L’amnistia che i partiti del governo spagnolo guidato da Pedro Sánchez puntano a concedere ai secessionisti avrà «effetti benefici, balsamici, per normalizzare la vita politica, economica e sociale in Catalogna». Lo ha detto il premier spagnolo in un’intervista concessa alla radio Cadena Ser, in risposta all’esito di un sondaggio secondo cui quasi il 60 per cento degli spagnoli considera l’amnistia (che gli ha garantito la maggioranza in parlamento) «ingiusta» e «un privilegio».
La spiegazione di Sanchez: l’amnistia ha frenato l’avanzata della destra e normalizzerà la questione catalana
«Mi sembra normale che molte persone in altre parti della Spagna non siano d’accordo o abbiano dubbi sull’eccezione alla norma rappresentata da amnistia e indulti», ha dichiarato Sanchez, sottolineando però che in Catalogna la misura è meglio accolta dai cittadini, secondo lo stesso sondaggio. Il primo ministro spagnolo ha poi messo in risalto due buoni motivi per promuovere l’amnistia: «Uno, il fatto di avere un governo progressista e di mettere freno all’avanzata del Partito popolare e dell’estrema destra» e «due, di seguire una politica coerente con quella di normalizzazione e stabilizzazione seguita negli ultimi cinque anni» per quanto riguarda la Catalogna.
Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro l’amnistia
Rispondendo alla chiamata del Partito popolare di Alberto Nunez Feijoo, centinaia di migliaia di persone avevano invaso le piazze dei capoluoghi spagnoli il 12 dicembre, in una serie di manifestazioni di protesta contro l’accordo del Partito socialista con il partito separatista catalano Junts, che prevede l’approvazione di una legge che garantisce l’amnistia alle persone condannate per il tentativo della Catalogna di secedere dalla Spagna nel 2017.
L'artista ha postato un video promozionale per il suo nuovo album mostrandosi mentre balla e passeggia nel giardino della sua proprietà a Los Angeles. Comprata a inizio anno assieme al marito Ben Affleck, la casa sembra che sia dotata anche di un centro sportivo, oltre che di saune e salone per capelli. Continua a leggere
Con la partita tra Lazio e Genoa scatteranno gli ottavi di finale della Coppa Italia 2023-2024. Tra dicembre e gennaio si disputeranno tutti gli ottavi. La finale è in programma il 15 maggio. Continua a leggere
Chi frequenta i social si sarà imbattuto sabato 2 dicembre nella foto di Matteo Salvini e Eike Schmidt Open to meraviglia davanti alla Venere del Botticelli. C’era il raduno delle destre-destre a Firenze e il direttore del Museo degli Uffizi non ha perso l’occasione per farsi vedere accanto al ministro delle Infrastrutture. «O fai il direttore di un museo oppure ti dimetti e fai politica», gli aveva intimato Dario Nardella qualche mese fa, quando cominciarono i rumors sulla sua candidatura a sindaco di Firenze per la destra. «Ci penserò quando scadrà il mio mandato agli Uffizi, a Natale», rispose lui. Natale è alle porte e la foto del direttore col ministro lascia presagire che siamo forse alla vigilia di una decisione.
Schmidt, il comunicatore: dall’operazione Ferragni (organizzata però da Vogue) al restyling delle sale
Eike Schmidt, dal 2015 alla guida del più importante museo italiano, è uno di quei super direttori che furono scelti da Dario Franceschini dopo la riforma che apriva agli stranieri quei posti prestigiosi. «Schmidt», lo impallinò Nardella, «si vorrebbe candidare lasciando alla città le due gru del cantiere degli Uffizi, i ritardi sul Corridoio Vasariano e un bel giardinetto di quartiere all’uscita del Museo». Perché, diciamolo, Schmidt non è uomo da infrastrutture come il gruista Salvini: è più che altro affascinato dalla comunicazione. Si prese per esempio il merito di aver invitato Chiara Ferragni – Open to meraviglia anche lei davanti alla Venere del Botticelli con relativo selfie da 17 milioni di visualizzazioni – ma si è scoperto dopo che la celebre influencer era agli Uffizi per conto di Vogue Hong Kong. Sempre meglio delle infrastrutture sono poi gli interventi sugli arredi: il decor è più facile e più comunicativo rispetto al rifacimento dell’Uscita dalla Galleria, ideato dall’archistar Arata Isozaki, bocciato dal Consiglio superiore dei Beni Culturali che, con assist tempestivo, ha sollevato Schmidt da una rogna non da poco. Via allora, con l’aiuto dell’architetto Antonio Godoli, al restyling delle sale. Il primo intervento è sul famosissimo Tondo Doni di Michelangelo che, nel nuovo allestimento, è stato inserito in una struttura aggettante che ne riprende la forma circolare. La luccicante cornice bianca del Tondo è stata paragonata a una lavatrice, a un oblò, a un bersaglio da tiro con l’arco, al woofer di una cassa acustica, al logo dei Looney Tunes ed è stata oggetto di altre centinaia di parodie. Il direttore l’ha presa bene e, per via di quella fascinazione per la comunicazione di cui si diceva, aprì con un tweet sull’account ufficiale del Museo una sorta di gara a creare il layout più fantasioso della sala 41: «Invito i nostri follower a proporre creative rivisitazioni», scrisse incauto. Perché «quando un’opera d’arte, soprattutto se un tesoro dei secoli passati, diventa protagonista del dibattito popolare, è sempre cosa buona».
