto il silenzio sui social chiedendo rispetto e considerazione. Il consanguineo del Pipita ha confermato che la signora Nancy lotta ormai da 4 anni contro un cancro. Continua a leggere
Rientrata nella sua abitazione dopo il ricovero d'urgenza a Funchal per un ictus, la madre del cinque volte Pallone d'Oro della Juventus ha ringraziato tutti via Instagram: "Grazie per il vostro sostegno e affetto, ora sono già nella mia casetta circondata dall'amore della mia famiglia e mi prenderò sempre cura di me. Abbiate fede, tutto andrà bene. Restate a casa!!". Continua a leggere
I media argentini ribadiscono la tesi che il calciatore della Juve Gonzalo Higuain è tornato in patria nonostante l'isolamento per l'emergenza Coronavirus, per stare vicino alla madre, la pittrice Nancy Zacarias, che sta vivendo un momento assai difficile alle prese con un ciclo di chemioterapia. Continua a leggere
Cristiano Ronaldo, Gonzalo Higuain, Miralem Pjanic e Sami Khedira sono i giocatori in questo momento all'estero. Le domande sono due: quando rientreranno a Torino? E cosa succederà al momento del ritorno? Tutti sono attualmente sottoposti a quarantena come previsto dalle norme dei rispettivi Paesi ma quando potranno tornare ad allenarsi è un'incognita. Continua a leggere
Il viaggio di Gonzalo Higuain in Argentina ha fatto molto discutere. Fuga dall'Italia e dal Coronavirus, così è stata definita la decisione del calciatore di lasciare la Juventus. Dietro il volo frettoloso ci sarebbe un motivo molto importante: le condizioni di salute della madre si sono aggravate. Continua a leggere
Due piscine, di cui una sospesa tra cielo e terra, un campo da calcio e una palestra super attrezzata: Cristiano Ronaldo, che ha lasciato l'Italia circa due settimane fa, prosegue il proprio isolamento nella villa extra-lusso di Madeira. Una piccola reggia dal valore di oltre 7 milioni di euro, lontano dall'Italia e dal Coronavirus. Continua a leggere
Dopo la notizia di Gonzalo Higuain che ha lasciato la quarantena richiesta dalla Juventus per volare in Argentina, sono giunte tante (lecite) perplessità: perché ha potuto farlo? Non ha infranto i decreti in vigore? Cosa lo distingue dalle persone comuni? Higuain (così come Khedira e Pjanic) non ha violato alcun divieto, ecco perché. Continua a leggere
Giorgio Chiellini ha lanciato un appello all'unità in questi difficili giorni dell'emergenza Coronavirus: "Il nostro mondo è dorato e a volte ti fa perdere il contatto con la realtà. Questo periodo ti fa capire però che siamo tutti i uguali. Questa è una sfida da vincere tutti insieme, non esiste la fede per una squadra o l’altra" Continua a leggere
L'ex centrocampista della Juventus ha ancora una volta utilizzato il suo profilo Instagram per sensibilizzare gli italiani e riprendere tutti coloro che non stanno rispettando l'input ministeriale per combattere il Coronavirus: "A te che oggi sei uscito senza un valido motivo, bravo sei un pirla". Continua a leggere
Paul Pogba si è mostrato sui social con indosso una maglia della Juventus. Un gesto per manifestare tutta la sua solidarietà e vicinanza all'amico e connazionale Matuidi risultato positivo al Coronavirus utilizzando proprio la casacca numero 14. Nessun indizio di mercato da parte del campione del mondo. Continua a leggere
Blaise Matuidi è positivo al Coronavirus, è il secondo calciatore della Juventus dopo Rugani. In un messaggio su Instagram il centrocampista francese si definisce "fortunato" e ringrazia i medici. "Usciremo collettivamente più forti da questa prova, che ci insegnerà a conoscerci meglio, a essere più solidali, più generosi, migliori". Continua a leggere
Secondo caso di Coronavirus all'interno del gruppo di giocatori di Maurizio Sarri. Come confermato dallo stesso club piemontese, si tratta del centrocampista francese Blaise Matuidi. "Il calciatore, da mercoledì 11 marzo, è in isolamento volontario domiciliare e continuerà ad essere monitorato e a seguire lo stesso regime. Sta bene ed è asintomatico", ha fatto sapere la società bianconera. Continua a leggere
La Juventus ha comunicato di aver disposto l'isolamento volontario domiciliare per dieci calciatrici della squadra femminile e della Nazionale italiana. Queste ultime potrebbero aver avuto contatti con un soggetto rivelatosi positivo al COVID-19 dopo gli ultimi impegni in azzurro. Continua a leggere
Dopo il test positivo al Coronavirus di Daniele Rugani la Juventus è in isolamento e da domani, lunedì 16 marzo, i calciatori bianconeri e i massaggiatori si sottoporranno al tampone per verificare che non ci siano altre situazioni di contagio tra i tesserati della società di Torino. Si tratta di un controllo era già previsto dai protocolli sanitari. Continua a leggere
L'erede di casa Agnelli dopo la sconfitta dei bianconeri in finale di Supercoppa italiana: «Juve vergognati».