Il profilo TikTok e la deriva giovanilista degli Uffizi
Sarà per questo che gli Uffizi hanno lanciato ora un profilo TikTok demenziale. Increduli, siamo andati a vedere i TikTok del Metropolitan e del Louvre per vedere se anche quelle istituzioni autorevoli si erano lasciate influenzare dalla deriva giovanilista che ha contagiato gli Uffizi. Ma no, è solo @uffizigalleries che ha arruolato tale “principino” Massimiliano Pedone che dice di visitare il museo «da solo, senza plebe», oppure tale Ray Sciutto, in calzoni corti e bandana, per il quale Michelangelo è «uà, proprio bravo questo guagliò», mentre alla povera Venere del Botticelli, assunta a cottimo, fanno dire: «Lo so di essere odiata dagli altri quadri, perché sono la più fotografata di tutta la Galleria». Potevano mancare il metaverso e gli NFT tra i luoghi comuni che sembrano ispirare la comunicazione di questo luogo d’arte non comune? No, naturalmente. Prudenza avrebbe voluto prendersi un attimo di riflessione, invece di inseguire, per paura di restare indietro, la moda del momento che, purtroppo per gli Uffizi, sembra già tramontata, sostituita da altre più aggiornate: «Dall’America si attendeva la notizia arrivata grazie alla tecnologia dell’azienda Cinello», scriveva con lo stesso stile con cui tratta le piccole medie imprese, Il Sole 24 ore del 18 maggio 2021. «Il Tondo Doni è ora in versione digitale ed è un pezzo unico (chissà cos’era prima ndr). Realizzato attraverso un brevetto esclusivo, il DAW (Digital Art Work) l’opera di Michelangelo è la prima al mondo resa unica (sic) grazie a un sistema crittografato brevettato che impedisce la manomissione e la copia e tramite NFT ne certifica la proprietà». Bene, attendiamo il comunicatore Eike Schmidt alla prova, un po’ più difficile, di sindaco di destra della città di Firenze: è, probabilmente, l’ultima chance che gli resta. Doveva andare a dirigere il Kunsthistorisches Museum ma non se ne è fatto nulla: a Vienna, devono essersi impauriti.
Tramite un discusso referendum i cittadini del Venezuela hanno votato in favore dell’annessione al territorio nazionale della Guayana Esequiba, parte della Guyana ma rivendicato da oltre due secoli dal Paese oggi guidato da Nicolás Maduro, dove è conosciuta come Zona en Reclamación. Per decenni il contenzioso era stato quasi dimenticato, ma nel 2015 è riemerso quando la statunitense ExxonMobil ha rilevato nell’area importanti riserve di petrolio. Oltre il 95,93 per cento degli elettori che ha partecipato al voto (affluenza superiore al 50 per cento) ha scelto di sostenere la creazione di una provincia venezuelana nella regione e di estendere la cittadinanza venezuelana agli abitanti dell’area (scarsamente popolata). Il tutto senza il permesso della Guyana.