La Lazio ha vinto la Supercoppa italiana, battendo la Juventus 3-1, e qualcuno non l’ha presa bene. «Juve VERGOGNATI. COMPLIMENTI alla Lazio», è stato il commento di Lapo Elkann su Twitter. L’erede di casa Agnelli, proprietaria del team, è convalescente dopo un incidente avvenuto in Israele circa due settimane fa.
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Juventus-Lazio si gioca a Riad dopo il precedente con polemiche di Gedda. Ma l'indignazione (anche se ipocrita) della precedente edizione è svanita. Eppure l'Arabia è sempre lo stesso Paese che calpesta i diritti umani. La Lega Serie A tira dritto e pensa ai guadagni.
Lo stadio dell’Università Re Sa’ud è pronto. Domenica 22 dicembre 2019 alle 17.45 (ora italiana) Riad ospita la Supercoppa italiana, per la seconda volta consecutiva in Arabia Saudita dopo il precedente di Gedda. E se a fine 2018 la vigilia della partita tra Juventus e Milan fu accompagnata da una lunga serie di polemiche, stavolta Juventus e Lazio si apprestano a vivere la loro sfida nel silenzio generale. L’indignazione che nemmeno 12 mesi prima si era sollevata per la scelta di andare a giocare in uno dei Paesi che più calpesta i diritti umani sembra svanita nel nulla.
ATTIVISTE FEMMINISTE IN CARCERE
Eppure l’Arabia Saudita è sempre l’Arabia Saudita, in un anno non è cambiato poi granché. È vero, le donne ora possono viaggiare e guidare un’auto, ma continuano ad aver bisogno del permesso di un tutore maschio per sposarsi, andare a scuola e ottenere un passaporto. Intanto le attiviste femministe continuano a essere chiuse in carcere, dove le pratiche che violano i diritti umani continuano a essere perpetrate. Gli arresti arbitrari sono ancora all’ordine del giorno, come quello di Anas al-Mazrou, professore della stessa università che dà il nome allo stadio in cui si giocherà Juventus-Lazio, che nel marzo 2019 è finito in cella per aver parlato in pubblico a sostegno degli attivisti per i diritti delle donne detenute.
LA SCALA E QUEL CONTRATTO STRACCIATO
Sempre a marzo, sull’onda lunga dell’indignazione per quella Supercoppa a cui le donne avrebbero avuto accesso soltanto in un settore speciale riservato a loro, occupante il 15% dello stadio, il Teatro alla Scala stracciò il contratto che portava all’ingresso nel consiglio d’amministrazione della sua Fondazione del governo saudita. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala annunciò la rinuncia a 15 milioni di euro in tre anni e la restituzione dei 3 già versati come acconto dagli arabi alla Fondazione. La Lega Serie A, per giocare la Supercoppa a Riad, di milioni ne prende esattamente la metà, 7,5 per tre edizioni, 2,5 l’anno, ma non ha mai pensato di poter rinunciare a una cifra che in realtà non sposta poi di molto il bilancio complessivo dei club partecipanti (a cui va il 90% della somma) e del calcio italiano in generale (alla Lega resta appena il 10%, 750 mila euro).
POLITICA DI ESPORTAZIONE PER LA SERIE A
Nemmeno l’omicidio di Jamal Khashoggi, giornalista saudita per il Washington Post, fortemente critico nei confronti del governo di Re Salman, torturato e massacrato nella sede del consolato arabo a Istanbul nell’ottobre del 2018, riuscì a cambiare lo stato delle cose. D’altra parte la Serie A aveva già intrapreso da anni la sua politica di esportazione della Supercoppa, con nove edizioni giocate all’estero prima di quella del gennaio 2019, spesso in Paesi non proprio celebri per il rispetto dei diritti umani (oltre a due negli Stati Uniti, se ne sono giocate infatti tre in Cina, due in Qatar e una Libia nel 2002, quando il Paese era ancora sotto il governo di Gheddafi, i rapporti del rais con Silvio Berlusconi erano ben oltre la semplice cordialità, e il figlio di Mu’ammar, Saadi, era appena diventato azionista della Juventus. In quelle edizioni la Lega guadagnò ancora meno dei 7,5 milioni che prende dall’Arabia Saudita: lo fece, piuttosto, per provare a rendere più globale il prodotto calcio italiano, ma verosimilmente anche in quanto strumento di diplomazia e geopolitica internazionale.