Storia di un territorio conteso tra Venezuela e Guyana da oltre due secoli
La Guayana Esequiba è un’area del massiccio della Guyana a est del Venezuela, compresa entro i fiumi Cuyuni e Essequibo. Ha un’estensione di 160 mila chilometri quadrati e, come detto, è ricca di petrolio, così come di oro e gas. Colonizzata inizialmente dagli spagnoli, nel 1811 entrò a far parte della neonata República Bolivariana de Venezuela. Ma dopo soli tre anni Regno Unito e Paesi Bassi stipularono un accordo con cui la Guyana entrò a far parte dell’impero britannico, senza però definire in modo netto i suoi confini occidentali. La Guyana, appunto, sostiene i suoi diritti sull’Esequibo in base a un lodo arbitrale del 1899, che le assegnò la sovranità sul territorio quando era ancora sotto il dominio del Regno Unito, mentre Caracas difende quale meccanismo per risolvere la controversia l’accordo bilaterale raggiunto a Ginevra nel 1966, anno in cui l’ex colonia britannica diventò indipendente.
Maduro esulta: «Il vero vincitore è stato il popolo venezuelano»
«Con la schiacciante vittoria nel referendum sull’Esequibo abbiamo dato i primi passi per una nuova tappa storica», ha dichiarato Maduro. Il vero vincitore, ha aggiunto in un discorso sulla Plaza Bolivar di Caracas, «è stato il popolo venezuelano con l’esercizio pieno della sovranità che gli conferisce la Costituzione bolivariana». Il primo dicembre, su iniziativa della Guyana, la Corte internazionale di giustizia dell’Aia aveva chiesto al Venezuela di «astenersi da iniziative che dovessero modificare la situazione prevalente nel territorio in litigio», ma non ha posto limitazioni al referendum. Da parte sua, Georgetown ha parlato di «livelli di tensioni senza precedenti» tra i due Paesi, sottolineando che non avrebbe riconosciuto i risultati del referendum, dall’esito scontato.
La questione della Guyana Esequiba sta alimentando forti tensioni in Sud America
Tutt’altro che scontato invece cosa riserverà il futuro. La creazione di una provincia venezuelana nell’Esequibo, sulla falsariga di quanto accaduto con Crimea e Russia, è una possibilità remota. Servirebbe infatti modificare la Costituzione del Venezuela e probabilmente, anche un intervento militare. Il Brasile, che confina con la Guyana, guarda con interesse e un po’ di preoccupazione. Il referendum sembrava più un tentativo da parte Maduro di aumentare la propria popolarità in vista delle elezioni del 2024, ma sta alimentando forti tensioni in Sud America.
Momenti di alta tensione di scena nel tunnel degli spogliatoi del Maradona al termine di Napoli-Inter: l'arbitro Massa accerchiato e contestato da dirigenti e calciatori del club partenopeo. Continua a leggere
Il Ceo Daniel Ek in una lettera inviata ai dipendenti ha spiegato che i tagli sono un riorientamento strategico per affrontare la crescita dell'azienda nel futuro. Continua a leggere
Fdi è sempre primo partito, e sale ancora. Nessuna variazione per il Partito Democratico, mentre risultano in calo M5s e Forza Italia. Ecco, in sintesi, i risultati dell'ultimo sondaggio Dire-Tecnè. Continua a leggere
I film e le serie tv da vedere in streaming su Prime Video nella settimana tra il 4 e il 10 dicembre: i film a tema natalizio con Eddie Murphy e Lillo, il capolavoro di Steven Spielberg "The Fabelmans", l'ultima opera di Maccio Capatonda e il lungometraggio d'animazione Spider-Man: Across the Spider-Verse. Continua a leggere
Belén Rodriguez è tornata in tv: ieri è stata intervistata da Mara Venier a Domenica In e per la prima volta ha parlato della rottura con Stefano De Martino. Ha raccontato dei suoi continui tradimenti e lo ha fatto con un "look della vendetta" glamour ed elegante. Continua a leggere
A seguito delle polemiche generate dalla presenza di suo figlio allo stadio San Siro, Fedez risponde severamente attraverso le sue stories, riportando alcune delle pesanti offese ricevute, come quella di un utente che pubblicando la foto di Leone e Theo Hernandez scrive: "Avete un solo proiettile, chi colpite?". Continua a leggere
A pranzo l’annuncio messianico dei partecipanti al Festival di Sanremo 2024, nel pomeriggio quello di Roberto Vannacci reintegrato con tanto di promozione checché se ne dica nel club dei generali, a cena la strabordante vittoria dell’Inter sul Napoli. Domenica la cronaca si è messa d’impegno per oscurare Matteo Salvini e il suo raduno sovranista di Firenze. Ma il leader della Lega, lesto come un gatto (nero, il colore che ha scelto di indossare forse per essere più in sintonia con le idee dei suoi ospiti) ha in parte parato il colpo mettendo subito il cappello sulla nomina dell’autore de Il mondo al contrario di cui è toccato al povero Guido Crosetto, ossia colui che all’uscita del libro gli aveva dato dell’eversore, difendere le ragioni.
Del resto Giorgia Meloni era in missione in Serbia. Forza Italia alle prese con le sue beghe pre-congressuali, e quindi il Capitano restava assoluto padrone della scena a giocare pesantemente contro la maggioranza che lo vede parte in causa, visto che la sua variopinta compagina di sovranisti raggruppati sotto le insegne di Identità e democrazia si muove su posizioni diametralmente opposte.
Giorgetti in prima fila a Firenze senza fare un plissé: ma come fa?
Come rilevato in più occasioni, l’ultima delle preoccupazioni della premier dev’essere il sorgere alla sua destra di un partito che raggruppi quei camerati e rossobruni che fanno coincidere il suo ingresso a Palazzo Chigi con la clamorosa e sacrilega abiura delle sue idee littorie. Quel partito ce l’ha già in casa, ed è il Carroccio. Come abbiano fatto i suoi esponenti governisti a stare in prima fila a Firenze senza fare un plissé, compreso Giancarlo Giorgetti, è difficile da spiegare. Il titolare del Mef tra l’altro aveva fresca in testa la convinta apologia europeista fatta dal suo mentore Mario Draghi, esattamente il contrario di quanto si è sentito dal palco fiorentino. Un tripudio di finiamola con l’Europa del pluto giudaico massonico Soros, dei banchieri centrali che rovinano la gente, di Von der Leyen e co. che hanno usurpato il posto dove sono seduti, di muri da costruire.
Salvini spinge sulle Europee 2024 a costo di destabilizzare il governo
Bel problema per Meloni, che non può certo cavarsela gettando di continuo acqua sul fuoco delle intemperanze del suo vice. Il quale di qui alle elezioni europee di giugno 2024 caricherà sempre più a testa bassa, convinto che un successo della Lega, quindi suo, valga il rischio di destabilizzare la maggioranza di governo. Prossimo passo, c’è da scommetterci, l’offerta a Vannacci della candidatura a Bruxelles. Nonostante la promozione a capo di stato maggiore del comando delle forze terrestri (non male per uno accusato dal suo ministro di riferimento di aver screditato esercito, difesa e Costituzione) con cui si è provato a scongiurarla.
Polonora è tornato in campo dopo 57 giorni dalla diagnosi di neoplasia testicolare: al nono minuto del primo quarto del match tra Virtus Bologna e Tortona ovazioni e applausi alla Segafredo Arena per il suo ingresso in campo. Continua a leggere
A Brescia un’operazione antiterrorismo della polizia di Stato, coordinata dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione, ha portato a due arresti eseguiti nei confronti di un cittadino pakistano e di un naturalizzato italiano di origine pakistana. L’operazione della Digos di Brescia è avvenuta all’alba del 4 dicembre.
Sono accusati di diffusione di contenuti legati alla Jihad islamica palestinese, Isis e Al-Qaeda
L’operazione investigativa ha avuto inizio nell’ottobre del 2022, e i due arrestati, che hanno 20 e 22 anni, sono accusati di diffusione di contenuti jihadisti con finalità di proselitismo, riconducibili alle organizzazioni terroristiche Jihad islamica palestinese, Stato Islamico e Al-Qaeda. Gli investigatori sono riusciti a individuare i due soggetti sulla base di evidenze d’intelligence e di elementi acquisiti nel corso del monitoraggio del web.