CONTINUIAMO A VENDERE ARMI AI SAUDITI
L’Italia che non vuole i sauditi alla Scala è la stessa che continua a vendere loro armi per la guerra contro lo Yemen, le bombe fabbricate in Sardegna dalla tedesca Rwm, ma non solo. Secondo la relazione annuale sulla vendita di armi verso paesi stranieri che il governo ha presentato in parlamento a giugno, solo nel 2018 l’Italia ha spedito a Riad 108 milioni di euro in armamenti. Il calcio, insomma, non è che lo specchio di un Paese ipocrita che continua a fare affari e siglare intese con uno Stato da cui a parole prende le distanze.
GERMANIA E FRANCIA HANNO REAGITO
Eppure una via diversa è possibile. L’ha indicata la Federcalcio tedesca nel decidere che la Germania non avrebbe più giocato amichevoli contro nazionali di Paesi in cui non vige la parità di genere. L’ha fatto, in parte, anche la Spagna, dove all’indignazione per un accordo della Liga del tutto analogo a quello concluso dalla Serie A (la Supercoppa di Spagna si gioca a Gedda per tre edizioni in un nuovo formato che prevede un quadrangolare) è seguita la netta presa di posizione della tivù di Stato, la Tve, che ha deciso di non trasmettere gli incontri sui suoi canali. La Figc, invece, si è limitata a invitare al Barbera di Palermo, per la partita tra Italia e Armenia del 18 novembre, una delegazione di donne iraniane, costrette ancora a forti limitazioni all’accesso agli stadi nel loro Paese.
L’ITALIA FATICA PURE CON L’ANTI-RAZZISMO
La Serie A, però, non cambia idea. E dopo essersi mossa goffamente e con estremo ritardo sul fronte della lotta al razzismo negli stadi, sembra del tutto sorda agli appelli per il rispetto dei diritti umani in Arabia Saudita. Con buona pace di Kashoggi, della parità di genere, del rispetto dei diritti umani. Che evidentemente contano meno di una manciata di milioni e dell’esportazione di un brand che persino Cristiano Ronaldo fa fatica a risollevare a livello globale.
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Veleni e polemiche per le date diverse tra le due sfidanti della Supercoppa che si gioca il 22 dicembre a Riad. Impossibile anticipare la sfida per i biancocelesti che sfideranno la Lazio il 5 febbraio.
Polemiche in vista della Supercoppa italiana che si giocherà il 22 dicembre al King Saud University Stadium di Riad. I veleni riguardano soprattutto la 17esima giornata di campionato prevista per il 18 e il 22. La Juventus scenderà in campo nell’anticipo di mercoledì 18 dicembre contro la Sampdoria, mentre per la Lazio si prospetta un rinvio al 5 febbraio 2020. Perché questa anomalia? Con scelte forse non del tutto ponderate in fase di stesura dei calendari.
SAMPDORIA UDINESE PREVISTA PER IL 18 DICEMBRE
Vista la gara fissata per il 22, la Lega di Serie A aveva iniziato a cercare la prima data libera e non essendoci impegni extra campionato era stato individuato il 18. Anche per evitare di spostare tutto al nuovo anno, quando la Juventus si troverà impegnata non solo in campionato ma anche in Europa e Coppa Italia
PERCHÈ LAZIO-VERONA SI GIOCA IL 5 FEBBRAIO
Per la Lega non è stato però possibile compiere la stessa operazione per la formazione biancoceleste. La squadra di Simone Inzaghi non ha potuto infatti anticipare il turno per colpa di un calendario che ha collocato il posticipo della 16esima giornata, Cagliari-Lazio al 16 dicembre, scelta dettata dall’impegno in Europa League del 12 dicembre contro il Rennes in Francia. Per evitare, quindi trasferte così ravvicinate, la prima data utile è arrivata in febbraio, dato che l’ipotesi dell’8 gennaio è saltata.
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Juventus, Napoli e Atalanta attendo a Nyon i loro prossimi avversari. Per i bianconeri lo spauracchio è il Real, Gattuso e Gasperini sognano Lipsia o Valencia.
Tra qualche brivido e molte speranze Juventus, Napoli e Atalanta attendono con trepidazione l’esito del sorteggio degli ottavi di Champions League. Appuntamento a Nyon, come da tradizione, a partire dalle ore 12. Cinque gli avversari possibili per i bianconeri, sei rispettivamente per gli uomini di Rino Gattuso e Giampiero Gasperini.
SARRI SPERA IN UN INCROCIO COL LIONE
La Juve può incrociare Real Madrid, Tottenham e Chelsea nella peggiore delle ipotesi o augurarsi, all’opposto, un ottavo decisamente più morbido col Lione. A metà strada un Borussia Dortmund mai come quest’anno sulle montagne russe.
PER NAPOLI E ATALANTA IL RISCHIO DI CONFRONTI IMPOSSIBILI
Peggio potrebbe andare per Napoli e Atalanta che partono dalla seconda fascia: entrambe possono pescare Barcellona, Paris Saint-Germain e Bayern Monaco, con i bergamaschi a rischio Liverpool e il Napoli in orbita Manchester City. Il sogno, per entrambe, sono le più semplici Valencia e Lipsia.
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