Un gruppo di ricercatori che lavorano in diversi laboratori ha dimostrato con un esperimento discretamente banale che basta chiedere a ChatGPT di ripetere all'infinito una parola come "poem" o "book" per vedere apparire strisce di codice con i dati degli utenti. Continua a leggere
È Udine la città in cui si vive meglio in Italia. A incoronare la provincia friulana è la 34esima edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, i cui risultati sono stati pubblicati sul quotidiano in edicola lunedì 4 dicembre. È la prima volta che la provincia di Udine sale sul gradino più alto, entrando così nella storia della classifica ch4e misura il benessere della popolazione, dopo essersi piazzata tra le prime dieci solamente tre volte dal 1990 a oggi. Suonano più come delle conferme, invece, il secondo e il terzo posto di Bologna, vincitrice dell’edizione 2022, e Trento. Bergamo (quest’anno capitale della cultura insieme a Brescia) sale al quinto posto. Tra le prime dieci anche Milano. Mentre Roma si ferma al trentacinquesimo posto, perdendo quattro posizioni.
Foggia chiude la classifica
Anche questa edizione fotografa nella seconda metà della graduatoria una concentrazione di città del Mezzogiorno, con l’unica eccezione di Cagliari al 23esimo posto. A chiudere la classifica è Foggia che torna a vestire la maglia nera dopo dodici anni. A precederla Caltanissetta e poi Napoli al terz’ultimo posto che nonostante «l’effetto scudetto» sul turismo (non rilevato nei dati presi in esame) è penalizzata – secondo l’indagine – dalla densità abitativa, dalla criminalità predatoria in ripresa, dagli scarsi dati occupazionali e da un saldo migratorio sfavorevole.
È ferma l'inchiesta sull'omicidio volontario di Federico Tedeschi. Per la madre avvocata la società proprietaria di Facebook a causa di un errore nella firma del pm non consente di acquisire le chat Messanger nelle quali ci sarebbe il nome e cognome del killer. Continua a leggere
È il 59esimo giorno di guerra. Ancora una notte di combattimenti in Palestina, con Israele che ha allargato le sue operazioni di terra a tutta la Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato domenica 3 dicembre le Forze di Difesa Israeliane: «L’IDF sta riprendendo ed espandendo le operazioni di terra contro le roccaforti di Hamas in tutta la Striscia di Gaza», ha dichiarato il portavoce dell’IDF Daniel Hagari in una conferenza stampa. Hagari ha anche sottolineato «l’importanza dell’assistenza aerea fornita dall’Aeronautica alle forze di terra», affermando che gli attacchi aerei contro i quartieri generali del terrorismo, gli impianti di produzione di armi, i tunnel del terrorismo e i siti di lancio dei razzi limitano le minacce poste all’operazione di terra». Israele ha dunque accelerato le operazioni militari di terra in ogni parte di Gaza e ordinato evacuazioni anche a sud, dove si sono spostati sono molti dei 2,3 milioni degli abitanti della Striscia dopo i pesanti bombardamenti al nord. Intanto, è’ morto a Gaza Yonatan Samerano, 21 anni di Tel Aviv, preso in ostaggio da Hamas dopo essere stato ferito durante il massacro del festival Nova a Reim il 7 ottobre.
Ucciso un comandante di Hamas, coordinò attacco del 7 ottobre
L’Idf e lo Shin Bet hanno guidato un attacco aereo e ucciso il comandante del battaglione Shati di Hamas, Haitham Khuwajari. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Idf Daniel Hagari. Khuwajari, oltre ad essere il comandante delle forze di Hamas nell’area di Shati, è stato uno degli ideatori dell’incursione nel sud di Israele, il 7 ottobre.
Telefonata Al-Thani-Blinken: discusse modalità per cessate fuoco
Il premier e ministro degli Esteri del QatarMohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani ha ricevuto una telefonata dal segretario di Stato americano Antony Blinken in cui hanno discusso «delle modalità per la de-escalation e il cessate il fuoco» nella guerra in corso tra Israele e Hamas. Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Doha in una nota. «Durante la telefonata si è discusso degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza e nei territori palestinesi occupati, delle modalità per la de-escalation e il cessate il fuoco», si legge nella nota. Il Qatar «è impegnato, con i suoi partner di mediazione, a proseguire gli sforzi per il ritorno della calma, sottolineando che i continui bombardamenti sulla Striscia di Gaza dopo la fine della pausa complicano gli sforzi di mediazione ed esacerbano la catastrofe umanitaria in atto la striscia», sottolinea il comunicato.
Spoke with Qatari Prime Minister Al Thani about ongoing efforts to facilitate the safe return of all hostages and further increase levels of aid to civilians in Gaza.
L'artista milanese ha condiviso una foto su Instagram dopo che il suo nome è stato svelato tra quello dei big alla kermesse dedicata alla canzone italiana. Con un look elegante ma rilassato, il cantante si prepara a calcare il palco dell'Ariston. Continua a leggere
A Viva Rai2 Fiorello scherza con Amadeus sui nomi dei big di Sanremo 2024. Il conduttore si sbilancia: "Non so chi vincerà, ma ho già in mente un possibile podio e credo ci sarà una sorpresa". Continua a leggere
Il corpo del giovane è stato rinvenuto nel primo pomeriggio di ieri a Barberino di Mugello, la stessa città in cui nei giorni scorsi era stata individuata la sua automobile. Continua a leggere
La scena, ripresa dalle telecamere del locale - un ristorante in centro a Napoli - è stata condivisa sui social dal deputato Francesco Emilio Borrelli. Continua a leggere
Stefania Camela, dipendente del Comune di San Benedetto del Tronto, è morta improvvisamente pochi giorni fa. La 47enne si era sottoposta a un intervento al setto nasale e ai turbinati, un'operazione considerata 'di routine'. Il compagno della donna ha presentato un esposto ai carabinieri: "Vogliamo capire cosa è successo". Continua a leggere
Il generale Vannacci, che ha appena ricevuto la nomina di capo di Stato maggiore del Comfoter, il Comando delle Forze operative terrestri, si è espresso sul caso di Giulia Cecchettin: "Non mi piace chiamarlo femminicidio. Perché chiamare l'omicidio di una donna in modo diverso?". Continua a leggere
Stasera in TV, 4 dicembre 2023: i programmi, le serie e i film in prima serata. Su Canale 5 il Grande Fratello, su Rai 1 Il metodo Fenoglio. Continua a leggere
Durante il match di Serie D tra Real Calepina e Crema l'ambulanza entra in campo per soccorrere un calciatore gravemente infortunato ma resta impantanata nel fango: a risolvere la situazione ci pensano compagni di squadra e avversari che uniti compiono un bel gesto di solidarietà. Continua a leggere
Gianrico Carofiglio spiega a Fanpage.it perché chi ha letto i suoi libri deve dimenticarli prima di vedere la serie tv di RaiUno Il metodo Fenoglio con Alessio Boni: "Sono due cose diverse ed è giusto che sia così". Un nuovo libro in arrivo e due possibili trasposizioni cinematografiche: Le tre del mattino e Il silenzio dell’onda potrebbero diventare dei film. Continua a leggere
Dopo la vittoria dell'Inter in casa del Napoli, una foto di gruppo dei nerazzurri ha fatto discutere per un gesto di Dimarco che in tanti hanno letto come uno sfottò a Mazzarri. La realtà però è un'altra. Continua a leggere
Dopo l’ottima chiusura di settimana fatta registrare dalle Borse europee, c’è grande attesa per l’apertura della nuova sessione. Milanovenerdì scorso, 1 dicembre, ha sfiorato i 30 mila punti chiudendo a 29.928 punti e aggiornando i massimi dal 2008 grazie a un incremento dello 0,6%. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi riparte da 174 punti base.
Le quotazioni delle Borse e l’andamento dello spread in tempo reale
3.28 – Hong Kong apre a +0,53%, focus su udienza Evergrande
La Borsa di Hong Kong apre la seduta in rialzo in scia con l’andamento positivo segnato venerdì da Wall Street e in attesa della ripresa odierna delle udienze che nell’ex colonia britannica dovrà decidere sul futuro di Evergrande, a partire dall’ipotesi di liquidazione: l’indice Hang Seng sale dello 0,53%, a 16.919,08 punti. Il Composite di Shanghai aumenta nelle prime battute dello 0,05% a 3.033,30, mentre quello di Shenzhen segna una frenata dello 0,28% a quota 1.882,65.
1.19 – Tokyo, apertura in lieve calo (-0,35%)
La Borsa di Tokyo inizia la prima seduta della settimana col segno meno, appesantita dalla rivalutazione dello yen e malgrado l’avanzata degli indici azionari statunitensi. In apertura il listino di riferimento Nikkei cede lo 0,35% a quota 33.314,31, con una perdita di 117 punti. Sul mercato valutario la divisa nipponica prosegue la fase di rafforzamento, al cambio con il dollaro a 146,30 e sull’euro a 159,20.